Non ce la faccio piu

Ho bisogno di aiuto, sono nel panico...non è la prima volta che mi rivolgo a voi questo periodo mi sta massacrando, ansia e paura di contagiare gli altri al lavoro.
stamattina al bar mentre preparavo dei caffè mi sono accorta che alcune tazze sporche erano finite tra quelle pulite.
sono andata nel panico, c'erano i clienti ho chiamato il titolare chiedendo aiuto.
ho messo via le tazze sporche che trovavo, lui ha servito i clienti, ma io avrei preso e lavato tutto e disinfettato ma lui nn lo ha fatto, sono state solo tolte le sporche.
nel frattempo ha continuato a entrare gente.
io ho iniziato a piangere davanti a lui, ho spiegato le mia paura di contaminare gli altri, lui ha detto con tenerezza che dovrei farmi aiutare e io gli ho detto che lo so ma dovebamo spostare tutto e lavare mi sembrava giusto! adesso mi sento in colpa per aver continuato a lavorare e non aver pulito come secondo me era doveroso fare!! ! non riesco a smettere di piangere...perché questo mondo funziona così...io non voglio sentirmi complice di un comportamento che non avrei mai attuato
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

in questo periodo difficile di emergenza sanitaria, è normale che vengano alla luce una serie di disagi psicologici, che forse erano già presenti anche prima del coronavirus.
Detto ciò, la sua forte preoccupazione per " complice di un comportamento" e per la possibilità di contaminare gli altri, potrebbe nascondere un timore di colpa ossessivo compulsivo.
Il suo titolare le ha dato la dritta giusta. Se il disagio, effettivamente, ha raggiungo livelli così alti, è il caso di rivolgersi ad uno psicologo per valutare la sua condizione ed, eventualmente, impostare il trattamento più opportuno.
Consideri, comunque, che visto il forte stress a cui siamo sottoposti in questo perdiodo, lavoratori a contatto con il pubblico in particolare, non mi sento di "patologizzare" a priori determinate reazioni di allarme, ansia o altre emozioni negative. Pertanto, le chiedo di valutare la situazione e rispondersi sinceramente: il suo disagio è arrivato ad un punto tale di richiedere un intervento concreto, volto alla sua risoluzione?

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore e grazie per la celere risposta.si',credo che il mio disagio sia arrivato al punto di essere osservato e risolto perché soffro molto di sensi di colpa,non sopporto il pensiero di recare danno a qualcuno e nel mio lavoro cerco di esser scrupolosa.mi scontro pero' con chi vive in modo diverso questa situazione.invece io ho paura che il luogo di lavoro sia rischioso per le persone(nemmeno per me quanto per loro)se tutto non è fatto bene.oggi con questo episodio ho paura di aver fatto un disastro.non riesco a capire bene quanto sia giusta la mia preoccupazione e quanta componente di ansia ci sia.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
1)In che occasioni le viene jn mente di poter danneggiare qualcuno? Come definirebbe i pensieri che le vengono?
2)Quale emozione prova in quel momento? Riesce a descriverla?

3)Cosa fa, in quelle occasioni, per "essere scrupolosa" o per "cercare di fare tutti per bene"?
4) cosa si dice, dopo averlo fatto? Cosa si dice, invece, se non lo fa?
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dopo
Utente
Utente
Salve dottore proverò a risponderle premettendo un evento che 20 anni fa mi ha cambiato la vita:un aborto volontario che mi ha fatto tanto soffrire anche a distanza di tanto tempo. 1)tutte le occasioni che comportano una mia responsabilità sugli altri mi danno ansia(in questo caso mantenere un igiene altissima).io non voglio essere la causa del loro male.2 mi sento impaurita,senza via d'uscita,piango e respiro male e ho bisogno che mi dicano che non è successo nulla di grave o meglio ancora voglio smettere di avere quella responsabilità. In questo caso se io smettessi di andare al lavoro non mi preoccuperei minimamente se il datore svolge il suo lavoro bene,basta che non se sia coinvolta io.3 per stare bene cerco di fare tutte quelle cose che mi danno serenità.4 dopo averle fatte mi sento bene.se non le faccio ,se non le posso fare mi sento frustrata e inizio a pensare che posso aver recato danno a qualcuno. Scusi se mi sono dilungata grazie mille
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Ritengo utile che lei contatti uno psicologo psicoterapeuta, meglio se ad orientamento cognitivo comportamentale, per valutare nel dettaglio quello che le crea disagio.
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