Ansia e tristezza

Buonasera
Ho 24 anni e da ormai 7 mesi soffro di ansia.

Non ho mai avuto momenti così prima d’ora, nonostante le difficoltà siano state presenti come nella vita di tutti.
Ma trovavo in me una grande forza, energia e positività che mi teneva sempre col vento in poppa.
Ora invece passo le giornate a pensare a come sto, a cosa mi renda così, se tornerò come prima e questo, capisco, che mi tira ancora più giù.

Mio padre ha avuto 7 mesi fa un periodo che sta portando avanti di depressione, aveva tentato il suicidio e qualche mese fa ero stato contattato da una sua amante.
Col coronavirus e la convivenza forzata ho passato un periodo difficile da cui ora finalmente sto iniziando a prenderne il distacco.
Tuttavia quando resto da solo, come spesso succede a causa del lavoro, divento più pensieroso quasi paranoico... sento l ansia salire perché non so cosa mi sta succedendo e mi chiedo se mai questo potrà portarmi davvero alla depressione anche a me e a compiere gesti estremi.
E questo mi logora perché ho sempre amato la vita, sono stato una persona sempre positiva è che trovava il meglio dal peggio, sempre.
Mi sento come Superman senza i suoi poteri insomma.

Sono seguito da un po’ di mesi con psicoterapia ma ancora non mi sento al top, certi giorni si, ma comunque il pensiero è sempre lì dietro l angolo, e giornate come oggi dove sto tutto il giorno a cercare su internet una patologia in cui rientro.
E tutte sembrano calzare, dal esaurimento emotivo, a un disturbo d ansia generalizzata ecc.
quello che però spero davvero di non essere è depresso, non voglio diventare come mio padre, prendere psicofarmaci e sentirmi rallentato.
Voglio solo tornare me stesso.

Il mio lavoro mi piace, se pur stressante.
Ho una ragazza che amo ma ora ho qualche alto e basso ma non pensò sinceramente he il mio umore dipenda da lei.
Piuttosto da quando rimango solo coi miei pensieri.
Pensieri negativi che mi portano a pensare che un giorno io possa magari tentare anche io il suicidio.
Riconosco che sia una mia paura, ma non vorrei che fosse un campanello d’allarme da attenzionare maggiormente.
Insomma come facilmente noterete sono in balia delle onde, perso.

La mattina, specialmente quando non lavoro mi sveglio già con l ansia, mi alzo e passa.
Quando sono fuori per lavoro sono felice, quando esco con gli amici anche, anche se ogni tanto sento un qualcosa che mi tira giù l umore.

Che cosa ho?
Il mio psicoterapeuta lo vedo tranquillo, forse ha riconosciuto che sono solo un po’ paranoico in merito, però comunque non me la sto passando bene e vorrei risolvere.
Sinceramente non mi riconosco col me di 8 mesi fa.

Uno psichiatra che avevo consultato mesi fa per ansia da prestazione a letto mi aveva dato del gabapentin perché, sapendo di mio padre, mi aveva detto che poteva essere utile per attenzionare il mio umore.
Tuttavia dopo una settimana dall assunzione è partito tutto sto casino, e mi ero convinto che fosse stato il medicinale a rovinarmi il cervello, facendomi diventare cosi. Ci tengo a precisare che quando mi rapporto con amici e clienti so essere sempre simpatico ed energico, il problema è più quando sono solo o in certi istanti anche sio sono in compagnia
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

quando una persona già seguita di persona da un/a Terapeuta scrive anche a noi qui per una risposta online
sorge sempre il dubbio che ci sia un problema di fiducia del/la paziente verso il proprio Psicoterapeuta.
E' così per Lei?

Ed inoltre, dopo il problema con Gabapentin,
ha nuovamente interpellato lo Psichiatra?

Cordiali saluti.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,

ringraziandola per la risposta le dico con totale sincerità che mi fido del mio terapeuta. Tuttavia mi definisco impaziente di superare questo momento e quindi mi rivolgo qui per sentire anche altri pareri. Il mio terapeuta mi ha aiutato a capire come il mio problema sia solo ansia, tuttavia temo di rientrare in patologie più gravi come esaurimenti, depressione o altro è che per mia salute ometta di dirmelo. Abbia pazienza forse sono solo traumatizzato da quanto accaduto a mio padre e temo di finire uguale.

No, lo psichiatra mai più consultato, non mi è piaciuto la semplicità con cui mi ha sottoscritto un farmaco per l umore quando, all epoca non soffrivo ne di ansia ne di cali d’umore.
O meglio lo avevo avvisato del forte stato emotivo alterato che, a mio dire, provava il farmaco ma mi ha detto che non era possibile e che avrei dovuto continuare. Tuttavia per i problemi sono nati esattamente una settimana dopo dall assunzione per cui ho immediatamente associato il malessere al farmaco, e dopo qualche giorno l ho gettato nella spazzatura. Tuttavia da quel momento, lo stato ansioso alterato è rimasto ad oggi, a giorni, momenti e periodi alterni. Non mi permetto di definire il suo trattamento errato quando chiaramente non ho le competenze per discuterne, tuttavia preferisco, ove possibile, tenermi alla larga da farmaci di quel tipo.
Spero di non risultare saccente o presuntuoso.
Grazie
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

dice di sè:
"..sono solo un po' paranoico.."
"..il mio problema sia solo ansia.."
"..sono solo traumatizzato.."
innanzi tutto Le faccio notare come Lei infili una sere di temini terribili: paranoico, ansia, traumatizzato,.. per lo più facendoli precedere dall'avverbio *solo*, come se avesse bisogno di sminuire:
sminuire quello che sta vivendo
oppure unicamente la parola che lo designa?

Alla fin fine il problema della fiducia esce. Parlando del suo Terapeuta Lei dice:
"..temo di rientrare in patologie più gravi come esaurimenti, depressione o altro
e che per mia salute *ometta di dirmelo*..."

Gli faccia leggere questo consulto,
Vi aiuterà a rendere la relazione terapeutica più trasparente
e di conseguenza ad annullare il Suo bisogno di cercare "altri pareri",
che in realtà non Le servono e non La aiutano.

Dott. Brunialti
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