Andare a convivere?

Gentili medici, sono una donna di 45 anni con un lavoro stabile e vivo da sola.
A gennaio ho intrapreso una relazione con un uomo di 51 anni single e subito c'è stata una forte attrazione e passione da parte di entrambi.
Penso di essermi innamorata e facciamo anche qualche progetto per poter costruire qualcosa insieme.
Il problema è che tutte le persone che conosco mi stanno mettendo in guardia da questa persona perchè al momento (e già da qualche tempo) è senza lavoro.
Purtroppo è stato molto sfortunato nella sua vita e a differenza mia che ho seguito una strada abbastanza lineare (studi, laurea, lavoro e casa) lui ha avuto in famiglia varie peripezie, avevano un azienda che poi è fallita e lui non si è mai laureato, ha lavorato in ambiti diversi come libero professionista e a periodi è stato disoccupato.
Inoltre visto che appunto non si è mai reso stabilmente indipendente vive ancora a casa della madre e credo anche che abbia a livello finanziario qualche debito o problema...non possiedono nemmeno una cosa visto che sono in affitto.
La mia famiglia invece pur non essendo ricca ha qualche proprietà e ha una stabilità economica che si è conquistata a fatica...a livello economico c'è un po di dislivello...lui è stato abituato probabilmente a vivere alla giornata mentre io ho realizzato i progetti che avevo da ragazza...Per il resto però è una persona dolcissima che mi fa sentire molto amata e dice che non ha mi incontrato una persona come me e che non ha mai desiderato avere un figlio o convivere con nessuna prima di me nonostante abbia avuto relazioni anche molto lunghe... Le persone vicine a me sono preoccupate perchè temono che lui voglia approfittare della situazione e del fatto che io ho una casa, dei soldi, un lavoro stabile, delle prospettive future e mi dissuadono dall'idea dell'andare a convivere.
Io sono combattuta...da una parte credo che in amore non si deve guardare chi ha di piu e chi di meno, quando ci si mette insieme si mettono insieme le forze e si fa quello che si può... a me non creerebbe nessun problema mettere il mio stipendio e i miei soldi a disposizione per aiutarlo e favorire la convivenza, farei proprio come si fa nelle famiglie, quando si sta insieme bisogna fare così, si pensa in due e si è una coppia...nessuno farebbe commenti se ad essere disoccupata fosse la donna, dall'altra parte le persone che mi conoscono (e sanno che sono una persona che si è impegnata sempre nella vita) non vedono di buon occhio il fatto che tutto ciò che ho conquistato sia diviso con questa persona...e così ho questa pulce nell'orecchio...razionalmente lui ha dei vantaggi nell andare a convivere con me anche perchè manifesta ormai insofferenza a vivere ancora con sua madre come è normale che sia...secondo voi questi pensieri che sto facendo sono troppo malevoli?
dovrei vivere questo amore a pieno o stare in guardia' come mi suggeriscono i miei parenti?
grazie attendo ripsosta
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,

L'amore cieco lo si ha a 15 anni,

ma a 45 anche la razionalità ha una parte importante.

Sì, in amore non è necessario "avere tutto uguale",
ma nemmeno può aprire un conto unico in queste condizioni.
Lei sostituirebbe semplicemente la madre nel mantenerlo..
e non è un inizio entusiasmante.

Lui è iscritto all'Ufficio collocamento?
Cerca lavoro seriamente?
Quali progetti ha sulla propria vita?
Siete insieme da soli 7 mesi;
perchè non temporeggiare ancora per la convivenza,
in modo da capire un po' meglio quali siano i progetti *individuali* di lui
e comprendere meglio se - a parte la dolcezza - lui aspira ad un bancomat?
Oppure se si prefigura come casalingo, sgravando Lei di ogni incombenza domestica come da tempo fanno le casalinghe donne facilitando al marito una piena realizzazione sul lavoro?

Capisco che alla Sua età può sembrare che il tempo stringa;
ma perchè rischiare di mettersi in situazioni imprevedibili?
A meno che Lei non prenda seriamente la battuta sui figli,
in quel caso il tempo stringe moltissimo,
e ogni riflessione va alla malora.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2021
Ex utente
Grazie della risposta è stata molto chiara..lei mi chiede -: ' Lui è iscritto all'Ufficio collocamento?
Cerca lavoro seriamente?
Quali progetti ha sulla propria vita?'
Io le rispondo che lui è iscritto al collocamento e manda curriculum quasi tutti i giorni, però è difficile trovare lavoro a 50 anni non avendo un titolo specifico..lui dice che è disposto a fare qualsiasi lavoro e qualche amico ogni tanto gli procura impieghi saltuari..credo che non arriverà mai alla stabilità come me , ma a me basterebbe che lui avesse qualcosa in piu
Quali sono i progetti individuali? è difficile fare progetti senza un lavoro, lui ha parlato da subito di convivenza e figli, ma io non ho preso seriamente la battuta sui figli, sia per la situazione economica e anche perchè mi sento di non avere piu l'età e soprattutto in queste condizioni non farei questo passo
Io sto temporeggiando per la convivenza, anche perchè la penso come lei, l'amore è cieco solo a 15 anni, ma lui è al momento così perfetto..come posso capire se sta puntando al mio bancomat e alla comodità di una vita agiata o se mi ama davvero? E fino a che punto devo aspettare o lasciarmi andare..non rischio così di perdere la spontaneità di un amore?
Grazie dei consigli
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
"...ma lui è al momento così perfetto...", Lei ci dice.

Attendere significa anche accorgersi SE la perfezione continua ben oltre i 7 mesi...

Più di questo è impossibile dirLe,
Lei sa che in amore non esistono certezze, e dunque nemmeno previsionalità.

Si regoli come meglio sente,
non abbandonando la razionalità propria del Suo modo di essere
e tenendo conto che la eventuale convivenza non significa che diventiate automaticamente "una famiglia":
quella la si costruisce pian piano, quando la fiducia reciproca sarà motivata dall'esperienza comune e dalla consuetudine.
Eviti di prendere il posto della madre, economicamente parlando.
Sia disponibile a tornare sui suoi passi se si accorgesse di essersi sbagliata.

Se ritiene ci tenga al corrente.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti