Senso del dovere

Gentili Dottori scrivo per chiedere consiglio,

oggi è successo un episodio che mi ha destabilizzato, niente di grave, però vorrei un consiglio.

Oggi ho avuto una giornata stressante al lavoro, vengo spesso sgridata dal mio tutor perchè sono in stage e tiene molto a farmi notare qualsiasi errore.
Sicuramente questo mi stressa, perchè io penso di essere brava, ma ripetutamente mi fa accorgere che non lo sono.

Al pomeriggio, solitamente studio, perchè faccio un part time, e la giornata odierna è stata talmente brutta, che non sono riuscita a concentrarmi sui libri.

Io di solito mi obbligo sempre nel fare le cose, perchè mia madre mi ha insegnato così: la mia opinione non è importante, io devo solo fare senza fiatare.

Sto comunque lavorando per modificare queste cose, perché ragionare così è stressante.

Mi scrive oggi pomeriggio mentre provavo a studiare, una compagna di corso che sinceramente non mi sta neanche molto simpatica perchè ha un modo di fare un po' falso.

Immediatamente sono stata colta dalla sensazione che ho di solito e di cui vorrei un vostro consiglio: mi sono sentita in obbligo a risponderle per evitare che si offendesse ma nello stesso tempo, non ne avevo voglia di studiare insieme perchè sono stanca e svogliata.
Può capitare direte voi, soprattutto dopo una giornata stressante.
Io però mi sento lo stesso in colpa e non so come modificare questa cosa.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Gentile Utente,

l'abitudine che Lei ha a fare le cose, anche quando non vuole perchè ha un forte senso del dovere non è male, perchè ovviamente in alcuni ambiti siamo tutti tenuti a fare anche ciò che non vorremmo fare.
Ad esempio, al lavoro abbiamo dei doveri precisi ai quali non possiamo sottrarci.
Però è anche vero che una persona assertiva può scegliere: un conto è fare ciò che dobbiamo fare (es lavorare), un conto è sentirsi in colpa se non si ha voglia di rispondere ad una persona antipatica. Posso anche decidere di non rispondere affatto!
Da che cosa viene allora il Suo senso di colpa? Non lo so, soltanto Lei può saperlo.
Ma vale la pena liberarsene e vivere con maggior serenità.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2020
Ex utente
Gentilissima Dottoressa,

innanzitutto grazie della sua risposta che trovo davvero interessante! Pensavo di venire "sgridata" anche da lei e di sentirmi dire che sono problematica!

Io penso di agire correttamente il più delle volte, e mi piace il lavoro che andrò a fare (nelle risorse umane) so che è un lavoro di relazione e quindi devo curare i rapporti magari anche quando non voglio e so che è importante comportarsi così perchè a volte sono obbligata a fare le cose anche se preferirei evitare. Diciamo che sono anche timida quindi la mia risposta immediata spesso è defilarmi dalle situazioni (vedi compagna di corso, ma non solo, ero piuttosto stanca). Sto però lavorando un pochino per gestire questa cosa nel senso: la giornata in cui proprio non ce la faccio a gestire i rapporti so che non devo per forza farlo, quando invece sono più pronta mi sforzo per farlo.

Mi chiede del mio senso di colpa da dove nasce, non lo so neppure io, diciamo che mia madre mi ha sempre sgridata per tutto, è esigente, e mai le va bene nulla. Pensi che oggi ero stanca per questa giornata, e siccome lavoro da casa e vivo con i miei, per cercare un ambiente adatto dove lavorare in pace, spesso cambio stanza e anche in questo mia madre ha avuto da ridire perchè magari lascio un po' in disordine e la priorità dunque deve essere riordinare, però se inizio anche a sentirmi in colpa perchè non riordino non riesco ad arrivare a fine serata perchè impazzisco prima.

Nel caso della compagna di corso, mi sento in obbligo perchè secondo me se non le rispondo potrebbe offendersi e non cercarmi più per studiare insieme. Non mi sono mai concessa di chiedermi cosa potrebbe succedere se invece non rispondessi affatto, ne ho molta paura.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Gentile Utente,

premesso che la timidezza non è né una malattia né un difetto, ma forse qui parliamo di qualcos'altro, come la mancanza di assertività. Infatti, Lei scrive:

"... Diciamo che sono anche timida quindi la mia risposta immediata spesso è defilarmi dalle situazioni "

E' possibile essere timidi, anche esprimendo il proprio parere, ovviamente con gentilezza, ma è importante esprimere il proprio punto di vista, anche se contrario. Molte persone non ne sono capaci, perché questa è una di quelle abilità che si apprendono.

Infine, se la compagna di corso o chiunque altro dovesse offendersi davanti ad un "no", ricordi che è un loro problema e non certo un Suo problema. Non è umanamente possibile dire sempre di sì a chiunque, e Lei può imparare tranquillamente anche a fare questo: diventare più assertiva, anche in casa con la mamma.

Cordiali saluti,
[#4]
dopo
Attivo dal 2017 al 2020
Ex utente
Gentilissima Dottoressa, grazie mille della sua risposta illuminante .

Purtroppo il problema é proprio questo , non riesco ad esprimere il mio parere mi sento sempre di dover chiedere il permesso, come mamma mi ha insegnato e spesso é difficile.
Ho sempre paura di offendere la gente perché mamma mi ha insegnato che gli altri hanno sempre ragione indifferentemente da cosa posso pensare io.
Purtroppo a casa ho anche una situazione non bella, mamma e papà non vanno d'accordo e io spesso sono testimone o tirata in ballo a questi scontri.
Essendo figlia unica poi, non sono mai stata in grado di parlarne con nessuno e ho imparato a tenere tutto dentro.
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Mi dispiace per questa situazione, però la buona notizia è che si tratta di comportamenti che possono essere modificati in breve tempo.

Lei scrive: "Ho sempre paura di offendere la gente perché mamma mi ha insegnato che gli altri hanno sempre ragione indifferentemente da cosa posso pensare io."

Se prova a leggere con attenzione questa affermazione, si renderà conto che non è statisticamente possibile che Lei abbia sempre (SEMPRE) torto!

Se da sola non riesce a cambiare, potrebbe valutare l'idea di rivolgersi direttamente ad uno psicologo psicoterapeuta, considerando anche il fatto che si tratta di un problema gestibile con poche sedute, nonostante le conseguenze siano pesanti.

Cordiali saluti,
[#6]
dopo
Attivo dal 2017 al 2020
Ex utente
Va bene Dottoressa, ci penserò. Che genere di psicoterapia quindi? Strategica breve?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Può andare bene anche la breve strategica, ma direi che -pur con i limiti del consulto on line- poche sedute mirate di una terapia attiva e prescrittiva o un training sull'assertività potrebbero essere più che sufficienti.

Cordiali saluti,
[#8]
dopo
Attivo dal 2017 al 2020
Ex utente
Ok, grazie Dottoressa. Proverò a cercare online anche vista la situazione covid non so bene come fare.

Grazie
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Gli studi professionali sono comunque sempre aperti, nonostante il COVID-19.

Cordiali saluti,
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