Come gestire le paranoie?

Buongiorno.
Ho 22 anni e vorrei premettere che per tutta la vita condotta finora, sono sempre stata una persona molto paranoica e ansiosa.
L'argomento in merito è la mia sessualità, che ho impiegato ben 4 anni ad accettare dopo che mi sono fidanzata con una ragazza a 18 anni e dopo aver fatto l'errore di dirlo ai miei genitori, convinta di togliermi un peso quando in realtà la reazione che ho ottenuto è stata una reazione prettamente pesante, in cui mi hanno anche mandata dallo psicologo perché dovevo chiarire delle questioni caratteriali, secondo loro, legate alla superficialità con cui spesso mi è capitato di affrontare altre situazioni delicate della mia vita.


Ad oggi, ho conosciuto una ragazza di 35 anni con un figlio.
Lei non ha mai avuto esperienze con donne, ma la mia conoscenza ha messo in discussione tutta la sua vita, facendole iniziare una vera e propria relazione clandestina con me e facendola allontanare dalla relazione con un uomo in cui era.
Io sono felicissima quando sto con lei, la differenza di età non la sentiamo proprio.
13 anni possono essere tanti come in realtà sono un niente quando si hanno interessi comuni e una buonissima chimica mentale.

I miei ovviamente sanno, più che altro l'hanno percepito e sono contrari.
I loro discorsi nei miei confronti sono molto intimidatori e vogliono far di tutto perché io la tronchi, nonostante abbia detto più volte che devo sbatterci la testa io.
Ciononostante, da quando ho avuto l'ultimo confronto con i miei non riesco a vivermela serenamente: ho dubbi primariamente sulla differenza d'età pur avendo chiarissimo quello che è il mio sentimento nei suoi confronti e il suo nei miei.
Ho paura che a lungo andare possa sentirsi e vorrei lasciarmi andare molto di più, vivendomi la giornata senza limiti e senza paranoie.


Ci sono delle tecniche che posso utilizzare per calmarmi quando vengo sopraffatta dalle ansie?

Quando sono con lei, per me non esiste altro e viceversa.
Ci completiamo, nel vero senso della parola.
E' possibile che anche lei abbia scoperto una parte nuova di se può condividere solo con me?
In breve, vorrei veramente vivermela perché senza di lei non so stare.


Grazie in anticipo per la risposta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

di solito alla Sua età ci si sente invincibili e ciò che ci viene detto dall'esterno ha un peso relativo.
Lei asserisce che i Suoi genitori Le abbiano fatto pressioni e discorsi intimidatori, ma a parte questo si è chiesta come mai le idee dei Suoi genitori siano diventate così importanti per Lei al punto di non permetterLe più di vivere bene questa storia?

Lei dice che non riesce più a viversela serenamente, soprattutto per la differenza d'età.
Quanto questa idea è Sua? Che cosa significa che col tempo potrebbe sentirsi la differenza d'età? Teme forse di essere scaricata per un'altra persona? O altro?

Per Lei (che scrive) cosa significa che questa donna è più grande, con una vita diversa e un figlio?

"Ci sono delle tecniche che posso utilizzare per calmarmi quando vengo sopraffatta dalle ansie?"
Bisognerebbe capire meglio che cos'è quest'ansia, perché un conto è essere ansiosi, un conto è se il nostro sistema di convinzioni è in dissonanza con qualcosa che stiamo vivendo.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dr.ssa Pileci,
innanzitutto grazie mille per la risposta concisa e tempestiva. Le spiego in breve come mi sento anche se francamente è complicato. Premetto che non mi ritengo affine ad altre persone della mia età, in quanto, spesso mi sento dire che ragiono come una persona molto più grande della mia età. Forse è vero, perché mi creo prospettive inerenti al futuro forse piuttosto precoci ma che alla fine mi danno qualcosa a cui ambire.
Non sono mai stata una persona tranquilla, i miei genitori, qualora capita che ci sia una discussione, tendono a vomitarmi addosso molte cose che non penso coincidano con la mia persona. Ad esempio, recentemente mi sono sentita dire che non do soddisfazioni (quando alla mia età ho un lavoro a tempo indeterminato, sono laureata, ho una macchina mia e sono volontaria in ambulanza). Adesso, non faccio sicuramente attività per loro o per sentirmi dire che sono soddisfatti perché in fin dei conti penso che non lo saranno mai fino in fondo. Spesso, mi sento come se fossi solo un trofeo da esporre a parenti quando si tratta di elencare le cose che faccio, ma nel privato io sono una figlia da correggere in qualsiasi ambito.

Questa storia è la prova lampante per loro che io non riesco a fare cose che fanno le persone della mia età. Banalmente, comportarmi come fanno i ragazzini, ossia divertirmi (anche in ambito sessuale) per fare esperienze. Non riesco a vivermi niente in maniera serena per paura del loro giudizio e mi sto rendendo conto che questo loro atteggiamento mi sta facendo isolare da loro sempre di più.

Per quanto riguarda la questione dell'età, si è un aspetto che a lungo andare, specialmente a me che piace fare progetti, può guastare, o magari mi sbaglio. Sono talmente paranoica che penso a come potrebbe essere tra cinque anni o dieci senza vivermi la giornata.

Sento che la mia testa va in tilt in qualsiasi momento e per qualsiasi cosa. Vorrei imparare o se c'è qualche consiglio da parte vostra, che siete sicuramente più esperti, a trovare delle maniere per vivere senza farsi troppi castelli mentali.

Grazie ancora per la risposta e spero di essermi spiegata.