Rifiuto per mio figlio

Buongiorno, sto con la mia ragazza da tre mesi, ma ci conosciamo da cinque anni e abbiamo vissuto anche una convivenza di un mese circa tre anni fa, dal momento che lei è (era) la migliore amica del ragazzo da cui ho avuto un figlio.
Come ho anticipato, appunto sono anche mamma di un bimbo di 20 mesi, il cui papà non è mai stato presente e soltanto quando qualche mese fa gli ho detto che volevo andarmene (agendo) e volevo la separazione in seguito ad alcuni suoi comportamenti aggressivi nei miei confronti, allora si è deciso a voler fare il padre.
Intanto, fino a quel momento la persona con cui ho cresciuto mio figlio è stata la sua migliore amica fin da subito.
Tre mesi fa poi, in seguito ad un lungo bacio, abbiamo capito entrambe che i sentimenti che una provava per l'altra erano ricambiati e due giorni dopo ci mettemmo insieme.
Dopo questa premessa, vi spiego il motivo del mio consulto.
Allora, lei mi ha aiutata a crescere mio figlio fin da subito, ieri sera però dopo che per tutto il giorno lei aveva risposto male al bimbo e lo respingeva quando lui la cercava, le ho chiesto spiegazioni.
Lei mi ha detto che è brutto da dire ma vorrebbe che non fossi mamma, che lui non ci fosse, vorrebbe io non avessi il latte (lo allatto ancora), che non avessi le smagliature sulla pancia e una cicatrice li sotto, segno del giorno in cui è nato il mio bimbo, perché vorrebbe che io fossi come mi piacerebbe (è vero, le ho detto che mi da fastidio quando mi mette le mani dove ho le smagliature però comunque di queste ne vado fiera perché non sono poi così visibili e comunque sono il segno dei nove mesi più belli).
Mi ha detto che le ricordano il fatto che se fosse successo prima adesso io non avrei già un figlio e se ce l'avessi con la pma sarebbe solo mio e suo, ma sarebbe diverso perché avremmo comunque già passato un po' di tempo come una coppia e non subito in tre e le da fastidio quando dico che lui è il mio orgoglio perché si sente messa in secondo piano anche se non è così.
Le ho detto che lei scegliendo me ha scelto anche lui e mi ha risposto che ha dovuto, mi ha detto che questo pensiero va avanti da quando abbiamo iniziato ad uscire e io dovevo tornare a casa presto per mio figlio, ma solo adesso me l'ha detto.
In pratica lei vede mio figlio come un ostacolo per noi, nonostante finora l'abbia sempre cresciuto lei con me.
A me, da mamma fa stare male questo suo pensiero, perché tante volte lei mi ha detto che le piace quando faccio la mamma e perché adesso deve respingere un bambino che sente un po' anche suo (parole sue)?
Vorrei che lei non pensi una cosa simile perché mio figlio non è un problema e sa quanto l'abbia voluto, a volte sta con il papà o con i miei e noi abbiamo lo stesso i nostri momenti.

In seguito ha cominciato a dire che oggi se ne sarebbe tornata a casa da sua mamma.
Io non so come comportarmi.
Secondo voi?
Perché fa cosi?
Vi ringrazio
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

anche nel precedente consulto sulle difficoltà con Suo papà Lei domandava a noi cosa fare e qui ripete la stessa domanda:

"Io non so come comportarmi.
Secondo voi?
Perché fa cosi? "

Ogni volta che incontrerà un problema nella vita, non credo si metterà qui a scrivere un post, anche perché è impossibile dire cosa fare e credo, da parte Sua, che sia anche fastidioso sentirsi dire da qualcuno cosa fare. A meno che questa non sia un'abitudine, cioè qualcuno non Le ha sempre detto cosa fare davanti ad un problema.

Secondo Lei cosa potrebbe fare?

Inoltre, non possiamo sapere perché questa donna si comporta in quel modo; possiamo fare tante ipotesi, ma tali restano, perché soltanto la diretta interessata potrà risponderLe, tenuto conto che non conosciamo né Lei che scrive né la Sua compagna.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

chi si mette con una persona che ha già avuto una relazione ed un figlio
prima o poi deve fare i conti con il passato dell'altra/o
e con i sentimenti che suscita il fatto di essere giunta per seconda nella vita affettiva della persona.

Tuttavia non è possibile sapere se si tratti di questo, oppure di altro,
e dunque non è possibile dare risposte alla Sua domanda:
"Perché fa cosi?"

Parlatene tra Voi senza drammatizzare.
Capirete se è una crisi transitoria o strutturale.

____________________
Domanda: come mai allatta ancora?

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Pileci, con lei ho parlato anche stamattina e lei continua a ripetere che a volte se si ama qualcuno per non stare male lo si lascia andare riferendosi al fatto che io abbia un figlio e la situazione non possa cambiare e metterei sempre lui davanti a lei. Ci sono però tante altre coppie che si ritrovano nella stessa nostra situazione, a volte magari il figlio è pure più grande e in più compagno/a e bimbo sono dei perfetti sconosciuti quindi magari è più difficile che il figlio accetti la seconda vita della mamma eppure vivono bene, e insieme la coppia ha pure dei figli suoi. Nel nostro caso, lei ha pure cresciuto mio figlio e tra loro si è già creato un legame molto forte e parlando tra qualche anno oltretutto abbiamo sempre detto di voler fare la pma quindi l'intenzione da parte di entrambe di avere un figlio insieme c'è, non è il rifiuto per un figlio in generale. Non capisco però cosa succeda nella sua testa, nel senso che appunto quella che è entrata nella mia famiglia (me e il bimbo) è lei, io so che é difficile per lei ma non so cosa si provi al suo posto e non so come aiutarla ad affrontare questa realtà che tra l'altro mi fa stare male
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Brunialti, la ringrazio per aver risposto.
Ho provato anch'io a dirle quanto ha detto Lei, anche perché prima di metterci insieme io le avevo chiesto se si prendesse una responsabilità così sia verso di me che verso mio figlio e lei aveva detto di sì, che avrebbe continuato a fare quello che ha sempre fatto ed era convinta. Lei oltretutto tante volte mi ha detto che ama mio figlio quanto ama me, che le piace vedermi fare la mamma, che le piace così come sono, però adesso mi dice che vorrebbe che non fossi mamma di un bimbo avuto da qualcun altro perché vorrebbe vivere la vita di coppia in due, io e lei, poi in futuro avremo un figlio nostro. So che entrare per seconda nella vita di una mamma èdifficile perché come dice Lei bisogna fare i conti con il passato di quest'ultima, per questo tre volte a settimana il bimbo sta al pomeriggio con il papà ma spese volte lo lascio con i miei così possiamo avere anche dei momenti nostri, solo io e lei, lei però mi ha detto che mi vorrebbe solo sua, che è egoista(parole sue) ma è così, lei mio figlio l'ha accettato solo perché altrimenti non avrebbe avuto nemmeno me e mi ha ribadito che non ha mai amato nessuno come ama me però ci sta male. Ho cercato di farle capire che sotto quell'aspetto sono solo sua, perché di mio figlio sono "solo" la mamma. Lei pensa che organizzando diversamente le giornate possa in qualche modo alleggerirle il peso della situazione? Visto che eliminarlo è impossibile.

Rispondendo alla Sua domanda, allatto ancora perché ho sempre seguito le questioni in merito all' allattamento e sono una sostenitrice dell'allattamento prolungato, come consiglia l'OMS fino ai due anni o comunque finché la mamma e il bambino lo desiderano, in più è mio figlio stesso a cercare ancora quindi colgo l'occasione visto che ho la possibilità fisica di aspettare il momento in cui lui non abbia più bisogno del mio latte, diciamo che ancora prima di restare incinta dicevo che avrei optato per l'allattamento prolungato e avrei aspettato che fosse il bambino stesso a staccarsi
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
La domanda riguardante l'allattamento prolungato
- oltre l'anno di età del bambino -
la faccio di prassi quanto incontro coppie in crisi con madre long-allattante.

Allattare oltre l'anno
non reca in realtà vantaggi sostanziali e vitali al bambino italiano (le linee dell'OMS valgono anche per il terzo mondo),
MA
espropria il/la partner di un elemento essenziale dell'erotismo di coppia: il seno.
Ed inoltre lega a doppio filo la madre al bambino a scadenze di allattamento
impedendo alla coppia una certa libertà di auto-organizzazione affidando il fliglio ai nonni.
In questo modo si aggrava la percezione del bambino come peso e come legame più forte di quello di coppia.

Il rapporto madre-figlio non è avulso da tutto il resto,
deve equilibrarsi con gli altri legami del cuore.
Ma spesso è una incapacità della madre, quella di concludere l'allattamento. Ho visto bambini di 4 (quattro) anni dare una "ciucciatina" prima di entrare alla scuola materna
... se aspettiamo che sia il bambino a "decidere".

Dott. Brunialti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Brunialti, la mia scelta di prolungare l'allattamento, è stata presa in accordo anche con l'ostetrica che vista la mia possibilità è stata favorevole (non intendo con il bimbo attaccato tutto il giorno ovviamente ma alla mattina e alla sera, cuccia per 10/15 minuti circa ). Ci tengo a precisare che non ho mai seguito l'orologio con mio figlio. Quando gli davo solo ed esclusivamente latte, se non c'ero, me lo tiravo e lo mettevo nel biberon cosicché i miei potessero dargli il latte comunque altrimenti glielo davo io, non mi sono mai privata di niente per lui, ho sempre cercato di fare le cose pensando sia alle sue esigenze che alla mia libertà. Da quando sto con lei, a volte alla mattina, a volte al pomeriggio, il bimbo lo lascio ai miei, oltre ai tre pomeriggi (dalle 14 alle 22:00) con il papà stabiliti con l'avvocato e tutte le sere mettiamo al letto il piccolo attorno alle 22:30 e poi usciamo solo noi due, usufruendo della telecamera per sorvegliare il bimbo tramite smartphone e facendo affidamento anche sui miei che comunque sono nella stessa casa e ci sono nel caso ci fosse bisogno. Aldilà dell'allattamento comunque mio figlio, mi cerca anche solo per un abbraccio, senza attaccarsi, è comunque molto legato a me, forse anche complice il fatto che per un periodo io abbia ricoperto sia la figura materna che quella paterna essendo suo padre una persona assente e la mia ragazza (anche se ancora non stavamo insieme) in quel periodo era via quindi dovevo arrangiarmi da sola. Io sto cercando di passare del tempo con mio figlio, ma anche con lei, questo perché cerco di usufruire di più del papà e dei miei, ma mi chiedo se sia sufficiente perché da come lei ha parlato sembra che il problema sia l'esistenza di mio figlio perché lei avrebbe voluto avermi per un periodo solo per sé senza dovermi dividere con mio figlio , ma lui esiste, non è che possa estinguerlo e mi fa stare male questo suo rifiuto improvviso. Quindi secondo Lei il problema potrebbe anche essere il fatto che allatti ancora mio figlio?
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

noi qui forniamo degli orientamenti;
ma anche delle suggestioni allo scopo di far riflettere.
Sta alla persona - poi - tirare le fila.

Dott. Brunialti
[#8]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio, è che ogni volta che sono con mio figlio, da quando me l'ha detto, ho paura di perderla