Come risolvere questa situazione?

Buongiorno,
Scrivo qui perché non so più come fare per risolvere questa situazione con mio padre.

Ho diciannove anni, ad agosto venti, ed esco da una relazione di cinque anni con un ragazzo ossessivamente geloso che non mi permetteva di vivermi la vita liberamente.

Ho avuto il coraggio di lasciarlo dopo la quarantena, per colpa della sua gelosia non avevo più amiche per cui ho passato un altro mese e mezzo da sola, senza nessuno con cui uscire.

Fortunatamente, ho ripreso a frequentare alcune vecchie amicizie, ma mio padre è assurdo...
Mi da orari che è difficile rispettare, non vuole che esco tutti i giorni, non mi consente di andare a ballare e se me lo permette all’una devo rientrare... cosa impossibile visto che le serate iniziano a mezzanotte...
Ho persino l’orario per rientrare dal mare, mi da ancora le punizioni, e quando rientro più tardi, anche se lui mi ha dato il suo permesso, il giorno seguente mi tratta male, non mi parla come se avessi fatto qualcosa di sbagliato...
Pensa che io lo prenda continuamente in giro ma, non è assolutamente vero...
addirittura controlla le telecamere per capire se sono rientrata puntuale, visto che lui dorme a volte...
Io non ce la faccio più, ho quasi vent’anni, sono un’ottima studentessa all’università, non fumo, ho passato cinque anni della mia vita senza amiche, solo con lui, ed ora è giusto che io mi voglia divertire.
Mi chiedo, sono io che sbaglio?
Sono io quella sbagliata?
Mi sento continuamente in gabbia, non posso scegliere nulla di mia iniziativa, anche un semplice caffè con un’amica per me diventa motivo d’ansia perché mio padre dopo si arrabbia...
Come posso risolvere tutto questo?
È il caso che io mi ribelli?
Premetto che con lui il dialogo non esiste, dice che non gli importa nulla delle mie spiegazioni perché le sue regole devono essere rispettate.

Io sto scoppiando!! ! ! !
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.7k 180
Gentile utente,
avendo letto anche gli altri messaggi che ci ha mandato direi che è giunto il momento di farsi supportare da uno psicologo. In genere c'è un centro medico/psicologico all'università, ma anche alle ASL e al Consultorio Giovani può trovarne uno.
Solo così imparerà a gestire correttamente la sua vita sentimentale e familiare (ma vive da sola con suo padre?) e potrà evitare di ingaggiare una sterile lotta per ogni minima libertà.
Le faccio tanti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
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Buongiorno,
Vivo anche con mia madre e mio fratello.
La ringrazio per la risposta, cordiali saluti