Paura di stare in macchina dopo un incidente e avversione per la mia città

Buongiorno,
Vi scrivo perché ho veramente il cuore che pesa.
Ho la patente ad 5 anni, ma non ho mai amato guidare, soprattutto perché vivo in una città in cui il 90% dei guidatori non rispetta alcuna regola ed è sempre pronta ad essere violenta verbalmente e fisicamente.
Tuttavia, pur con un certo livello di angoscia, ho sempre guidato.
Purtroppo qualche mese fa quello che più temevo è accaduto: abbiamo subito un incidente.
O meglio, io non ero presente nell'abitacolo, guidava solo mia madre ed io ho saputo solo ore dopo al mio risveglio.
Il problema non è stato tanto il tamponamento in sé, ma il fatto che purtroppo le è capitato davanti un esemplare di cavernicolo in piena regola, che pur essendo nel torto marcio e vedendo mia madre in stato di shock, non ha fatto che aggredirla verbalmente e minacciarla, per cui anche lei è rimasta molto scossa dall'episodio.
A me questa cosa ha suscitato un fortissimo senso di rabbia, impotenza e ingiustizia, e tuttora abbiamo problemi perché il tipo nega il sinistro, e temiamo che possa inventarsi di peggio.
Siamo una famiglia dalle poche disponibilità economiche, e temiamo che lui possa addossarci una colpa che non abbiamo, o cose del genere.
Insomma, un incidente non è mai vissuto bene a casa mia.

Comunque da quando è successo quando salgo in macchina ho il cuore in gola e al tempo stesso sono molto aggressiva nel tentativo di prevenirmi da eventuali minacce, non sono più io.
Ho un livello di allerta altissima che causa problemi agli altri, e infatti da qualche tempo evito di uscire di casa proprio perché so che la mia presenza in auto causerebbe problemi a me e agli altri.


Questa situazione si innesta su un già pessimo rapporto con la mia città.
Nell'ultimo anno ho subito alcuni atti vandalici all'auto per via (presumo) di alcune antipatie dei condomini nei confronti di mio padre (che è separato e non abita più con noi), per cui diffido anche degli inquilini.
Ora ogni sopruso mi pesa come un macigno e desidero con tutte le mie forze scappare via da qui, luogo a cui attribuisco tutti i miei problemi.
Purtroppo studiando all'università un trasferimento mi causerebbe problemi alla carriera, e comunque avremmo difficoltà a trovare casa nella nuova città appunto per le nostre difficoltà economiche.
Mi sento inchiodata qui senza via d'uscita, e mi sento vittima, anche se so che è sbagliato e non fa bene a me.
Vorrei solo vivere in un posto più giusto e in maniera più umana e senza dover avere paura di tutto.

Consigli?
[#1]
Dr. Cristina Finocchiaro Psicologo, Psicoterapeuta 61 7
Gentile Sig.ra, qualsiasi "consiglio" risulterebbe poco professionale e fare diagnosi in questo contesto non è possibile. Osservo però il suo "incastro": da una parte vorrebbe fuggire, andare via dalla città che la ospita, dall'altra è bloccata da numerose paure. Sicuramente fare una riflessione più allargata con un professionista la potrebbe aiutare, le cose viste da più punti di vista diventano anche diverse, e possibili, a volte.
E' una questione di fiducia..
Cordiali saluti

Dr. Cristina Finocchiaro
Dottore in Psicologia Clinica, Specializzata in Psicoterapia sistemica e relazionale e psicodiagnostica - Roma

Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

Leggi tutto