Problematiche familiari

Buon giorno dottori,
vi avevo già scritto in passato ma lo faccio ancora cercando dei preziosi consigli riguardo ad un problema sulla mia famiglia di origine...
Io abito con mia moglie e i miei figli, sono realizzato nel lavoro e sto molto bene mentre i miei e mio fratello e famiglia abitano a più di 600 km.
Prima abitavano nella stessa casa (di proprietà dei miei genitori) e avevano un rapporto molto burrascoso e i miei venivano spesso a trovarci perchè non sopportavano la situazione volendo stare alla larga.


6 anni fa mentre ero con la mia famiglia in vacanza dai miei mio fratello ha fermato l'auto in corsa con il freno a mano mentre guidava mia madre per un diverbio con mio padre, è sceso ed è tornato a casa a piedi.

Di li a una settimana ha (inscenato?) un tentato suicidio ed è stato portato in ospedale con un TSO.

Gli hanno diagnosticato un disturbo borderline di personalità e da quella volta tiene sotto scacco soprattutto mia madre con continue scenate tra svenimenti e il volersi buttare dal terrazzo.

Non ha sempre voluto seguire la terapia psichiatrica anche auto sospendendosi gli psicofarmaci.

Ha sempre approfittato del carattere debole di mia madre con alle spalle una depressione fortissima quando eravamo piccoli entrambi che ha lasciato strascichi.

Due anni dopo c'è stata una violenta litigata con conseguente aggressione di mio fratello a mio padre sempre per un diverbio.

Allora mia madre ha preteso che se andassero via di casa, giurando di non averci più volere a che fare.

Io da quella volta non ho più il coraggio di tornare per paura di mio fratello.

Anche perchè ha dei precedenti con risse in locali e nei posti di lavoro.


Ma il cordone ombelicale non si è mai staccato... Purtroppo altre scenate hanno "tenuto in catene" i miei e da allora non vengono più a trovarmi come prima (1/2 volte l'anno) giustificandosi con il fatto che io non vado più giù e sono tornati a fargli da servi perchè hanno paura delle sue reazioni di gelosia.

Ai compleanni dei miei figli non sono mai stati mentre pur di essere presenti a quello di mia nipote hanno litigato con me sempre per paura di mio fratello.


Io e mia moglie siamo stufi del loro comportamento.
Lei non le parla più io mi limito a qualche telefonata fredda per rispetto.

Visto che ad agosto di solito vengono a trovare i nipoti non so come affrontare il discorso visto che non si parlano con mia moglie... anche perchè so che se dovessi dirgli le cose in faccia si andrebbe a litigare visto che loro hanno litigato con tutti, parenti e vicini.


Spero in un vostro prezioso consiglio!
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,

quando in famiglia c'è un componente psichiatrico
i "preziosi consigli" rappresentano una richiesta impossibile.

In genere infatti la patologia psichiatrica di uno dei membri mette in atto nella famiglia estesa tutta una serie di dinamiche disfunzionali a cui nessuno sfugge,
nemmeno Lei che abita lontano e che in ogni caso viene avviluppato nella ragnatela.

Il Suo errore - se mi permette -
è di valutare con categorie normali una situazione che sembra non avere nulla di normale, a quanto Lei racconta.

Questa riflessione giustifica tutto e tutti?
Niente affatto, no.
Ma Le permette(rebbe) di capire che anche i Suoi genitori sono ostaggio di una situazione stravolta e non se ne accorgono,
oppure non sono in grado di individuare altre e diverse strategie comportamentali.
Probabilmente è per questo motivo che, a fronte delle Sue rimostranze, loro s'arrabbiano di brutto: perchè non vedono via d'uscita.

Non so se sono riuscita a farmi capire.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima dottoressa Carla Maria Brunialti,

la ringrazio della sua risposta!

Si è fatta capire benissimo ed ha individuato il nocciolo della questione.

Sono consapevole che la situazione non è normale!

Queste dinamiche molto distorte mi hanno dato in dote un'ansia fortissima ed un disturbo ossessivo compulsivo.

Grazie a delle sedute con una specialista e soprattutto al sostegno di mia moglie sono riuscito a trovare un equilibrio e sono molto felice con lei ed i miei figli, anche se so che avrei ancora bisogno di molta strada da fare...

Il prezioso consiglio era riferito al fatto di essere in una situazione difficile. Di mio sono una persona che odia i litigi (avendo avuto un'infanzia piena di litigi familiari) e mi spaventano un pò.
Io affronterei anche l'argomento in maniera pacifica ma so che andrebbe a finire come al solito sul pesante...

E' come un prendere o lasciare

Per di più mio padre e mio fratello hanno la convinzione che psicologi e psichiatri non capiscono nulla e sono uno spreco di soldi... per cui rifiuterebbero qualsiasi cosa!
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
E dunque Lei si trova in un vicolo senza uscita.

Chieda aiuta alla Psicoterapeuta che già L’ha aiutata:
specificamente su questo problema, che è senza soluzione apparente.

Ritiene di poterlo fare?

Dott. Brunialti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

la mia psicoterapeuta sono un pò di anni che non la vedo e abita lontano...
Dovrei riaprire da capo un discorso nuovo e molto più profondo... cosa che magari farò più avanti!

Il problema sostanziale è affrontare il discorso con i miei genitori spiegandogli anche che mia moglie è ancora offesa e dispiaciuta per delle cose che le sono state dette e delle falsità che non merita perchè è una donna schietta e più che sincera!!! Invece dall'altra parte si vive di "teatrini" e falsi sorrisi...

Mi piacerebbe chiarire ma so che con loro è molto difficile!
Forse dire la verità con i dovuti modi è l'unica via d'uscita accettando le volontà altrui...

Grazie ancora di aver speso qualche minuto del suo tempo, la ringrazio di cuore!
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
.. teatrini e falsi sorrisi...

Quanto attribuire alla cattiveria e quanto alla patologia?
In ogni caso è da rispettare la sofferenza di chi riceve.

Cari auguri!
Dott. Brunialti

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