Sindrome di rebecca?

Buongiorno dottori, premetto che sono una persona che in passato ha sofferto della sindrome di Rebecca con entrambe le mie ex e sono stato davvero male per questo e ho fatto star male le mie ex.
Per la prima volta non sono io a soffrirne ma la mia ragazza attuale.
Vi spiego brevemente le sensazioni da lei provate e vorrei davvero capire come fare per aiutarla.
Anche perché io ci sto male dato cheha cominciato a mettere in discussione tutto.
Per lei questa paura del mio passato, questo fastidio le è cresciuto nel tempo mano a mano che crescevano i suoi sentimenti.
Lei prova fastidio nel sapere che delle cose importanti che ho detto a lei io le abbia già dette alle mie ex e che io possa riproporre gli stessi comportamenti amorosi con lei.
Lei non ha mai avuto un ragazzo e sostiene che si sente così proprio perché io ho un passato sentimentale e lei no.
A volte mi chiede cose del mio passato che le fanno male, ha sentito cose tramite amici in comune che alimentano questa sua paura.
Adesso si è chiusa e ha messo in standby i suoi sentimenti verso di me.
Quando mi chiede cose sul mio passato si fa male.
Ha cominciato ad odiare alcuni posti della mia città perché sapeva in un modo o nell'altro che fossero "contaminati" da ex.
Lei sostiene che anche io avrei avuto la sua paura se lei avesse avuto un passato e che partiamo da una situazione non paritaria.
È anche convinta che se lei stessa avesse avuto un passato non avrebbe provato queste cose.
A volte si arrabbia perché dice che io non mi metto nei suoi panni e che lei ha scelto me per dirmi che mi ama, a differenza mia.
Le da fastidio se dico che a me del mio passato non importa nulla.
Lei stessa minimizza come si sente ma mi ha anche detto che a volte ha dei momenti di tristezza in cui pensa al mio passato e sta male.
Io so che si prova, ci sono passato e saperlo non mi aiuta.
Ma lei non vuole ammettere di essere gelosa del mio passato.
Mi fa strano perché lei è una persona molto sicura di sé, a differenza mia, ed è anche molto razionale.
So solo che lei si sta chiudendo e mette in discussione i miei sentimenti verso di lei.
Non so praticamente che pesci prendere...
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,

non sappiamo se si tratti di "Sindrome di Rebecca" o altro,
le diagnosi si fanno unicamente de visu, ma con la persona interessata.

Lei afferma che
"..lei è una persona molto sicura di sé, a differenza mia, ed è anche molto razionale",
ma forse è solo la Sua percezione.

In realtà quando il proprio mondo attuale è in grado di essere "contaminato" (per usare Sue parole) dal passato del/la partner,
frequentemente ciò nasce dal confronto tra l'idealizzazione dell'altra/o
e le proprie carenze rese enormi da una percezione di disvalore personale.
E dunque nè sicurezza di sè, nè razionalità;
bensì vissuti di ansia e rabbia.

Quanto sopra, naturalmente, è un ragionamento generale, dato che la Sua ragazza non la conosciamo,
se non dalle Sue parole peraltro soggettive (come sempre nel raccontare).

In molti dei casi a cui il consulto accenna
è necessario un lavoro clinico.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
La ringrazio intanto per la sua risposta.
La mia ragazza si mostra come sicura di sé e afferma lei stessa di essere molto razionale. Per quanto riguarda la parola "contaminazione": è quella che proprio la mia ragazza usa.
Aggiungo che mi ha rinfacciato il fatto che lei ha scelto me per dirmi "ti amo" e io in poche parole no perché lei non è la prima. Io non posso cancellare nulla di ciò che è stato. A me spaventa il fatto che per una sua paura lei si sia bloccata così tanto. E tutto quello che le dico o le dimostro è inutile.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
"... E tutto quello che le dico o le dimostro è inutile...", Lei ci dice.

E' proprio così, come in molti disturbi della psiche.
La cura è personale, come già detto in precedenza.
Lei può incidere ben poco nel superamento della problematica della Sua ragazza.

dott. Brunialti