Tachicardia notturna

Salve sono un uomo di 29 anni.
ho scritto direttamente in questa sezione perchè alla base penso ci sia un disturbo di natura psicologico, ma vorrei comunque saperne di più.
Premetto che soffro di ansia da un po di anni, ieri sono uscito con i miei amici, ho bevuto 3 birre medie ed un amaro sono tornato a casa verso le 3 e mezza di notte
Mi sono messo a dormire e alle 7 e mezza mattina mi sveglio con una fortissima tachicardia.
Tutt’ora la mia tachicardia è abbastanza elevata.
Io assumo tavor perlopiù al bisogno, ma se so che esco e appunto bevo evito proprio di prenderlo.
Stamattina alle 7 e mezza però lo ho preso perchè ho avuto una bruttissima sensazione, mi sentivo il cuore battere troppo forte.
La mie domande sono: l’alcol puo provocare questa reazione?
oppure è comunque anomalo?
E poi mi chiedevo se in questo casi posso prendere 2 compresse (orosolubili da 1mg) a distanza di poche ore se vedo che non mi passa, come ora.
Fondamentalmente non capisco perchè io ho questo tipo di reazione all’alcol e se l’unica soluzione effettivamente sia smettere definitivamente.
Non sono un alcolista ma uscire con gli amici, divertirmi e bere in compagnia mi piace, ma il giorno successivo il prezzo da pagare è troppo alto quindi non so piu cosa fare sinceramente.
Perchè non esagero mai ma ho comunque questi sintomi.
Tutto questo ultimamente è accompagnato da acufeni ed è anche quello fastidioso.
Ho sempre pura che mi possa succedere qualcosa e non riesco a convincermi del contrario, stamattina ho svegliato mia madre, ma non è di conforto perchè tende a farmi sentire in colpa per il fatto che le faccio vivere stress, che non può mai stare tranquilla ecc e comunque sottovaluta problema.
Quindi io solitamente tendo ad avvisarla proprio se mi sento fortemente a disagio come oggi.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

lei pensa che la causa del fatto che il cuore batta più rapidamente sia l'alcol. Può essere, l'alcol ha questo effetto. Ma anche le emozioni hanno questo effetto. Anche se si sogna, si possono provare emozioni, e quindi avere un'alterazione di questo tipo. Il problema non è il cuore che batte (per fortuna che batte!), ma è quanto lei ci dice: "Ho sempre pura che mi possa succedere qualcosa e non riesco a convincermi del contrario".

Per quanto riguarda il farmaco, non possiamo dirle nulla. Senta il medico che 'ha prescritto.

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto grazie per la risposta, vorrei evitare di prendere decisioni drastiche che vanno ad influire negativamente sulla vita sociale. E si stamattina anche se è assurdo ho pensato di morire perché batteva veramente troppo forte. Può l’emozione portare anche a tal livelli di tachicardia e sopratutto come è gestibile ? Dato che appunto si sta dormendo, come è possibile gestire le emozioni mentre si dorme!?
Io ho fatto tutti i vari esami cardiologici e sono a posto. Ma in quello specifico momento di disagio comunque non riesco ad essere cosi razionale, le dico che stavo quasi per chiamare l’ambulanza poi ho solo svegliato tutti in famiglia e basta.
In base a queste informazioni: se dovesse ricapitarmi cosa potrei fare in quel momento per provare a smaltire la situazione oltre a prendere ansiolitici? Perché non mi va ancora di farmi prendere dal panico e svegliare i miei famigliari. A volte riesco a gestirmele da solo altre volte no, domando se può essere utile una camminata in uno stato di tachicardia e con poche ore di sonno alle spalle. Oppure se esistono anche altre tecniche (anche se sdraiarmi ad ascoltare il cuore, fare respiri ecc purtroppo non ci riesco) Ho provato a fare un po di meditazione ma evidentemente non ho consapevolezza perché alla fine non riesco a rilassarmi veramente. Mi serve una padellata in testa credo
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Non è questione di controllare alcuni sintomi delle emozioni. Sarebbe un po' come pretendere di non sentire il cuore in gola quando qualcuno ci fa prendere un brutto spavento, o di non arrossire davanti a tutti quando ci si vergogna.
Alcune sensazioni somatiche possono essere controllate con esercizi di rilassamento, altre no.
Il nodo cruciale, in ottica terapeutica, è modificare le credenze disfunzionali che stanno alla base del pensiero: "se ho il cuore che batte forte, allora sono in pericolo --> allora avrò un infarto".
Infatti, sono questi pensieri catastrofici a rendere la situazione non tollerabile. Se lei si mette a correre, il cuore le batterà più forte e non potrà farci niente. Può scegliere se pensare che "il cuore batte forte perchè corro, ed è normale, quindi non me ne preoccupo", oppure pensare "oddio, sto per morire, meglio chiamare subito aiuto".
[#4]
dopo
Utente
Utente
La tachicardia data dall’ansia/stress o comunque fattori psicologici è molto più invasiva perché mi sento proprio affannato, mentre quando corro mi sento stanco e poi quando smetto il cuore torna su suoi passi finito lo sforzo fisico. Ad ogni modo ho capito il suo esempio e finisco col dire che probabilmente dovrei lavorare sull’ipocondria credo. Anche se non ho idea di come migliorarla.
Anche perché mi preoccupa pure sentirmi diverso in questi postumi, nessuno dei miei amici accusa tachicardia dopo le serate, si limitano ad avere i classici sintomi da mal di testa, nausea ecc alla peggio.
Oggi non ho avuto nessuno di questi sintomi ma solo appunto la tachicardia, mentre altre volte è capitato di avere entrambe le problematiche ma non con tachicardia cosi elevata. Detto ciò la ringrazio per il consiglio e mi auguro di riuscire a modificare queste credenze disfunzionali il prima possibile.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
"Anche se non ho idea di come migliorarla."

Lei sa come curare una Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva? Immagino di no, quindi si rivolgerà ad uno pneumologo.

Come si cura l'ipocondria? Lo psicologo psicoterapeuta lo sa e può aiutarla.

"mi auguro di riuscire a modificare queste credenze disfunzionali il prima possibile."
Glielo auguro anche io. Tuttavia, senza strumenti, mi sembra un'impresa ardua. Possibile, ma ardua.
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