Non ho una personalità?

Gentili Dottori/Dott.
sse
Vivo una situazione che si sta protraendo nel tempo e che sta diventando insostenibile.

Ho 23 anni, e sono sempre stata una ragazza molto timida, riservata e introversa.
Dai primi anni di adolescenza so di aver fatto dei passi da gigante, non mi rivedo più in quella ragazzina sempre sola e che si autoescludeva da tutto.
Ma di base rimango sempre timida e introversa, nonostante io, in fondo, voglia negarlo a me stessa.
So che ad oggi ancora non riesco ad accettarmi al 100%.

Ultimamente non so davvero più chi sono, sento di non sapere più nulla su nessun argomento, di non avere più convinzioni, e non mi sono mai sentita tanto lontana come adesso da quelli che credevo essere i miei saldi valori.
Molte volte mi sono ritrovata ad accondiscendere situazioni che non avrei mai accettato.
Ho sempre ritenuto la sessualità come un qualcosa di prezioso da vivere e condividere solo con una persona che non sia di passaggio, eppure qualche mese fa ho avuto un rapporto con un ragazzo col quale mi frequentavo da poco e con cui in seguito non è nato nulla, anzi.
Non so più a cosa credere, cosa sia giusto e sbagliato, non so più chi sono io.
Mi vedo come un'ombra, una figura, riflessa in uno specchio appannato.
Amorfa.

Avrei molto altro da dire, ma ne uscirebbe fuori un romanzo da far invidia a un mattone come "il conte di Montecristo", e non mi sembra il caso.

Spero in un Vostro riscontro quanto prima, e ringrazio anticipatamente coloro i quali leggeranno e risponderanno.
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Dr.ssa Rosanna Bertini Psicologo 14 1
Angoscia di non avere una personalità, di non avere contenuti, di non rispettare più quelli che credevi i tuoi valori...
Quello che mi colpisce è il tuo definirti come un 'ombra,una figura che si riflette in uno specchio appannato e poi il riferimento, anche se indiretto e apparentemente completamente casuale , al conte di Montecristo.
A volte ci sono delle cose che feriscono talmente tanto da non avere il coraggio nemmeno di rivelarlo a sè stessi , la rabbia provata per la situazione trasforma la sua traiettoria e si rivolge contro di sè distruggendo il proprio mondo...C'è un'implosione, invece che un' esplosione e gli effetti sono deleteri per la voglia di vivere . l'autostima, il senso di sè....Mi verrebbe da dirti di cercare la causa di ciò che ti ha ferito, oppure gli eventi ..e da lì ricominciare a ricostruire il senso di te. Se puoi, vai alla ricerca di uno psicoterapeuta che ti dia una mano nel guardare in faccia quella realtà ma soprattutto a diventare più forte e consapevole di te.

Dr.ssa Rosanna Bertini

[#2]
dopo
Utente
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Gentile Dottoressa, anzitutto voglio ringraziarla per avermi risposto.
Di getto mi viene da dire che di cose che mi hanno ferita ce ne sono molte.
E credo, e sottolineo credo, di poter dire che i due eventi più eclatanti che mi hanno ferita sono senza dubbio il brutto rapporto che ho (da quando ho memoria) con mio padre, e una relazione durata 4 anni con una persona che mi ha ferita sotto molteplici aspetti.
So di non avere le competenze per arrivare a creare un nesso logico tra gli eventi che mi hanno delusa/ferita e questo mio senso di profonda inadeguatezza e inferiorità verso qualunque situazione e persona.
So che dovrei, e non sa quanto vorrei, rivolgermi ad una figura fisica per riuscire a dare un senso, o un perché, a questo caos che ho dentro.