Problemi d’ansia

Buongiorno, sono una ragazza di quasi 22 anni.
Scrivo perché il mio problema sta diventando davvero ingestibile.
Sono cresciuta in una famiglia che mi ha sempre dato tanto affetto, mia mamma in particolare, che da sempre è molto attenta a tutto ciò che mi riguarda.
Mia mamma è una persona molto ansiosa, e credo che questa caratteristica mi sia stata trasmessa.
Dalla adolescenza ho problemi di ansia, dolori al petto, bolo ansiogeno (che mi ha portata a fare anche diverse visite mediche), ho vissuto spesso attacchi di panico.
Sono estremamente ipocondriaca, mi basta leggere i sintomi di una qualche malattia e subito mi convinco di averla, sviluppando una forte ansia.
La situazione che l’Italia sta affrontando, proprio per questo, non è il massimo per me.
Ho scritto nella categoria cardiologia perché negli ultimi giorni sto avendo difficoltà a respirare, nel senso che se faccio respiri profondi ho la sensazione di non riempire a pieno i polmoni, durante la notte dormo tranquillamente ma la mattina quando mi sveglio ho di nuovo la stessa sensazione.
In seguito a questo problema ieri ho avuto un attacco di panico.
Il dottore in quella categoria mi ha risposto che La persistente difficoltà a respirare è riconducibile a gli attacchi di panico, e che andrebbe trattata con una terapia adeguata.
Sono chiusa in casa da due settimane per via della quarantena, studio ma non riesco ad occupare totalmente le mie giornate, e da quando avverto queste difficoltà respiratorie non faccio che pensarci, alimentando così la mia ansia.
Il periodo di quarantena purtroppo sarà ancora lungo e ho paura di peggiorare la mia situazione, magari di dover andare in ospedale per queste difficoltà, non so cosa mi stia prendendo.
Fino a un paio di giorni fa stavo bene ed ero tranquilla, sono riuscita anche a discutere la mia tesi di laurea online e a laurearmi.
Cosa mi consiglia di fare?
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Dr. Stefano Maranto Psicologo 214 7
Gent.le ragazza,

è importante la rassicurazione, che le ha dato il collega cardiologo, quindi ora risulta fondamentale la comprensione delle cause psicologiche che stanno alla base del suo disagio.
E’ evidente che la situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, causa un innalzamento dei livelli d’ansia, particolarmente in soggetti con pregressi disturbi d’ansia o con caratteristiche costituzionali della personalità che li rendono particolarmente vulnerabili all’ansia. Pertanto, nel suo caso, è fondamentale indagare quali aspetti della sua personalità, causano una iperattività dei centri celebrali connessi alla regolazione delle emozioni, generando un’ansia incontrollata, che provoca l’attacco di panico con i sintomi che lei descrive, come la mancanza di respiro.
Le nostre ansie coscienti, a volte possono mascherare ansie più profonde, connesse a dinamiche interne della nostra personalità.
Infine, la invito a vedere i miei ultimi consulti sui disturbi d’ansia, per trovare possibili spunti di riflessione:

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/747817-come-gestire-lo-stress-paura-e-angoscia-in-questo-periodo.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/747650-ansia-paura-e-sensazioni-strane.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/747587-respirazione-difficoltosa-e-ansia.html

Cordiali Saluti
Dr. Stefano Maranto - Psicologo
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