Disturbo post traumatico da covid?

Gentili dottori, spero sia questo lo spazio giusto per la mia richiesta.
Ho 46 anni, e ho vissuto nel terrore e nell'ipocondria questi due mesi di quarantena legati al Covid.
Ho iniziato ad avere disturbi a marzo, come mal di gola e catarro (ho fatto poi il test sierologico e altre analisi.Tutto negativo se non un lieve rialzo della Ves, ritenuto innocuo dai dottori che ho consultato.
In questi m esi sono arrivato a misurarmi la temperatura quasi ogni ora del giorno in modo ossessivo, isolandomi praticamente dal mondo e non percependo altra realtà se non quella della paura della malattia...Ora credo di essere caduto (come mi è stato diagnosticato da una visita neurologica) in uno stato di esaurimento psico-fisico.
Da circa venti giorni accuso una debolezza che si accentua la sera a gambe e ginocchia, Sonnolenza, depressione, crisi di ipocondria (con la quale ahimè convivo da sempre), continuo a misurare ossessivamente la temperatura che peraltro il tardo pomeriggio sale fino a 36/6,, 36/7, peggiorando la mia angoscia. Riesco a fare una passeggiata di venti minuti e torno a casa con le gambe spezzate..io che camminavo anche due ore di fila senza stancarmi..Insomma, sto raccontando una vita distrutta.
Ho iniziato, dopo consulto psichiatrico Vortioxetina a dosaggio molto basso da pochi giorni e faccio dei colloqui con una psicoterapeuta...Ma sono ossessionato da fatto di avere una malattia nascosta e faccio fatica a fidarmi (nonostante le molte analisi fatte) dei medici...Potrei avere un consiglio?
E' possibile arrivare a stare male fisicamente (astenia, debolezza sulle gambe, sonnolenza, ma stranamente nei rari momenti di serenità ho molto appetito, e incredibilmemte riesco a dormire bene..) dopo due mesi di stress continuo? Si tratta veramente di esaurimento o devo temere altro? Grazie della disponibilità
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
dal momento che ha iniziato da pochi giorni ad assumere la terapia farmacologica prescrittale dallo psichiatra, deve avere la pazienza di attendere il tempo necessario a produrre i suoi effetti. Così come si deve impegnare attivamente nel lavoro psicoterapeutico intrapreso.

La rassicurazione che cerca qui, come avrà certamente già sperimentato vista la sua annosa convivenza con l'ipocondria, sarà inevitabilmente labile.
Comunque, le allego un paio di letture che possono essere utile spunto di riflessione: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
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Grazie mille per la cortese risposta..Ora da un paio di giorni si sta insinuando in me un terribile dubbio. Inizio a temere che il mio problema possa essere a carattere neurologico. Qualcuno puo' rassicurarmi in merito?
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