Ansia,fobie e ipocondria

Salve, da settembre a causa di paranoie stupide che mi facevo, ho iniziato a soffrire d'ansia e attacchi di panico, inizialmente quando avevo i primi attacchi di panico, non sapendo cosa mi stava accadendo pensavo sempre fosse un' infarto (anche dopo aver fatto test cardiaci ovviamente nella norma ho continuato a pensare a un'infarto) cosi la mia ansia si è spostata sul fatto che il sottoscritto potesse avere problemi cardiaci o malattie, così dopo aver appunto fatto prove cardiache tutte normali continuavo ad avere attacchi di panico per paura di avere infarti o problemi al cuore.

Un giorno andando dal dottore per i miei sintomi (ovviamente dopo aver mostrato i test cardiaci) mi disse che la mia era solo ansia e mi prescrisse 2 gocce di escitalopram per 7 giorni per poi vedere come andava (ho preso le gocce solo i primi due giorni perché poi nel libretto illustrativo ho letto che potevano causare problemi al cuore e mi sono spaventato).

Dopo 2 settimane però avevo già notato migliori infatti il mio umore non era più apatico e quasi sempre giù ma iniziavo a ridere e sono tornato ad uscire con i miei amici.
Rimossa dalla testa la paranoia di avere problemi al cuore se n'è aggiunta un'altra: quella di soffocare mentre deglutisco poiché un giorno mi andò un pezzo di pane di traverso e mi provocò un bel trauma anche se non era assolutamente nulla di grave.

Da allora ho sempre attacchi di panico mentre mangio e mangio sempre meno cibi solidi...
Sinceramente odio questa situazione, vorrei uscirne, so che non posso andare avanti così
però non so cosa fare visto che siamo in quarantena e non posso rivolgermi da qualche psicologo...
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

capisco la sua preoccupazione e capisco anche che il momento attuale non sia favorevole per nessuno. Tuttavia, vedo dai suoi precedenti consulti che ha già cercato delle risposte ad ogni possibile sintomo (e ha avuto risposta). Il suo comportamento è tipico del disturbo da ansia da malattia. Rinforzarlo o darle nuovamente delle conferme/rassicurazioni, non farebbe altro che aggravare il quadro che, probabilmente, è già presente. Inoltre, penso che anche a lei sia chiaro che cercare risposte in questa sede non le basta a risolvere il problema. Vale quanto le è stato detto nei consulti di "Psicologia" a cui ha già ricevuto risposta: contatti un collega di persona per valutare se è il caso di iniziare un trattamento. Attualmente, molti colleghi hanno sospeso l'attività in studio, ma il lavoro continua per via telematica. Non le resta che fare il primo passo.

Intanto, le lascio un articolo da leggere sull'ansia da malattia (prima conosciuta come ipocondria):

https://www.psicologobs.it/diagnosi/cose-lipocondria-sintomi-e-meccanismi/

Se vuole, può comunque tenerci aggiornati sulla sua situazione in caso dovesse contattare un collega!

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

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