Ansia e stress

Buonasera gentili dottori, sono una ragazza di 24 anni, ultimamente molto molto ansiosa.
Ho passato eventi particolari nella mia vita che mi hanno toccato molto.
Quando avevo solo 10 anni mio padre è stato arrestato ingiustamente (fortunatamente poi è stato assolto per non aver commesso il fatto), mio zio recentemente è morto di un brutto male, e mia nonna lo ha seguito.
Sono passati 8 anni e io soffro ancora, però faccio di tutto per non pensarci.
Faccio periodi in cui sto veramente bene e periodi in cui sto meno bene.
Quest' anno non mi sono sentita male una volta, ne ansia ne niente, ero veramente tranquilla e felice.
Però da poco mi è venuta una brutta influenza che mi ha fatto spaventare ma che ho curato bene.
Mi è passata (è rimasto solo del mal di gola da reflusso), ma l'ansia e lo stress purtroppo sono rimasti.
Mi sveglio quasi tutte le mattine (da 10 giorni a questa parte) con un malumore, stanchezza (che si sposta dagli arti superiori a quelli inferiori) con ansia, palpitazioni (sono molto altalenante talvolta sto bene altre peggio).
Durante il giorno si presentano brividi seguiti da diarrea e crisi di pianto.
Venerdi, sabato e domenica sono stata bene mentre oggi ecco qui: mi sveglio nuovamente con l'ansia e dopo pranzo subentrano i brividi e un aumento di temperatura corporea di 37.1. Ho preso una tachipirina dopo alcune ore (cosa che molto probabilmente non avrei dovuto fare ma avevo paura mi salisse la febbre alta).
Io ho una temperatura corporea di circa 35.9/36.1.
Volevo sapere: 1) se una febbre da stress sia effettivamente possibile e se avete sentito parlare di casi di febbricola da stress
2) come dovrei agire?

Prendo lexotan al bisogno... non ogni giorno, ma solo quando la situazione si fa pesante (tipo oggi).
ora sono qui, sul letto che scrivo un consulto a voi, ancora con il malumore e l'ansia.
cosa dovrei fare?
Spero vivamente che mi rispondiate il prima possibile.
Grazie in anticipo
[#1]
Dr.ssa Emanuela Robertelli Psicoterapeuta, Psicologo 2
Buon giorno, ansia e sintomi somatici sono spesso determinati da difficoltà a prendere contatto e rielaborare le proprie emozioni. Un percorso di psicoterapia può essere utile ad affrontare e superare il suo malessere.

Dr.ssa Emanuela Robertelli

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