La verità a tutti i costi è giusta?

Salve, sono una ragazza di 25 anni e sto con il mio ragazzo da un anno e mezzo.
Noi ci siamo sempre detti che nel caso in cui avessimo sentito la necessità di incontrare nuove persone, avremmo fatto presente all'altro questa necessità.
Bene, è successo che ho iniziato a provare interesse per un mio amico che vive nel mio paese natale e con cui c'è stato sempre un rapporto particolare.
Lo dico al mio ragazzo, non a cuor leggero.
Gli dico che vorrei provare a capire cosa prova davvero per questo mio amico, visto che è sempre stata una situazione in sospeso.
Lui mi dice che mi comprende, che anche se è difficile, prova ad accettarlo e che non vuole limitarmi.
Il punto è che io e questo mio amico ci siamo baciati ed io ho capito che la mia è solo attrazione fisica e che lui non avrebbe mai voluto far parte di un rapporto a tre, quindi ho chiuso questo rapporto con il mio amico, non l'amicizia.
Ho detto al mio ragazzo com'era andata, ma non gli ho detto del bacio perché non ce l'ho fatta.
Ora mi sento in colpa, prevedibile.
Mi detesto tantissimo.
Penso di aver rovinato tutto e sono sicura che se glielo dicessi, ci starebbe male perché ci siamo sempre detti tutto.
Abbiamo sempre usato tante belle parole ed io ora lo ripago così.
Sento di non meritare l'amore, né il suo né quello di altre persone.
Se potessi, scomparirei.
Vorrei dirglielo, ma vorrei dirglielo di persona e lo vedrò a breve per le vancaze.
Non so se è il momento adatto per dirglielo, visto che poi saremo costretti a stare insieme.
Per lo meno, lui sarà costretto a stare con me e sicuramente vorrebbe del tempo da solo.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
non si capisce le frase "Vorrei dirglielo, ma vorrei dirglielo di persona e lo vedrò a breve per le vancaze". Vivete in città diverse?
Mi sembra che lei enfatizzi troppo quello che è successo, al punto che scrive: "Sento di non meritare l'amore, né il suo né quello di altre persone. Se potessi, scomparirei".
E che è successo, la fine del mondo? Non sembra di sentir parlare un'adulta, ma un'adolescente alla prima esperienza d'amore. A meno che...
A quanto ci scrive, lei sta con un ragazzo, forse in una relazione a distanza, da un anno e mezzo. Come può accadere quando si sta ancora valutando la profondità di una relazione, ha voluto verificare la natura del suo interesse per un altro, e ha avvertito il suo ragazzo.
Com'era prevedibile, ha baciato questo suo "amore in sospeso" (se non c'è stato altro che un bacio, come invece si può sospettare dalla sua angoscia).
Il bacio (o il rapporto sessuale) non l'ha riferito al suo ragazzo, e questo malgrado il fatto che vi foste promessi di dirvi tutto, proprio tutto.
A me, da lontano e senza conoscerla, tutta la vicenda suscita tre spunti di riflessione.
1) Perché drammatizzare tanto sul fatto che non ha parlato al suo ragazzo dei particolari del suo incontro con l'altro? Forse lo ha fatto per delicatezza, o perché, come scrive, preferiva dirglielo di persona. Questo, se non ha esplicitamente escluso che il bacio, o altro, ci fosse stato. Altro è il tacere, altro il mentire.
2) Perché avete fatto la scelta della verità fino in fondo, a tutti i costi, fino al rischio di ferirvi? I rapporti umani sono basati senza dubbio sulla lealtà, che rassicura l'altro, e sulla sincerità, che rassicura noi stessi perché indica che siamo integralmente accettati senza essere costretti a mentire. Ma questa "verità" non dev'essere uno strumento di tortura col quale diciamo all'altro che non ci piace tanto, che un amore del passato era migliore, che forse siamo più attratti da altre persone; a meno che...
3) ...a meno che non conosciamo noi stessi come persone sentimentalmente instabili, che hanno già mostrato difficoltà a mantenere le relazioni sentimentali senza deviare verso "un rapporto a tre", come lo definisce lei.
Se il suo caso è appunto questo, e lei ha creduto di poter contrastare questa sua tendenza con la promessa di una drastica sincerità, si spiega perché soffre tanto, essendo ancora una volta venuta meno a quanto aveva promesso al suo partner.
In pratica, è sé stessa che lei ha tradito, ed è preoccupata del ripetersi delle stesse circostanze.
Direi che è il caso di riflettere meglio sulla sua reale situazione, anche con l'aiuto di un/a psicologo/a esperto.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Gentile dottoressa, grazie per la risposta.
Io ed il mio ragazzo studiamo nella stessa città, ma durante i periodi estivi ognuno torna a casa propria. Tra me e l'altro ragazzo c'è stato un bacio, non un rapporto sessuale. In quel momento era quello che volevo, non ho riflettuto. Volevo sentire cosa provavo nel baciarlo.
Probabilmente sì, sento di aver tradito me stessa, ma non solo me stessa.
Ho parlato col mio ragazzo, gli ho detto ciò che è successo e prevedibilmente c'è rimasto male, avrebbe voluto saperlo prima, mi ha detto che non si capacita di come io possa aver finto e che se ho scelto di non rispettare quanto c'eravamo detti, evidentemente devo riflettere su ciò che provo per lui, perché forse non è così forte.
Personalmente, non condivido ciò che lui pensa. Comprendo il rimanerci male, delusi ed essere arrabbiati, ma il resto no.
Ovviamente, ora sto male perché non so come finirà questa cosa e il suo giudizio mi pesa molto e in più ogni cosa che dico o faccio sembra come se non avesse validità.