Effetti negativi emdr

Buongiorno,
sono una ragazza di 35 anni, e ho eseguito due giorni fa la mia prima seduta emdr.
Premetto che sono in cura da anni con la stessa psicologa con cui sto ora seguendo questo percorso emdr.

A 18 anni ho iniziato a soffrire di ansia in seguito a un episodio di rifiuto da parte del mio ragazzo di allora, che mi aveva creato un attacco di panico.
Da quel momento non sono più stata me stessa: eternamente insicura, con mille filtri, con una folle paura di essere giudicata e di "dire o fare la cosa sbagliata".
Cosi, dopo anni di terapia, ho deciso di iniziare questo percorso emdr.

Poi pero è iniziata la quarantena e tutto si è congelato, terapie comprese.

In questi mesi ho vissuto un grande miglioramento della fiducia in me stessa, come quasi se nella vita avessi proprio bisogno di essere obbligata a stare con me e fidarmi di me (vivo da sola e la quarantena l'ho quindi passata da sola).
Ho perso i filtri, le ansie, le insicurezze e il bisogno di conferme...finche, a sorpresa, un mese fa...è ricomparso dal nulla il mio ex.
Quell'ex di 17 anni fa...quello che mi aveva causato quel disastro enorme.
Mi ha scritto se avessi voluto vederlo e gli ho detto, molto diplomaticamente, che mi ricordava un pezzo di vita che avrei voluto dimenticare e che magari ci saremo visti in futuro.
Non so cosa abbia scatenato in lui tutto cio, fatto sta che mi ha risposto in malo modo, screditandomi e facendomi sentire responsabile della fine della nostra storia (assurdo).
Io razionalmente sapevo che era un discorso assurdo...ma la mia mente si è catapultata a 17 anni fa e io mi sono sentita esattamente nel panico come 17 anni fa.
Devo dire che già dopo due giorni di inferno sono stata meglio e sono tornata alla mia "nuova vita serena".
Pero, presa dallo spavento, ho voluto raccontare tutto alla mia terapista e finalmente sono riuscita a prendere appuntamento per questo emdr.
Quindi, dentro di me, le mie ansie da "curare" erano quelle di questo panico da rifiuto...pero giustamente la mia terapista mi ha fatto partire dal ricordo della mia infanzia...agli episodi di bullismo...al fatto che mi sentivo incompresa fin da piccolina perche troppo sensibile.
La seduta è stata molto intensa, ho pianto tanto e sono andata a ricordare cose a cui non pensavo da tantissimo tempo.

Beh, il motivo per cui vi scrivo è che dalla seduta di due giorni fa ad ora...mi sento peggiorata! Sono tornati i filtri, il bisogno di conferme, l'insicurezza per cio che dico...insomma è come se si fossero cancellati i miglioramenti avvenuti durante la mia quarantena.

Ho letto che ci può essere un po' di stanchezza nelle prime ore dopo la seduta, e la mia terapista dice che anche questa negatività è parte del processo ma...dovrei sentirmi meglio, e mi sento peggio! La mia nuova serenità è svanita e vorrei capire se sono forse andata a disturbare una situazione mentale che forse si era finalmente risolta da sola...è possibile?

Vi ringrazio molto, scusate se mi sono dilungata...grazie infinite.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
è chiaro che le risposte più idonee le può ricevere solo dalla sua terapeuta, che si prende cura di lei da tempo e la conosce ben diversamente da noi.
La serenità e le scoperte positive fatte sulla sua capacità di autonomia durante la quarantena non finiranno nel nulla perché ha rievocato un passato doloroso: si confronteranno con questo passato permettendole di analizzarlo con fermezza, dando un senso al presente e una direzione al futuro.
L'EMDR, come qualunque terapia, non agisce come la bacchetta magica delle fate, quindi pensare che avrebbe di colpo dissolto ogni sua sofferenza è stato illusorio; se così fosse sarebbe una pratica pericolosa; nemmeno la droga ha questi effetti.
Lei scrive: "La mia nuova serenità è svanita e vorrei capire se sono forse andata a disturbare una situazione mentale che forse si era finalmente risolta da sola..."
In terapia io pratico l'analisi del linguaggio, per cui la invito a verificare le contraddizioni presenti nelle frasi riportate. Si può "disturbare" una situazione che si era "risolta"?
Il ricordo doloroso, o era risolto, e allora non c'era più, o era solo rimosso.
Nel suo caso direi che lei si trova sulla strada della soluzione: il ricordo è stato doppiamente ridestato (dall'EMDR e dalla telefonata dell'ex), ma non più come l'esperienza a suo tempo patita da un'adolescente inerme e senza difese, bensì come ricordo e come rivalutazione della persona che le aveva fatto male (il suo ex, che forse oggi si è rivelato in tutta la sua negatività), e questo dopo che lei, attraverso la terapia e le altre esperienze positive, ha conquistato la forza per affrontare tutto questo, passarlo al vaglio delle sue capacità adulte e finalmente rimetterlo al suo posto.
Non si preoccupi, dunque. La vita non si affronta meglio a occhi bendati e nell'oblio, ma irrobustendo con l'esercizio i nostri "muscoli mentali".
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Un infinito grazie per le sue parole, Dottoressa! Chiara ed esaustiva. Affronterò con coraggio questo percorso.
Un abbraccio
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Lieta di esserle stata utile, ricambio l'abbraccio.
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