Relazione interrotta durante gravidanza

Buon giorno,
Sono un ragazzo di 35 anni, ad inizio lockdown io e la ragazza con cui stavo abbiamo scoperto di aspettare una bambina.
Lei ha 23 anni, e stavamo insieme solamente da un anno.
Il parto è previsto per metà novembre, ma a metà gravidanza lei ha deciso di interrompere la nostra relazione e proseguire la gravidanza a casa della madre.

Lei è un'insegnante all'asilo, è figlia di una coppia divorziata, stava finendo gli studi universitari.

Ho cercato di capire ogni aspetto della sua vita per cercare di comprendere questa drastica decisione.
Fino alla settimana scorsa sono riuscito a mantere aperte le comunicazioni, e lei alternava fasi in cui era molto distaccata a fasi in cui cercava di essere affettuosa.
Questo fino a martedì scorso quando ci siamo rivisti dopo un paio di settimane per fare delle spese per la bambina.
Sembrava imbarazzata ma sono state due ore tranquille.
Da quel momento la conversazione si è spenta.
l'ho chiamata sabato per sapere come stava.
E di nuovo si è spenta.

Ha palesemente scelto di rimanere la bambina della mamma, di circondarsi dei consigli di alcune amiche che non piacciono alla madre e al fratello, e ancora sui social nasconde la pancia e fa finta di niente.
Quindi che non sia pronta a questa gravidanza un po' inaspettata, è evidente.
Io però non so più come relazionarmi con lei in questo momento molto delicato.
E che rischia di compromettere anche il post parto.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

situazione difficile sia per la coppia sia per la ragazza ormai mamma,
che va ben oltre le possibilità di un consulto online.
Ecco dunque unicamente alcuni spunti di riflessione.

Quali siano le dinamiche interiori della giovane
non è possibile sapere. E neppure se si tratta di una fase transitoria o definitiva.
Chissà quali sentimenti si agitano dentro di lei,
a chi attibuisce il fallimento della contraccezione,
o altro. Cosa pensa del proprio futuro, del presente.

In ogni caso Lei rimarrà sempre il padre biologico della bambina;
e dunque è bene salvaguardare al massimo possibile il rapporto con la mamma, anche se la relazione di coppia dovesse interrompersi definitivamente,
come esprime il titolo.
Quindi non faccia mancare la Sua presenza (non ossessiva) attraverso SMS (meno invasivi della telefonata) anche quando non dovesse giungere risposta.

Lei faccia la Sua parte,
altri faranno la loro anche se in maniera non sempre comprensibile all'occhio esterno.

Se La situazione rimane questa, cioè complessa,
si faccia aiutare da una nostra Collega Psicologa Psicoterapeuta, di persona.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buon giorno,
La ringrazio per la risposta.
Da quando ho scritto ci siamo sentiti solamente ieri. Mi ha avvisato che al parto assisterà sua madre. E che io potrò entrare poco dopo, e fare eventualmente visita nei giorni successivi, come da regolamento per l'ospedale che ha scelto.

Ho cercato di farle capire che ci tenevo particolarmente ad essere presente al parto ma che capisco che si senta tranquilla con sua madre e quindi accettavo quella scelta. Dolorosamente, ma non avevo comunque alternativa. Mentre provavo a comunicare con lei ha provato ad interrompermi molte volte per arrivare in fretta alla conclusione che "io sarò il padre che ho sempre sognato se lo vorrò, lei proverà ad essere la madre perfetta per la bambina" e quindi che troveremo i compromessi e i modi per darle la felicità che merita. Quindi al momento direi che sembrerebbe una rottura un po' totale.

A me fa molto strano che abbia ricreato in fretta la situazione della sua famiglia, e appunto che non c'è stato un vero motivo apparente per tutto questo, non ai livelli che posso vedere o pensare ovviamente.

Chiaramente questo momento inizia ad incidere su di me, quindi appunto vorrei trovare una dimensione di dialogo che salvaguardi anche me che invece sono ancora ovviamente coinvolto, e che però sia comunque costruttivo se così si può dire per questo momento. Anche per non arrivare a novembre da sconosciuti che non mi sembra proprio il caso.

Grazie ancora
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Lei vorrebbe il dialogo
ma la ragazza sembra orientata a mantenerlo sul piano organizzativo.

Posso capire che il tutto cominci a incidere su di Lei.

Ripropongo dunque l’ipotesi di iniziare un percorso psicologico,
a cui in un secondo momento potrebbe forse partecipare la ragazza.
Ma noi ci occupiamo qui di Lei che ci scrive e che soffre.

Dott. Brunialti
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