Fecondazione eterologa. non voglio dirlo al bambino

Buongiorno,
Ho un bambino avuto naturalmente 7 anni fa.
Dopo svariati aborti e 5 anni di tentativi siamo giunti alla fec.
Eterologa.
Non abbiamo mai comunicato a nessuno di aver ricorso alla pma in quanto per noi è una cosa assolutamente personale e i nostri familiari, per cultura e formazione, non accetterebbero e non capirebbero la cosa e abbiamo il timore che potrebbero trattare in modo diverso anche il bambino che potrebbe ovviamente percepirlo soffrendone.
Non abbiamo mai pensato di dirlo al bambino.
Sia per non farlo sentire diverso dal fratello che invece ha il nostro dna, sia perché pensiamo che il contesto in cui viviamo non sia pronto ad accetterlo.
Inoltre io spesso dimentico che il bambino non ha il nostro dna.
É nostro figlio, esattamente come l'altro.
Ieri delle ragazze hanno fortemente attaccato per la mia scelta, dicendo che mentiro' al bambino, che vivremo nella menzogna e che sarà un rapporto basato sulle bugie.
Che gli psicologi dicono si debba dire il prima possibile.
Son rimasta sconvolta.
Non voglio certamente questo.
Il non dirlo non è finalizzato alla bugia, ma alla tutela e al fatto che lo amo profondamente e per me è mio figlio al 100%.
Non capisco neppire quale potrebbe essere il beneficio nel dirlo al bambino.
Non potrà mai conoscere i donatori, non potrà sapere nulla di loro... non sono i suoi genitori, sono donatori, che non vogliono essere contatti.
Possiamo avere solo alcune informazioni base su queste donatrici.
Temo che lo scontrarsi con questo potrebbe farlo stare ancora più male.
Ho sempre pensato che i genitori sono coloro che ci danno amore, giorno per giorno.
Coloro che sono presenti e che ci appoggiano e capiscono e crescono.
La mia paura è che se dovesse scoprirlo magari da adulto potrebbe reagire male.
Se arrivasse ad odiarci?
Se arrivasse ad odiare la donatrice?
Ho letto molte testimonianze di persone americane... Sono certa che dipenderà dal suo carattere e dal rapporto che si è creato con noi.
Sono anche certa che lo stesso potrebbe accadere dicendoglielo sin da bambino.
Ogni bambino e ogni famiglia è diversa.
Perché far sentire le coppie in obbligo nel doverlo dire al bambino?
Da piccoli potrebbero non capire e apparentemente accettare queste rivelazioni ma da adolescenti e adulti potrebbero comunque provare sentimenti di rabbia o tristezza.
Non so più cosa sia giusto... al mio primo figlio ho sempre detto che le famiglie possono essere diverse tra loro.
Un bambino può avere due mamme o due papà o vivere con i nonni o essere adottati o vivere con tanti bambini che non sono i loro fratelli... Ma sono sempre famiglie.
Perché la famiglia è Amore.
Questo dirò anche al piccolo... Sto sbagliando?
Cosa devo fare?
Voglio solo il suo bene.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Se Lei non vuole dirlo al bambino,
come mai lo dice a *delle ragazze*?
Se si desidera mantenere un segreto lo si tiene massimamente protetto, no?
Perché, altrimenti, dirlo ad altri e al bambino no?

Riguardo al dirlo o non dirlo,
non c’è una linea guida ufficiale degli Psicologi.
Io ritengo si possa fare come ci si sente e come si svilupperà la relazione da adulti.
Evitando però che altri lo sappiano ad esclusione del bambino. E poi che motivo ci sarebbe per dirlo ad altri? E del resto, che motivo NON ci sarebbe?

Cordiali saluti.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa, la ringrazio per avermi risposto.
Le ragazze a cui mi riferisco sono donne hanno compiuto il mio stesso percorso e che ho conosciuto durante questa esperienza. Ci siamo sostenute, aiutate e scambiate consigli in questi anni. Ieri ci siamo viste e ne è uscita questa discussione.
La ringrazio ancora la sua risposta mi è stata di aiuto.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Sono (state) compagne di strada,
ma per un tratto ben definito di percorso della vita
che appartiene ormai a una situazione e a del tempo fa.

Ora Lei ha ripreso il Suo percorso personale e di coppia
e con esso le Vostre scelte, il Vostro modo di pensare.

Saluti cari.
Dott. Brunialti
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dopo
Utente
Utente
Le sue parole mi sono di grande aiuto. La ringrazio davvero.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Prego.
La consideri una tematica complessa, sfidante, appassionante.
Non se ne lasci spaventare.

Buona vita.
Dott. Brunialti