Separazione e bambino

Salve, sono una ragazza di 24 anni con uno splendido bambino di due anni la mia storia è un po' particolare.

Ho avuto il mio primo fidanzato a 14 anni e sono stata sette anni con lui, lui è un ragazzo che ha problemi con la legge, quindi problemi con la giustizia.
Sono rimasta incinta e all’ottavo mese di gravidanza il mio ex fidanzato è stato arrestato con la custodia cautelare in carcere.

Premetto che sia lui che io veniamo da famiglie benestanti quindi grazie a Dio nn ho problemi economici.

Lui nn ha assistito al mio parto quindi di conseguenza ho portato mio figlio la prima volta a colloquio a due mesi dalla nascita.

Una volta a settimana lo portavo, ma non sempre.
1 mese prima che lui uscisse dal carcere cioè dopo quasi un anno abbiamo deciso di separarci per tantissimi motivi.

Io e lui siamo in ottimissimi rapporti il bambino lo vede quasi sempre 3 4 volte a settimana.

Da 4 mesi è accaduto che la mamma del mio fidanzato si è ammalata e quindi sia per la malattia della mamma sia per il coronavirus il bambino non l'ho più portato dal papà per evitare di assistere pian piano alla morte della nonna visto che soffrivano tutti.

Mio figlio è sempre voluto andare dal papà volentieri li gioca ha i cani giostrine ecc... ma da qualche mese non vuole andare più, quando lo porto piange si dispera e io sto male non posso vedere mio figlio che si dispera mentre me ne vado.

Piange 10 minuti e poi come se nn è successo nulla non piange piu ride gioca scherza mi accorgo che li piace stare cn il papà ma non capisco il motivo che fino ad ora il bambino se ne andava volentieri e adesso quando lo lascio piange come un pazzo per 10 minuti e poi non piange piu.
Premetto che non ha avuto nessuna violenza fisica da parte della famiglia di lui è una cosa impossibile.
Nn ha subito niente di queste cose.

Perché quando lo lascio piange?

Io sto troppo male mi piange il cuore: (non vorrei che rimane traumatizzato o prende qualche trauma.

Ho paura nn posso vederlo piangere nemmeno per 5 minuti.

Grazie in anticipo per chi mi da una risposta.
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Dr.ssa Arcangela Annarita Savino Psicologo 49 3
Gentile Utente,
mi pare di aver compreso che il bambino attualmente ha circa due anni e pertanto la reazione che lui ha è legata alla separazione dalla mamma (figura principale di riferimento).

Comprendo molto bene quello che prova nell'assistere al pianto di suo figlio e soprattutto la difficoltà che vive nella gestione della separazione da lui seppure sa di lasciarlo nelle mani del padre.

Il bambino, non avendo frequentato per quattro mesi la casa del padre in cui precedentemente vi era un'altra figura femminile di riferimento la nonna che ora non c'è più, per eventi imprevisti ha vissuto dei cambiamenti che gli procurano agitazione.

La mia risposta può risultare riduttiva perché mancano dettagli informativi più approfonditi.

Ma se le informazioni che ho colto sono corrette allora si deve dare tempo e l'opportunità a suo figlio di risintonizzarsi con suo padre dato l'assenza in questo periodo e rinserirsi in uno spazio "nuovamente".

Resto a disposizione per eventuali chiarimenti

Cordialmente, dott.ssa Arcangela AnnaRita Savino

Dr.ssa Arcangelaannarita Savino

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