Bravo psicologo a torino con che criteri sceglierlo?

Cerco un bravo psicologo a Torino per ansia e depressione.

Non so con quali criteri possa sceglierlo, non conosco nessuno e sinceramente non me la sento di interpellare amici mentre i miei parenti sono in un'altra città e in ogni caso non vorrei parlarne.

Sui siti fuoriescono tanti nominativi con tante specifiche di cui sinceramente non capisco niente, quali criteri posso utilizzare?

Chiedo a voi che siete del campo, ho pensato di non fare una visita da uno specialista per fargli questa domanda perché non sarebbe di parte, indico quindi che non sceglierò nemmeno qualcuno tra quelli che mi risponderanno
Grazie infinite per questo servizio
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
apprezzo la sua decisione di scegliere con criterio e soprattutto senza ascoltare pareri che il più delle volte testimoniano solo un'esperienza personale, non trasferibile ad altri. Apprezzo anche il fatto che non abbia scelto di ricorrere subito ai farmaci.
Allego due link di un'utile rassegna fatta dagli specialisti di Medicitalia dei vari orientamenti terapeutici.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html

Dopo aver letto i due articoli, se vuole chiarimenti ci scriva ancora, magari indirizzandosi ad uno specialista del ramo che la interessa.
Intanto potrebbe farsi prescrivere dal medico di famiglia dei colloqui con uno psicologo della ASL, o andare direttamente alle ASL, al Consultorio, al Centro di Salute Mentale. Oppure cercare gli specialisti dell'orientamento e della zona della sua città che preferisce; è possibile selezionarli, guardando sull'albo degli psicologi della sua regione. Molti fanno un primo colloquio gratuito, attualmente anche online.
Questo per rompere il ghiaccio senza spendere troppo.
Come vedrà, la scelta dello psicologo, che è l'incontro tra due esseri umani e come tale è legato a fattori soggettivi, può presentare aspetti ambivalenti: non tutti i professionisti hanno le stesse capacità o sono adatti a noi. Nello stesso tempo il rifiutarne uno, poi un altro, potrebbe essere un modo per sottrarsi alla terapia, della quale fa parte integrante anche il manifestare allo psicologo le proprie obiezioni e resistenze, per affrontarle insieme.
Le faccio tanti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Dr.ssa Azzurra Luccio Psicoterapeuta, Psicologo 11 12
Gentile Utente buongiorno,
capisco che possa sentirsi perso dovendo effettuare una scelta così importante.
È normale non avere voglia di chiedere ad altri anche se cercare uno Psicologo é del tutto normale.
Credo che oggi sia più difficile trovare qualcuno che non sia mai andato o lo vorrebbe fare ma non può, piuttosto che il contrario.
Personalmente credo che la prima questione importante sia tutelarsi dalle truffe verificando l'effettiva iscrizione all'Albo che ne determina l'effettiva avvenuta formazione
Lo può trovare a questo link:

https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi

Dal mio punto di vista per la sua problematica e la necessità di terapia é importante che il professionista che cerca abbia anche il titolo di Psicoterapeuta che si acquisisce con ulteriori 4 anni di pratica e studio successivi alla laurea in Psicologia.
Tali titoli prevedono che il terapeuta abbia un orientamento, cioè un punto di vista e una modalità di lavoro un po' diversa da altri.
Molti professionisti online descrivono il loro modo di lavorare.
Può cercare la definizione che si danno su Internet per farsi un'idea e successivamente chiedere al professionista.
Il mio orientamento ad esempio è analitico transazionale, ciò significa che mi occupo prima di tutto del problema che la persona sente come più doloroso e poi volendo c'è la possibilità anche di un'analisi più approfondita.
Io ho un ruolo attivo nel senso che parlo, rispondo e non c'è il lettino ma le poltroncine, non do compiti a casa come metodo specifico mentre alcune terapie lo fanno.
In questi casi solitamente la frequenza è minore rispetto a quella settimanale prevista dal mio orientamento.
Dalla mia esperienza posso dirle che solitamente l'ansia é una delle prime difficoltà su cui la terapia ha risultati.
Ovviamente ogni caso è unico, quindi bisognerebbe valutare la sua situazione per parlare di lei.
Con questi spunti di riflessione, iniziando a immaginare come potrebbe essere, magari le verranno altre domande o dubbi, se ha bisogno sono disponibile a risponderle.
Riguardo al prezzo a Torino, solitamente si va dai 60 agli 80 euro per un professionista normalmente avviato, poi ci sono varie eccezioni per i più vari motivi.
Vedrà che a seguito di una riflessione troverà la strada che fa per lei.
Saluti

Dr.ssa Azzurra Luccio
Psicologa Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR a Torino per Adulti, Adolescenti, Coppie
http://www.azzurraluccio.it/

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dopo
Utente
Utente
Dottoressa Potenza, la ringrazio per la celere risposta, il primo dei due link non funziona, in tutti i casi chiedo perdono ma a causa della mia ignoranza in materia anche dal secondo link non ho capito granché di cosa succede sostanzialmente in una terapia, mi sembra che dicano tutti la stessa cosa con termini e definizioni complicate (per me che sono ignorante ovviamente!!!)
Sicuramente mi impegnerò a rileggerlo.
All'ASL prevedevano solo 8 incontri con uno psicologo in formazione, mi hanno detto che nelle ASL c'è lo psichiatra, non ci sono terapeuti psicologi, il perché non me l'hanno detto, forse lo sapete voi, ma io non voglio prendere farmaci e neppure fare colloqui con qualcuno che sta imparando. Forse devo chiedere di poter essere spostato in un'altra ASL?
In tutti i casi terrò in conto il suo prezioso consiglio e se rifiuterò tutte le terapie mi accorgerò che sono io a voler resistere dal curarmi.
Dottoressa Luccio, la ringrazio per la spiegazione, avrei un'altra domanda sulla durata della terapia che fa lei, e cosa significa compiti a casa nelle terapie in cui si fanno meno visite?
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Dr.ssa Azzurra Luccio Psicoterapeuta, Psicologo 11 12
Buongiorno, ha fatto bene a chiedere,
per compiti a casa si può intendere l'accordo col terapeuta di impegnarsi in esperienze di auto osservazione ad esempio notare cosa si prova o si pensa in determinate situazioni, oppure le cause di un comportamento o ancora esercitarsi a metterne in pratica uno diverso dal solito. Nella seduta successiva si affronta quanto sperimentato.
Tenga conto che questi sono solo esempi, per maggiori approfondimenti e tipologie dovrebbe intervenire un collega di questi orientamenti.
Nel mio orientamento che invece è psicodinamico la durata della terapia non é definibile a priori e non è uguale per tutti.
Se vogliamo ragionare in termini statistici (tenendo conto che lei, come tanti altri, potrebbe essere fuori da questa media) le durate medie più probabili sono da 4-6 mesi a 1 anno-1 anno e mezzo, poi c'è anche chi beneficia di una consulenza breve e chi si ferma per stare ancora meglio.
Vorrei anche aggiungere che è vero quanto ha capito leggendo negli articoli: alla fine nonostante le differenze operative, ci sono fattori di guarigione comuni a tutti i tipi di terapie, tra cui anche quello che le diceva la collega e cioè come si trova in relazione al terapeuta e la fiducia che si instaura indipendentemente dall'orientamento.
Inoltre ci basiamo tutti su un terreno comune di conoscenze scientifiche quindi non troverà cose totalmente nuove da nessun terapeuta.
La cosa migliore è provare.
Il perché non ci sono oppure ci sono pochissimi Psicoterapeuti nelle ASL e strutture pubbliche andrebbe chiesto ai nostri governanti.
Ipotizzo sia una questione di scarsità di fondi a fronte di pochi interessi economici ed anche una questione culturale di poca comprensione dell'importanza della salute mentale, delle competenze dello Psicologo.
Anche nelle aziende e nelle scuole (nelle scuole sta migliorando) è considerato un optional che pochi prevedono, magari in forme di consulenza esterna. Si ignorano l'assoluta utilità e l'urgenza di salute mentale.
Però questo è il mio parere, saperlo richiederebbe un'analisi storica sociologica più approfondita più che il mio giudizio.
Saluti
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
le allego di nuovo il primo link, e intanto ci tengo a ringraziarla del suo riscontro: sapere che i pazienti non trovano per nulla facili i nostri messaggi, nemmeno quando cerchiamo di essere divulgativi, ci aiuta a migliorare il dialogo, per scritto e in presenza.
Ecco il link che era sbagliato:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
I "compiti a casa", di cui chiedeva notizie alla collega, fanno parte degli interventi cognitivo-comportamentali, sono vari, vengono concordati col paziente e adattati a lui. Inutile dettagliarli perché troppo numerosi. Non richiedono meno visite in studio, sempre una alla settimana, ma un tempo si associavano alle cosiddette "terapie brevi", tutte quelle che non prevedevano lunghi anni di cura. Oggi la legge (che vale anche per gli altri professionisti, avvocati etc.) e il nostro codice deontologico prescrivono che ogni psicologo, dopo un breve periodo di valutazione e una diagnosi provvisoria, indichi al paziente la presumibile durata della terapia e la relativa spesa.
Alcune terapie prevedono la valutazione periodica delle condizioni del paziente, e in caso di difficoltà nel processo di guarigione, suggeriscono di inviarlo ad un altro professionista.
In ogni caso, tutte le terapie prendono in carico il paziente al fine di modificare le sue dinamiche psichiche e con ciò ricondurlo alla salute.
Due osservazioni sulle ASL (ma perché non ha provato anche il Consultorio e il Centro di Salute Mentale?).
Prima osservazione: non so chi l'abbia informata che avrebbe trovato uno "psicologo in formazione", ma è più probabile che intendessero "uno psicoterapeuta in formazione", ossia uno psicologo che si sta ulteriormente specializzando, ma è già un professionista iscritto all'albo.
Seconda osservazione: lo psichiatra non è sempre e solo "quello che dà i farmaci", e nemmeno dobbiamo pensare che i farmaci siano una specie di calamità, uno stigma da cui non si esce mai più.
Le dicevo di cominciare a prendere contatto gratuitamente proprio per farsi spiegare alcune cose che da profano per ora sono indecifrabili, ma certamente c'è anche il rischio di venire confusi.
Le faccio tanti auguri.
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dopo
Utente
Utente
Dottoressa Potenza, la ringrazio avrò capito male la persona della ASL, in tutti i casi preferirei che si trattasse di un qualcuno già con tutti i titoli, non che si sta formando per alcunché. Sinceramente non mi fido.
Secondo lei posso chiedere di nuovo se hanno un qualcuno che ha completato tutti gli studi?
Oppure conosce qualche posto a Torino dove hanno sconti per terapie spicologiche?
Grazie ancora per la sua disponibilità!
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
le ripeto che nei Centri di Salute Mentale e nei Consultori, oltre che alle ASL, può trovare dei bravi professionisti, che in base all'età possono avere anche una buona esperienza.
Del resto noi psicologi continuiamo a studiare e ad aggiornarci per tutta la vita, perché la scienza va avanti e anche perché la legge lo prevede.
D'altro canto lei accetterebbe anche dei privati, purché però facciano sconti.
Sicuramente ci sono delle cooperative di Psicologia Sostenibile (cerchi in rete) o delle Scuole di Specializzazione dove i prezzi sono contenuti.
Un privato che sia affermato, nello stesso tempo esperto, e chieda cifre basse, mi sembra quasi una contraddizione.
Può tuttavia guardare sull'albo degli psicologi della regione Piemonte e selezionare in base alla zona di suo interesse quattro o cinque professionisti da contattare per telefono. Alcuni indicano il prezzo delle sedute individuali sull'albo o sul loro blog privato. Alcuni fanno una prima seduta gratis.
L'importante, a questo punto, è rompere il ghiaccio, e lei ha già fatto un passo importante decidendo di farsi curare.
Coraggio! Le sono vicina.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa Potenza, per l'ASL e il consultorio a me han detto testuali parole e non posso andare io nel consultorio che mi pare, così mi han detto, non posso dirgli non è vero.
Per le cooperative con sconti che ha citato ho chiamato e ho chiesto espressamente: anche lì ci stanno i volontari e non sono psicoterapeuti, c'è qualcuno ma non si può scegliere di parlare con lui, è una casualità.
Il numero dei colloqui è a tempo e se non ti piace tanti saluti!!!!!!! (detto tra le righe ovviamente)
Anche le scuole che ho trovato in Internet Explorer hanno "psicoteraputi in formazione" così mi hanno detto con prezzi anche alti
Se voglio un professionista finito devo cercarlo nel privato e pagare, certo è giusto, ho visto delle guide di psicologi cercherò lì
Grazie infinite !!!!!!!!!