Mi sento sotto un treno... come aumentare la sicurezza?

Buongiorno a tutti.
Sono una studentessa di biotecnologie, facoltà scelta solo e unicamente per prepararsi al test di medicina (in quanto studiando da autodidatta avrei sicuramente procrastinato).
Il primo anno ho fallito il test, come mi aspettavo, perché ho frequentato un ITIS dove le materie del test non sono state affatto trattate e ho studiato solo di estate.
Quest anno inizialmente mi sentivo più preparata, ma nonostante esami passati e conoscenze le simulazioni, i quiz, vanno ancora male, pensavo di essere migliorata dallo scorso anno ed ero felice, ma su una piattaforma i miei punteggi sono rimasti uguali o di poco superiori, e io mi sento sotto un treno perché tutti vanno molto meglio di me alle simulazioni. Nonostante abbia studiato come una forsennata e sono 2 anni che non vado in vacanza, vado malissimo. Mi impegno tantissimo senza vederne i risultati. Ultimamente sto addirittura peggiorando nelle simulazioni.
Ho il morale a terra e ho perso la sicurezza in me stessa, non so più come risollevarla.
So che se parto con questa visione fallirò il test sicuramente.
Cosa mi consigliate?
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Dr. Stefano Falcini Psicologo, Psicoterapeuta 14 1
Salve, non le dico quello che ha già detto lei, ovvero che con questo spirito finirà per fallire anche questa volta il test. Sappiamo infatti quant'é importante l'atteggiamento mentale con cui ci approcciamo alle cose. Mi sento però di dirle che, nel suo caso, varrebbe la pena ridefinire le motivazioni alla base di quello che sta facendo, ovvero sta studiando qualcosa che sembra non le piaccia per poter accedere ad un altro percorso di studi per il quale fallisce il test d'accesso. Così facendo rischia di far male tutte e due le cose. A volte è importante fare un pò di chiarezza e dirci cosa vogliamo veramente, per poi concentrare lí tutte le nostre energie, che altrimenti rischiamo di sprecare. Spero che queste poche righe la possano stimolare ad una riflessione che sia di qualche utilità. La saluto e le auguro il meglio

Dr. Stefano Falcini