Doc da relazione

Sono sempre stata ansiosa per qualsiasi cosa e con disturbi ossessivi di vario genere fin da piccola, ma il più devastante che mi sta capitando è il doc da relazione verso il mio compagno con il quale convivo da 3 anni e abbiamo un bimbo di 15 mesi.

 
Mi ritrovo dentro un incubo, le mie giornate iniziano con tachicardia vomito tremori e questi pensieri ossessivi che non lo amo che mi sono stancata, invece con lui sto bene.

 
Sono talmente veritieri e devastanti che mi stanno traumatizzando e non vedo via di uscita.

 
L'ultimo episodio risale a fine gennaio e il mio medico mi prescrisse sereupin da 20 mg, e devo dire che dopo 2 settimane stavo meglio.

 
Invece da una settimana a questa parte mi si sono ripresentati come un uragano che non mi lasciano respirare mi fanno sentire apatica non provo emozioni neanche con lui, sembra come se mi desse fastidio ma io dentro di me sento che non è così.

Sento come se questa volta fosse tutto vero, ma io con lui sto bene.

Aiutatemi 
Sono difficili da scacciarli.

 
Se provo a sentirmi 1 minuti bene o cerco di distrarmi ecco la vocina che mi dice non lo ami più lascialo e sto male, vomito.

 
Il dottore mi ha aumentato il sereupin a 40 mg.

 
Perche questo doc è così devastante?

 
Con questa terapia in quanti giorni potrò sentirmi un po' meglio?

 
Non riesco a pensare di uscire da questo incubo
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Attivo dal 2020 al 2023
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente,
la ringrazio innanzitutto per aver condiviso il suo vissuto. Immagino l'enorme difficoltà di vivere anche la semplice quotidianità di una relazione affettiva sotto il martello di questi continui pensieri che definisce "talmente veritieri e devastanti che mi stanno traumatizzando". Il fatto di rintracciare, peraltro, fin dalla prima infanzia, ansietà ed altre forme di pensiero ossessivo, rende l'idea di un malessere che ha radici lontane e che deve averle tolto non poco il fiato in questi anni.

Come può immaginare, non è possibile, in questa sede, esserle concretamente d'aiuto, ma voglio riallacciarmi a quanto lei scrive per offrirle un suggerimento, questo sì, concreto: "...sembra come se mi desse fastidio ma io dentro di me sento che non è così" oppure "Sono difficili da scacciarli". Quanto descrive sembra una sorta di scenario di guerra che la vede impegnata a combattere questi pensieri... possiamo dire senza grossa utilità? Succede spesso con gli input che ci manda la mente!
Ecco, il mio suggerimento è di chiedere la consulenza di uno psicoterapeuta, che possa aiutarla a disinnescare questa guerra e lasciarsi l'uragano alle spalle.

PS: rispetto ai tempi di azione del farmaco che assume, non so darle una risposta non essendo un medico, ma la troverà sicuramente nel curante che glielo ha prescritto.

Le faccio i miei migliori auguri e mi contatti pure, se lo desidera, per aggiornarmi.