Possibile ossessione ?

È possibile che la mia sia un ossessione?
Passo tutto il giorno a cercare sintomi della depressione, video di gente che ne ha sofferto e poi vado a controllare se sono ancora vivi e mi sento sollevata se trovo i loro profili e li vedo normali e felici.
Ne ho sempre avuto il terrore (come anche quello del suicidio) ma mi rendo conto che sta diventando anormale.
Mi continuo a chiedere "ho la depressione?
", " Questa sensazione è depressione?
", " Questo è un pensiero della depressione?
", " Ho voglia di fare le cose?
", Il fatto è che passo davvero tutto tutto il giorno al telefono a cercare cose nei forum o video ecc e così non faccio Quasi nient'altro a meno che non mi venga voglia di andare in un posto e allora dedico qualche ora a quell'intenzione ma poi torno a casa e cerco nuovamente.
TUTTO IL TEMPO.
Senza fare null'altro.
Ovviamente mi preoccupo di ogni sintomo, dalla mancanza di appetito, alla voglia di fare un sonnellino pomeridiano, al fatto che in alcuni momenti mi annoio ecc.
Questo continuo leggere cose mi ha creato in alcuni momenti dubbi esistenziali tipo " che senso ha la vita?
" Oppure voglia di piangere ed ho molto limitato le mie solite attività perché sono troppo concentrata sul fare queste ricerche.
Ho letto da qualche parte che il dubbio patologico e il doc si presentano cosi ma come faccio a sapere se sono o no depressa?
In fondo alcuni sintomi ci sono.
Non provo senso di colpa, non mi sento inferiore, non mi sento sola e spesso non mi sento triste ma in compenso manco di appetito, a volte di energia, in alcuni giorni mi chiedo il senso delle cose e non so se voglio fare o meno le cose perché non ne ho idea visto che la mia necessità principale sono diventate queste ricerche.
Ho persino scritto ad alcune persone che hanno superato la depressione per avere rassicurazioni.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

nel suo caso, i sintomi e comportamenti che ci riporta potrebbero far pensare, distintamente a due possibiità: il disturbo ossessivo compulsivo e il disturbo da ansia da malattia. Alcuni elementi sono comuni a entrambi, ma dovrebbero essere concettualizzati in modo più approfondito e in un contesto clinico. Parlo, per esempio, della richiesta di rassicurazioni, che potrebbe essere un esito comportamentale volto a diminuire l'ansia per la possibile malattia, oppure potrebbe essere una vera e propria compulsione. Si dovrebbe capire meglio quali sono gli elementi psicologici compromessi nel momento in cui parte la catena di pensieri che la porta a provare il disagio descritto.

"ma come faccio a sapere se sono o no depressa?"
Questo, così come tutto quanto scritto sopra, può farlo grazie alla diagnosi di uno psicologo.

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio della gentile risposta, purtroppo la mia psicoterapeuta che consulto ogni estate da tre anni non mi ha mai chiarito quale pensa sia la causa di questi pensieri. Da qualche giorno per esempio mi sono fissata sul conto delle ore, mi sembra che le giornate scorrano lentissime anche se faccio cose e guardo continuamente l'orario pensando a quanto scorre lento sentendomi agitata per questa cosa. Mi sembra che nessuna persona abbia questi pensieri e non so veramente come uscirne...l'estate per me da qualche anno è davvero diventata una pessima stagione . Può la sola psicoterapia funzionare in questi casi?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Ma che terapia sta facendo? Da tre anni, solo d'estate? Quale frequenza? Quali obiettivi? Quale diagnosi?
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dopo
Utente
Utente
Le spiego in breve , oramai quasi 4 anni fa ho subito una rottura di una relazione in estate ( una relazione sentimentale per me molto importante) con quella che da quanto mi ha detto la psicoterapeuta sembrerebbe una persona narcisista. Dall'anno dopo ogni estate sembro subire un crollo emotivo con ansia fortissima ( mai capito se le cose fossero correlate o meno) . Il primo anno si è presentato sotto forma di derealizzazione ( non disagnosticata ma talmente forte che davvero era impossibile scambiarla per altro in quanto le cose mi sembravano talmente strane che sembravo perdere anche il senso dell'orientamento) seguito poi nella stessa estate da ossessioni sul suicidio molto simili a quelle presentate da persone con doc e paura assurda di fare qualsiasi cosa da sola. L'anno dopo a giugno stesse paure senza derealizzazione e un po' più leggere e quest'anno questa cosa sembra essere tornata sempre a giugno elevata al massimo. Talmente tanto che ho i brividi , vampate di calore, nausea, mancanza di appetito , le ricerche sono diventate ossessive e io vivo delle giornate infernali non riuscendo a godermi niente da quanto sto male. La psicoterapeuta è sempre la stessa, ho sempre fatto meno sedute tranne adesso che sono arrivata a 5 iniziate a giugno, non mi è stato comunicato quale potrebbe essere il mio disturbo e solitamente se a settembre non chiedo di andare avanti con la terapia lei non mi "forza" se così possiamo dire. Mi trovo molto bene a parlare con lei ma non sono evidentemente riuscita a risolvere il modo se ogni estate devo cercare supporto e ogni estate sembra sempre peggio. Controllando sul suo sito è una psicoterapeuta a indirizzo breve /dinamico .
[#5]
dopo
Utente
Utente
Nessuno che voglia darmi qualche consiglio sul tipo di terapia scelto? O sulle modalità ?mi sarebbe molto di aiuto
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Quindi, se ho capito bene, lei fa psicoterapia "al bisogno". Pertanto, d'estate va dalla terapeuta e poi interrompe. Non so come lavora la collega, ma non mi sembra una strategia ideale. O si fa psicoterapia (seriamente) o si fa supporto al bisogno. Lei ha bisogno della prima, quindi di un percorso strutturato e duraturo, che vada oltre il "facciamo 5-6 sedute d'estate" .
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dopo
Utente
Utente
Sì esattamente , di solito vado solo al bisogno che si presenta nel periodo estivo per qualche motivo . Mi rendo conto che non è possibile perché questo rende i mesi estivi un inferno ma non so come potrei risolvere. Dovrei richiedere io di proseguire la terapia o dovrebbe propormelo lei? Nelle ultime sedute io ho espresso la volontà di proseguire durante l'anno per prevenire e capire le cause di questo profondo malessere estivo e lei mi ha detto che va bene ma è normale che abbia dovuto richiedere questa cosa? Magari lei non propone perché si occupa di terapia breve /dinamica?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Ripeto, non so come lavora la collega, non so il razionale del suo intervento e gli obiettivi che si è posta, insieme a lei. Un terapeuta dovrebbe aver chiaro il percorso da fare. È possibile che il paziente avanzi delle richieste, ma devono essere valutate in ottica di miglioramento del quadro clinico. Quindi, in altre parole, va bene chiedere di continuare, ma deve essere un bisogno avvertito dal terapeuta, in primis.
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Utente
Utente
Ok la ringrazio, proverò a chiarire con la mia terapeuta il tipo di terapia che stiamo effettuando per capire che tipo di percorso sto intraprendendo!grazie ancora per la disponibilità e la gentilezza del rispondere
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