Dubbi su relazione

Egregi dottori,
Mi chiamo Marco, ho 29 anni e scrivo da Roma.
Da quattro mesi convivo con la mia ragazza di quattro anni più giovane.
A dicembre abbiamo festeggiato i nostre sette anni di fidanzamento.
Da qualche giorno ho iniziato a farmi serie domande riguardo la nostra relazione.
Siamo sempre stati una coppia "normale", come tante, ma da quando abbiamo deciso di comprare casa e di fare il grande passo qualcosa è cambiato.
Ovviamente come ogni acquisto d'immobili, ce la siamo dovuta vedere con scartoffie e tante, tante spese.
Credo che tutto sia iniziato da li.
Essendo lei una "formichina" ha iniziato ad accusare il colpo, alternando momenti di gioia, a momenti di tristezza.
Ho sempre cercato di starle vicino, ma a passo fatto ha iniziato a pensare che forse sarebbe stato meglio un periodo di prova, magari andando in affitto.
Ho provato più volte a spiegargli che oramai era troppo tardi, e che purtroppo la cosa era fatta.
Lei ha sempre sostenuto e sostiene che questo non riguarda noi, ma io suo modo di approcciarsi alle cose, si dice sicura di noi, ma non della casa.
Arrivo al punto.
E' sempre stata molto legata alle sue amiche, ma da inizio convivenza ad oggi, forse anche a causa della quarantena, ha iniziato a vederle sempre piu spesso, soprattutto la sua migliore amica (abita accanto a noi) arrivando al punto di correre quando lei la chiama.
Mi sento impotente e messo in un angolo.
Quando entra a lavoro chiama le amiche, quando esce da lavoro chiama le amiche, quando stiamo a tavola ci chatta, idem quando stiamo sul divano a vedere un film.
La cosa che mi dispiace, è che quando stiamo insieme, quando è tranquilla, quando si distrae da loro, il rapporto è perfetto.
Parliamo, ci coccoliamo, facciamo l'amore.
Concludo chiedendo aiuto a voi, perché al contrario suo, sono una persona decisa e risoluta e vorrei evitare di soffrire in futuro se già da ora iniziano a frantumarsi le fondamenta.

Aspettando una vostra risposta
Marco.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Buongiorno Marco,

per capire meglio la problematica, posso chiederLe che cosa esattamente La infastidisce di questa situazione? Quanto tempo trascorre mediamente la Sua ragazza con le amiche? Lei ha provato a chiedere alla Sua ragazza di non chattare con loro a tavola o sul divano, se lo fa in continuazione?
Come si sente rispetto questa situazione?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Buonasera dottoressa Pileci.
Innanzitutto la ringrazio per l'attenzione.
Prima di dirle cosa mi da fastidio le faccio una premessa. Il mio rapporto mi è sempre piaciuto, anche se a volte ho pensato che fosse poco sano. Io ho molte passioni, sono un velista, un pescatore, un amante della natura. Questo mi porta spesso a spasso, tra mari e monti. Ho sempre preferito un'alba in mare che una nottata in discoteca. Al contrario lei non ha un hobby. Ha me, le sue amiche ed il lavoro. Se ha una giornata di ferie la passa a lamentarsi della noia, non ne approfitta come me per vivere la natura. In tutto questo le sono sempre andato in contro. Ho sempre messo lei davanti, trascurando passioni ed amici se lei era sola. Prima le parlavo di un rapporto forse poco sano, questo perché soprattutto da quando siamo andati a convivere con la scusa della convivenza, sia io che lei ci siamo presi pi spazio per noi stessi, forse troppo. Io con i miei hobby, lei con le sue amicizie (solo femminili). Una paio di sere a settimana lei esce e torna quando già dormo. Stesso discorso per il sabato, lei esce con le amiche, io vado a letto presto per poter uscire all'alba della domenica. Rimane appunto quest'ultima, a pranzo e nel pomeriggio per stare insieme davvero, farsi una girata (quando si poteva). Prima ho specificato "amicizie solo femmilili" perché credo che se anche ci fosse un'uomo non mi darebbe noia, o almeno credo. Quindi escluderei la gelosia. Forse quel che mi irrita è che nonostante abbia un'attività, nonostante lavori tanto, spesso e volentieri tocca a me far da mangiare, pulire casa, far bucato per tutti e due. Questo non è mai stato un peso, finché non ho capito che non era una questione di tempo la sua, ma perché se poteva quel tempo lo passava con le amiche. Amiche che sente tutti i giorni, dalla mattina alla sera. In questo periodo dato che non potevano uscire, si trovavano in un parcheggio, ognuna nella propria auto, a chiacchera per ore ed ore. Questo credo sia il problema. L'ingratitudine. L'ingratitudine di far aspettare una persona che ti ha fatto cena perché:"presa dalle amiche non ho guardato l'ora". L'ingratitudine di chi continua a dire:"in questa casa non mi sentio a casa" nonostante, io abbia fatto tutti i lavori che mi ha chiesto di fare, alcuni anche di non mia competenza. Per concludere, ammetto di non essere l'uomo perfetto. Faccio un lavoro che mi fa stare a contatto con ragazze dalla mattina alla sera. Più di una volta sono caduto in tentazione, più di una volta l'ho tradita (senza che lei sapesse nulla ovviamente). Questo però senza farle mai mancare nulla, ne affetto ne tempo. Purtroppo questo è un lato di me che non posso cancellare. Equivarrebbe a violentarmi, perché ne ho bisogno. L'emozione della conquista, del sentirsi apprezzato da altre. Forse io sono sono sbagliato, ma anche questo rapporto ha qualcosa di marcio. Io forse sono il primo frutto ad essersi ammaccato, ma per motivi miei, indipendenti da lei.