Desiderio ed erezioni

Buonasera gentili dottori, sono un ragazzo di 23 anni e vi scrivo per esporre quella che è la mia esperienza sessuale, da poco meno di un anno abbastanza travagliata.
Non sono mai stato solito praticare la masturbazione, ma non ne ho mai fatto un dramma, anche perché con le ragazze ho sempre avuto degli stimoli fisici più che incoraggianti.
Non l'ho ancora mai fatto, nonostante sia fidanzato da quasi un anno, perché con la mia ragazza non abbiamo ancora mai avuto situazioni di privacy ottimali, limitandoci pertanto solo a qualche preliminare.
Fino all'anno scorso mi bastava vivere una situazione particolare con la mia ragazza, vedere qualche foto o anche solo osservarla con un vestito più scollato per raggiungere erezioni forti e vigorose.
C'erano circostanze in cui non si combinava nulla ma passavamo la serata solo tra baci e carezze e quando tornavo a casa dovevo immediatamente cambiarmi i boxer perché avevo avuto perdite di sperma per la troppa eccitazione, mentre oggi la situazione è opposta!

Mi sono accorto tempo fa di non rispondere agli stimoli che do al mio corpo: se provo a masturbarmi non sempre raggiungo erezioni soddisfacenti, di conseguenza raggiungo l'eiaculazione solo per polluzione notturna.
Ho fatto analisi di testosterone, ft4, tsh e prolattina sotto richiesta del mio andrologo e tutti i valori sono risultati nella norma, così mi ha indirizzato da una sessuologa che mi ha iniziato ad un percorso di psicoterapia.
Ebbene, tra alti e bassi, sono riuscito a riprendere la mia sessualità.
Con la mia ragazza non ho avuto rapporti sessuali completi, ma preliminari molto soddisfacenti sì (non eiaculavo, ma raggiungevo erezioni durature e soddisfacenti).


Le erezioni spontanee sono assenti, quelle mattutine sono rare.


Sono molto confuso e scoraggiato, non so bene come affrontare la cosa, ed in questo periodo di quarantena forzata i dubbi che mi assalgono sono molti.
Ho solo 23 anni, ho speso un sacco di soldi pure chirurgicamente dove mi sono operato di frenuloplastica.
Ho eseguito l'intervento due volte, l'ultima un paio di mesi fa perché col pene in erezione avvertivo un dolore fastidioso all'altezza del frenulo e quindi può rendere difficile l'eiaculazione durante un rapporto.


Ho preso tutte le dovute accortezze e precauzioni per affrontare il problema, eppure la soluzione non sembra realizzarsi.
E' cambiato tutto in meno di dodici mesi, sono passato dall'eccitarmi per ogni piccola cosa ad una situazione di totale "letargo".
Spesso infatti avverto anche freddo nella zona genitale, oltre ad aver notato in generale delle dimensioni più piccole al pene rispetto alla norma.
E' possibile recuperare la libido e tornare a vivere come prima?
Voglio godermi la mia ragazza e la mia sessualità, ho solo 23 anni! E' possibile che le cause psicologiche possano avere effetti così devastanti sulla mia sessualità e sulle qualità delle mie erezioni?
Prima mi bastava poco e ora invece niente sembra in grado di stimolarmi! Cosa mi consigliate di fare?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,

sembrerebbe che la problematica legata al pene stia diventando il centro dei suoi pensieri e preoccupazioni.
Lo guarda, lo misura, lo scruta, ne sente la temperatura...
E' stato visitato dall'urologo e eseguito tutti gli approfondimenti clinici con esiti buoni.
Segue il percorso con una sessuologa (anche Psicoterapueta, giusto?) eppure ... scrive anche a noi.

Potrebbe essere caduto in una spirale di ansia, che produce pensieri ingombranti e difficilmente arginabili,
ma di questo ne avrete sicuramente parlato con la Sua Psicoterapeuta.
Come del resto anche delle possibili ricadute psicologiche degli interventi chirurgici al pene, che talvolta hanno l'effetto di ... spaventarlo.
Avrete esplorato alcuni aspetti caratteriali che potrebbero facilitare la problematica.

Segua con fiducia il percorso Psy; noi non La conosciamo di persona.
Accantoni la fretta di guarire, perchè aumenta l'ansia e dunque non Le giova.

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa buonasera e grazie per l'attenzione che mi sta dedicando: volevo capire se secondo lei è possibile recuperare sensibilità e sensazioni che avevo anche solo circa 8-9 mesi fa, dove funzionava tutto perfettamente e non c'era nessun problema di questo tipo. Sono un po' scoraggiato...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Alla domanda può rispondere la Sua Psicoterapeuta,
visto che - conoscendoLa di persona - ha più elementi di me.
Rispondendo in generale: perchè no?
Che però in precedenza funzionasse "tutto perfettamente"... non so, considerato che poi ha dovuto fare la frenuloplastica. Già quattro anni fa, qui da noi lamentava problemi di erezione, tre anni fa di eiaculazione.
Attenzione alla memoria selettiva, che del passato ricorda unicamente il positivo,
a detrimento dell'oggi che risulta... disastroso.
E ad ogni modo, Le rassicurazioni non La aiutano, hanno effetto solo a breve.

Con la Sua terapeuta continuate il percorso anche in questo periodo di "Siamo a casa" per coronavirus?
A quando la prossima seduta?

Dott. Brunialti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Rinnovo i miei ringraziamenti per l'attenzione che mi sta prestando e le rispondo subito: con la Dottoressa in questo periodo di quarantena non sto proseguendo la terapia anche perché non avrei la giusta privacy a casa per poter affrontare dei colloqui tramite videochiamata. Per quanto riguarda la memoria selettiva lei ha indubbiamente ragione sul fatto che non fosse tutto perfetto, ma quell'imperfezione comunque per me voleva dire tanto.

Quello che ad oggi mi manca è il "sentirmi pronto" in ogni circostanza, avere diverse fantasie e soprattutto voglia di fare cose, mi manca sentire immediatamente risposte dal mio corpo nel momento in cui si palesa una determinata situazione.

Sono consapevole del fatto che non si può sempre avere voglia, a maggior ragione quando s'intraprende una relazione seria e lunga con una persona, quello che però in assoluto più mi abbatte è proprio l'incapacità di provare piacere anche attraverso l'autoerotismo. Quando ho erezioni è come se avvenissero in maniera del tutto meccanica, e non durano neanche tantissimo.

Non ho stimoli che mi eccitano o che innescano in me un qualche tipo di desiderio sessuale. Quando dico che prima "funzionava tutto" mi riferisco soprattutto a questi meccanismi. Prima il problema al frenulo quasi non lo avvertivo perchè quando ero in compagnia della mia ragazza ero eccitatissimo tanto da lubrificarmi anche senza ausilio dei preliminari. Oggi invece tutto questo sembra solo un ricordo lontano. Ovviamente il disagio che ne consegue si estende a tutte le mie relazioni sociali, mi sento più insicuro, più incline a malumori e chi più ne ha più ne metta.

Non so cosa possa essere scattato in me ad aver generato una reazione così distruttiva nelle mie funzioni erettili, fatto sta che mi sembra davvero difficile, ad oggi, uscirne. Per questo scrivo qui, nella speranza che mi possiate indirizzare verso una scelta accurata per evitare di spendere inutilmente altri soldi, oltre a vivere molto meglio
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
"... speranza che mi possiate indirizzare verso una scelta accurata per evitare di spendere inutilmente altri soldi, oltre a vivere molto meglio.."

La sua Psicologa è anche Psicoterapeuta?
Ha frequentato qualche master in Sessuologia? Forse la trova nell'Albo della FISS (Federazione Italiana Sessuologia Scientifica)
Ha esperienza?
Questi potrebbero essere alcuni tra i criteri. Mi pare che abbia poca fiducia nella Sua attuale, sbaglio? Se sì, perchè?

Dott. Brunialti
[#6]
dopo
Utente
Utente
La mia sessuologa non è in quest'albo ma ha conseguito specializzazioni in psicologia e sessuologia. Fa parte dell'AISC (associazione italiana sessuologia clinica), secondo Lei è attendibile?


Io la trovo molto brava e umana, non è facile parlare di determinati argomenti con una persona (seppur dottoressa). Talvolta però ho l'impressione che non centri direttamente il mio problema ma ci giri intorno. Parlare con lei mi aiuta a sfogarmi indubbiamente e a vivere meglio, però in qualche circostanza ho avuto quasi l'impressione di star un po' perdendo tempo ma non so, può essere che adesso vedo tutto in maniera un po' negativa per via di questa problematica.

Lei che cosa ne pensa? E' attendibile come sessuologa o dovrei far affidamento esclusivamente ad una presente nell'albo della FISS? Di nuovo la ringrazio per la gentilezza e la professionalità, mi sta facendo bene anche solo sentire un parere diverso da quello che saprei darmi io stesso guardandomi allo specchio.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,

Lei ha "l'impressione che non centri direttamente il mio problema ma ci giri intorno".
Lasci alla Psicoterapeuta la scelta della metodologia adeguata, "ci ha studiato su" per molti anni e non le manca nemmeno l'eperienza.
Il "tutto e subito" porta a mettere in dubbio quanto non raggiunge lo scopo in breve tempo. Ma la psiche umana non funziona così.
E' da quando scrive a noi (4 anni fa) che la sua mente qualche problemino lo crea nell'ambito della sessualità migrando da un aspetto all'altro. E dunque ci vorrà un tempo adeguato per ripristinare i binari, le pare?

Dott. Brunialti
[#8]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa la ringrazio ancora per la pronta ed esaustiva risposta, volevo solo farle un'ultima domanda. Secondo lei, stando al curriculum che le ho descritto nei messaggi più sopra, fa al mio caso una sessuologa del genere? O lei consiglia di rivolgermi a un professionista del FISS? C'è qualcosa di diverso rispetto alla dottoressa a cui mi sto affidando in questo periodo?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Se è anche Psicoterapeuta, OK.

Ora è il momento di guardare il Suo di curriculum, di Lei che ci scrive dico scherzando; intendo che gli interrogativi se li deve porre riguardo alla Sua determinazione di lavorare su di sè, affidandosi alla Terapeuta. Le altre domande possono essere scappatoie.

Dotto. Brunialti

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