Madre malata di cancro e depressa

Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni, vi scrivo per chiedere in consiglio riguardo al periodo che sto attraversando, a settembre 2019 a mia mamma è stato diagnosticato un cancro, ha delle lesioni ai polmoni e sul collo, ma non riescono ancora a capire da dove arrivi la malattia, ha fatto 3 cicli di chemioterapia, la più pesante per cercare di colpire un po' tutto, la terapia l'ha debilitata molto e fa fatica ad affrontare questa situazione.
Io ho cercato di starle vicino il più possibile, la accompagno alle visite e tengo tutti i contatti con i medici, io e mia mamma siamo molto legate e da quando sono andata a vivere con il mio compagno 2 anni fa, lei ne ha risentito molto, ci sentiamo tutti i giorni, più volte al giorno, sì confida con me, dice che non riesce a farlo con mio padre e mio fratello (anche se loro sono comunque molto presenti per lei).
Io però faccio davvero fatica a sostenere tutto, a reggere tutte le parole di dolore e le lacrime, cerco di essere positiva con lei ma sento che mi sto spezzando anch'io...ho paura di non riuscire a reggere, lei si affida completamente a me e io non posso lasciarla sola, mi fa stare male...la sto anche aiutando economicamente grazie al mio compagno...ma ho paura, di perderla o di non riuscire a sopportare tutto
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile Utente,

fa benissimo a chiedere aiuto per se stessa, perché accade molto frequentemente che sia proprio il caregiver colui che soffrire quanto il malato, se non addirittura di più.

Non è facile occuparsi di altre persone che soffrono. E' nota la sindrome del burn-out, che consiste in una sorta di "esaurimento emotivo" provato proprio da chi accudisce le persone in difficoltà e che colpisce spesso anche gli addetti ai lavori.

Ma è decisamente più difficile occuparsi di una persona carissima quale la propria mamma. Probabilmente la mamma già soffriva a causa del Suo distacco, avvenuto due anni fa, quando Lei si è separata dalla Sua prima famiglia per crearne una Sua, ma se ciò fino a prima del tumore non era un motivo di depressione, ma una condizione che forse necessitava di un po' di tempo per stabilizzarsi, ecco che oggi la mamma fa fatica ad affrontare tutto e si appoggia moltissimo su di Lei.

Probabilmente Lei è più empatica degli altri componenti della famiglia, e quindi la mamma sta meglio con Lei.

Ma il problema è che chi accudisce spesso si sente svuotato, senza più energie, a propria volta depresso, e questo è tanto più difficile quanto siamo coinvolti nella vita della persona che stiamo accudendo, in questo caso la mamma.

Io Le suggerisco di occuparsi anche di se stessa, con degli spazi Suoi, che trascorre con il fidanzato o con amici, o anche da sola per ricaricarsi. Sta facendo tanto per la mamma e sta facendo bene, occupandosi indirettamente anche di Suo papà e di Suo fratello. Però condivida anche con loro quanto ha espresso qui, si faccia a Sua volta supportare, unite le forze per assistere la mamma, così anche Lei potrà un po' riprender fiato.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottoressa, la ringrazio davvero molto per avermi risposto in così poco tempo, anche solo leggere le sue parole mi ha dato un po' di sollievo, non ne avevo mai parlato con nessuno, non voglio creare altri problemi o preoccupazioni a chi mi sta vicino, ma cercherò comunque di fare quello che mi ha suggerito, ne parlerò sicuramente con mio fratello e proverò a ritagliare qualche momento per me, anche se faccio fatica a farlo, quando mi distraggo, guardo un film o faccio altro, il mio pensiero torna subito "lì" e mi sento quasi in colpa...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile Utente,

parlarne con gli altri membri della famiglia, come ad esempio Suo fratello, ma anche Suo papà, permetterà a tutti voi (e non solo a Lei) di condividere le vostre paure, preoccupazioni, aspettative, ma anche normalizzare tutto ciò e capire che è del tutto ovvio stare così male nel vedere la mamma soffrire.

Spesso, in situazioni del genere, ci si apre anche con i parenti degli altri ammalati e ci si ritrova "nella stessa barca", si capisce di provare le stesse emozioni e di non essere né "alieni", né strani.

Anche il Suo fidanzato può esserLe di grande aiuto in questo momento; il supporto delle persone care serve anche a questo.

Se Le fa piacere, mi tenga aggiornata.
Cordiali saluti,