Trovare una compagna

Non riesco a trovare una compagna.


In breve il fatto e' che mi sono rinchiuso nell'autoerotismo, sono regredito ad una sessualita' adolescenziale.


Ho sempre desiderato avere moglie ed essere padre, eppure non ho avuto belle esperienze sentimentali, il sesso mi faceva paura, mi bloccava, e oltre i preliminari non sono andato.


Mi e' capitato di andare con delle prostitute, ma di fatto ho solo peggiorato le cose, visto che ho avuto senso di colpa e mi sono sentito sporco.


Non saprei, secondo voi che potrei fare?
Qualche consiglio/supporto?
Oppure Psicoterapia?

Non penso che in questo caso centri qualcosa la famiglia d'origine...dipende da me giusto?


Grazie

(Ho 33 anni, vivo ancora con i genitori, sono riuscito a laurearmi ma faccio giusto qualche supplenza come insegnante, non sono completamente autonomo)
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

prima di tutto si dovrebbe capire quali sono le sue abitudini in ambito sociale o, comunque, come intende trovare una ragazza. Ci sono molti modi possibili attualmente.
Il problema della sessualità vissuta in tal modo potrebbe essere un'ostacolo già prima della conoscenza della persona, in quanto probabilmente le impedisce di "attaccare bottone" per paura che, prima o poi, si consumi il rapporto.
Potrebbe anche non essere così, nel senso che nella fase iniziale questo "problema" non ha peso, ma emerge successivamente.
SI dovrebbero analizzare i circoli interpersonali, costituiti da desideri, emozioni, pensieri e comportamenti che lei mette in atto, per capire anche il possibile effetto che hanno sugli altri.
Infine, lei annota che vive ancora con i suoi e che non ha l'indipendenza economica. Io lo sento come se vivere da solo ed essere indipendente, nella sua mente, fosse una condizione essenziale per trovare una ragazza. Sbaglio?
Il tema del senso di colpa, unito a quello della sessualità, insieme all'analisi funzionale del comportamento, sono temi da trattare in psicoterapia.

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille.

Si ha inteso perfettamente.

E' che il giro delle amicizie si e' ristretto notevolmente, in effetti sono un po solo, mi sono un po ritirato, anche perché vivo in paese e gli amici di un tempo hanno messo su famiglia.

In effetti la mia famiglia non dovrebbe entrarci nulla, non dovrebbe essere un ostacolo anzi un aiuto.

Le emozioni negative purtroppo sono la paura e il senso di inadeguatezza.

Poi quando dice che " oggi ci sono molti modi possibili" mi piacerebbe saperne di più.

Comunque grazie, buon lavoro
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
La paura e il senso di inadeguatezza potrebbero aver contribuito a innescare una serie di circoli viziosi di ritiro sociale, che la allontanano dal suo obiettivo di trovare una compagna.
Con altri metodi, intendevo per esempio gli incontri online.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dottore e' possibile ipotizzare una dissociazione?

Lei sa di che cosa si tratta mentre io non riesco a calarla nel mio contesto, non so se e' concreta.

Il mio orientamento sessuale non e' in discussione, ma da quello che ho capito identita' di genere e' un'altra cosa.

Anche mio padre ad esempio e' una figura un po' problematica: lui con il padre tutt'ora che ha quasi 90 anni stanno al buongiorno e buonasera, non l'ha mai chiamato papa', e nella vita ha dovuto sempre cavarsela da solo.
Mio padre ha fatto sempre fatica a fare il padre, non e' stato una guida una base sicura, non dialoga, e' stato sempre assente e distante, fare il padre gli costa fatica, non a livello materiale (,che non ci manca nulla) ma emotivo: faccio un esempio- se devo andare dal dentista (come da qlc altra parte) ho paura, ho come una crisi di panico, ma se verrebbe mio padre con me la paura mi passerebbe....insomma vorrei un padre più vicino, che parlasse di più....

Ho paura che abbia conflitti non risolti...io sono il terzo figlio, generato quando lui ne aveva 30....da piccolo in modo affettuoso mi metteva le mani "sotto", penso che anche sua madre lo faceva con lui.....certo voltevpenso ad un edipo invertito oppure ad una omosessualita' latente di mio padre....

Ripeto: non credo proprio di essere omosessuale, non ho mai avuto fantasie del genere fin dalla puberta', mi piacciono le donne....eppure non riesco!
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Argomento veramente troppo vasto per essere ridotto ad un consulto online. A questo punto, potremmo ipotizzare qualsiasi fattore come causa delle sue difficoltà, che mi sembra vadano ben oltre il motivo originario del consulto. In questo caso, la psicoterapia non è più un'opzione, ma caldamente consigliata.