Come capire se si è omosessuali o se si tratta solo di doc omosessuale?

Buonasera,
Scrivo per un dubbio che ormai mi sta affliggendo da mesi.

Sono una adolescente di 19 anni, nella mia classe c’è una ragazza che mi ha dato segni abbastanza chiari che io le piaccio e a volte mi è veramente evidente che stia cercando di tentarmi.

Il dubbio che mi perseguita da mesi riguarda il mio orientamento sessuale.

Avere a che fare con lei mi ha fatto confondere, tanto che adesso mi sento a disagio quando siamo insieme e dobbiamo interagire, soprattutto da sole (il che capita poche volte anche perché evito tale circostanza).

Nei suoi sguardi c’è un che di sfida, come se volesse farmi cedere alle tentazioni, e il suo è uno di quegli sguardi che ti ghiacciano appena li incroci.
Personalmente un tale atteggiamento mi fa sentire in imbarazzo.

Sopraffatta da questi dubbi ho iniziato a cercare episodi d’infanzia che potessero darmi una conferma o meno la mia omosessualità o eterosessualità.

Ad esempio, fin da piccola (8-10 anni) ho avuto delle fissazioni per alcune mie amiche, ritenendole perfette, quasi idolatrandole.
Gli unici film che mi facevo erano di immaginarmele senza che facessero nulla di particolare... forse me le immaginavo mentre facevano cose che volevo fare io ma non ne avevo il coraggio...
Il primo mio pensiero è stato che avrei potuto, per questo, avere tendenze omosessuali.
Poi però, leggendo di altri casi simili al mio, ho trovato una risposta differente: essendo io una persona molto ma molto insicura di me stessa, sia per l’aspetto fisico che per un fatto di interazione con altre persone, magari avrei potuto riflettere nelle mie amiche idolatrate ciò che io vorrei essere ma che non sono.

Questo mi ha rincuorato molto.

La cosa che mi ha preoccupata qualche notte fa è stata che ho sognato di avere con lei un’esperienza, non proprio di tipo sessuale, e nemmeno un bacio.
Eravamo vicine ed io mi sentivo bene con lei.
Lei è una persona di per sé abbastanza mascolina nei modi e forse per questo con lei mi sento protetta.

Considerando la persona, a me non piacerebbe ad esempio averci una relazione (se dovessi essere veramente omosessuale).
In realtà a livello fisico non so se si tratti proprio di attrazione, so solo che la cosa si sta complicando perché sto pensando anche a una persona, nel bene o nel male, del mio stesso sesso.

Nel titolo parlo di DOC omosessuale, di cui ho letto in un articolo scritto da uno psicologo: la mia domanda è, come posso quindi capire se sono effettivamente omosessuale, oppure (dato che ne sono così ossessionata) se soffro semplicemente di un disturbo ossessivo compulsivo legato al fatto di esserlo?

Lo considero e lo sento come un peso che vorrei togliermi per vivere tranquillamente la mia vita da eterosessuale, quella che ho sempre condotto...
Non ne ho mai parlato con uno psicologo ma vorrei tanto farlo, nel frattempo chiedo a voi di medicitalia.
it un consiglio.

Grazie in anticipo per l’ascolto
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
legga questo, intanto
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 305 27 9
Gentile signorina
Il collega De Vincentiis le ha già inviato delle letture molto utili, io le rispondo per darle qualche delucidazione in più. Le dico intanto che il DOC é caratterizzato da pensieri gravi e intrusivi che portano a dubitare persino del proprio orientamento sessuale. Di solito invece chi é omosessuale sa di esserlo e non ha dubbi ma trova difficoltà nel comunicarlo agli altri. Fra questo due cose c’é anche la possibilità della bisessualità, ma anche questa, in chi la vive, genera consapevolezza. Detto questo deve essere lei stessa che ascolta ciò che sente spengendo la mente. La mente mente, recita un detto utilizzato molto in Psicologia. Ha mai avuto un ragazzo? Ha mai baciato un ragazzo? Se si come si é sentita?
La invito intanto a rileggere con calma dopo un bel respiro ciò che ci ha scritto: l’aspetto mascolino della ragazza, la sicurezza che emana. Tutte qualità piu maschili, come lei stessa dice. Rilegga, rifletta e provi da sola a comprendere. Noi siamo qui, ci faccia sapere cosa é accaduto dopo essersi riletta.
Molti auguri

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

[#3]
dopo
Attivo dal 2020 al 2023
Ex utente
Buongiorno,
Ringrazio infinitamente il Dott. De Vincentis, mi sono riconosciuta per alcuni versi nell’articolo che mi ha consigliato di leggere e devo dire che mi ha rassicurata molto.
Grazie per il consiglio, Dott.ssa Dei.
Sì, ho avuto un paio di storie con dei ragazzi, una delle quali dura tutt’ora, e sì, ho già dato il primo bacio e avuto il mio primo rapporto.
Col ragazzo con cui sto adesso c’è stata presa fin da subito, e fin da subito ci siamo trovati bene l’uno con l'altra.
Ci tengo a dire ancora un paio di cose. La prima riguarda i miei genitori: mi è persino capitato di confessare loro di questo mio dubbio, cosa forse che magari per una persona omosessuale all’inizio è solitamente un passo difficile da fare. Io l’ho fatto con l’intento di essere coraggiosa nel confessare una cosa che mi preoccupa, e ho voluto sconfiggere questa paura parlandogliene. Non ho trovato particolari inceppi e ho cercato di parlarne come se si trattasse di una cosa normalissima. Quindi mi chiedo, potrebbe essere anche questo un segnale?
Un altro aspetto importante riguarda la religione, essendo nata in una famiglia molto credente ho paura in qualche modo di accusarne una certa chiusura mentale in questo senso.
[#4]
Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 305 27 9
Gentile signorina
Buonasera. Ottimo sia il fatto che si sia ritrovata nelle letture che le ha inviato il Dottor De Vincentiis, sia nella sua esplorazione dentro di sé. Mi sembra che sia già sulla buona strada. Si è risposta da sola direi. Le chiusure mentali, la fede rigida, sono indici importanti per orientarla verso la risposta alla sue domande. Come pure il fatto che la storia che ha avuto e che ha con il ragazzo sia buona.
Per fornirle ancora qualche spunto le aggiungo che:
Il timore di essere omosessuale é l’espressione di un conflitto che si trova in mezzo fra tra un orientamento percepito da sempre come eterosessuale e un pensiero astratto di natura ansiosa che riguarda il dubbio di non conoscersi fino in fondo.
Il primo elemento, l’attrazione per persone del sesso opposto, è esclusivamente fisico, il secondo elemento è invece esclusivamente mentale: il dubbio é ciò che caratterizza queste situazioni. É possibile conciliare questi due elementi? No non é possibile in certe situazioni e questa è la ragione per cui nascono le ossessioni. A volte a causa di timori religiosi, stereotipi, paure inconsce, non comprensibili nella parte cosciente.
Il pensiero intrusivo non si accompagna a un’attrazione fisica, anzi spesso nasce proprio dalla paura di quella idea.
Si rilegga anche questa volta e vedrà che si è data le risposte da sola. Al di là di questo penso che in questa fase qualche colloquio con un/una collega potrebbe essere le molto utile.
Cosa ne dice?