è un disturbo alimentare o deriva da una causa organica?

Buonasera, scrivo perché vorrei un chiarimento sulle mie sintomatologie.
Purtroppo mi sono resa conto di non avere un buon rapporto con il cibo.
Non ho mai pensato di perdere peso perché non ho mai avuto problemi con il mio fisico.
L'atto di mangiare per me è un sacrificio, non è un piacere, mi sforzo sempre.
Ma sopratutto odio la carne e il pesce, può sembrare strano ma ho una repulsione verso questi due alimenti, anche il solo odore e la visione mi fa andare in tilt la mente provocandomi nausea e vorrei scappare
Ma la cosa peggiore è che io non ho quasi mai fame e devo mangiare sempre poco perché mi sento subito pienissima, se ho lo stomaco pieno vado in panico.
Premetto che ho scoperto da poco di avere delle intolleranze alimentari che sto curando (ho eseguito anche una gastroscopia che ha rilevato una lievissima gastritre)
Vorrei capire se queste mi hanno portato a dispregiare il cibo (siccome dopo i pasti stavo male sempre e non capivo inizialmente il perchè) o è proprio la mia mente che collega il cibo a qualcosa di spiacevole.
Specifico che già prima della diagnosi delle intolleranze non ero una un'amante del cibo ma con il tempo è peggiorata la situazione.
Se so che ci sarà una cena in famiglia mi viene la nausea, se devo andare al ristorante mi viene la nausea e ansia di sentire odori forti di cibo, infatti tendo a rifiutare gli inviti.
Insomma mangiare indipendentemente dove e con chi è un problema.
La nausea mi viene spessissimo durante il giorno improvvisamente.
Non riesco a capire come mai ho questo odio verso la carne e il pesce e se è possibile che, se questi siano disturbi psicosomatici (inappetenza e nausea) possano presentarsi OGNI GIORNO?


Grazie mille
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.7k 180
Gentile utente,
solo tre giorni fa il dr Cosentino le rispondeva su queste pagine: "lei ha una Gluten sensitivity e deve sospendere completamente il glutine", responso che immagino sia stato ribadito degli specialisti cui si è rivolta di persona.
Altri disturbi che sono stati accertati (riflusso esofageo, gastrite) determinano il suo disagio ad assumere cibo: è naturale il suo timore verso ciò che per esperienza le è risultato doloroso.
Tuttavia lei ora ha appurato le cause del suo malessere fisico e sta mettendo in atto le soluzioni.
Quando una nuova alimentazione più idonea avrà permesso al suo organismo di depurarsi e agli organi danneggiati di guarire, le sue sensazioni saranno senza dubbio differenti.
Già nella lettera di tre giorni fa diceva che aveva cominciato a provare di nuovo appetito. Non pretenda che il cambiamento si attui in un lampo, e nemmeno che cibi alternativi a quelli contenenti il glutine debbano piacerle tutti per forza, anche quando la gastrite e il reflusso non sono ancora guariti.
Cerchi, con l'aiuto di un nutrizionista medico o biologo, la gamma dei cibi da sperimentare, all'inizio solo per sostentarsi, in seguito, via via che andrà depurandosi e guarendo, anche provandone piacere e riprendendo con serenità i pasti in compagnia.
Non complichi la sua sintomatologia con la fretta e l'ansia. Ci tenga al corrente; siamo pronti ad aiutarla. Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per l' esaustiva risposta. Infatti nell'attesa di rivolgermi a un nutrizionista avevo il piacere di sapere anche un vostro parere e da due punti di vista, per questo ho scritto due volte. Davvero gentili e disponibili! Farò come mi avete consigliato
Grazie mille
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Dr.ssa Ylenia De Carlo Psicologo, Psicoterapeuta 25
Il nostro corpo ci manda spesso dei segnali che dobbiamo imparare ad ascoltare.. Lei risponde a degli Stimoli (odori, ad esempio) con delle Reazioni fisiologiche (senso di nausea). Potrebbe esserci anche un fattore psicologico alla base (una paura? un trauma?) che andrebbe ricercato e indagato. Ha provato a rivolgersi a una terapeuta EMDR della sua zona?

Dr.ssa De Carlo Ylenia
Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Practitioner EMDR.
+39 351 9025802 | info@yleniadecarlo.it | www.yle

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dopo
Utente
Utente
Riflettendo ci sono stati degli episodi nella mia vita, e so anche individuare quali, che mi hanno portato ad avere il rifiuto del cibo, ne avevo discusso anche con uno psicologo ma non mi ha aiutato parlarne. Siccome le intolleranze si sono intrecciate ai fattori psicologici non riesco più a capire bene la situazione, spero di uscirne presto, più che altro il fastidio degli odori che non mi permettono di andare tranquilla da nessuna parte
Grazie dell'attenzione