Ho il covid ed ho dei problemi particolari che credo siano dovuti all’ansia, ma sono troppo forti

Durante la prima quarantena ho avuto dei forti problemi fisici che ritengo siano dovuti all’ansia: ho avvertito dei dolori lancinanti sulla zona del petto, mi sentivo il torace schiacciato, respiravo bene ma ad ogni minima preoccupazione questo dolore ritornava e non riuscivo a dormire bene perché ero terrorizzata.
Era diventato un circolo vizioso, quelle poche volte in cui riuscivo a dormire mi svegliavo, stavo bene e ad ogni singolo pensiero sul dolore mi ritornava e non riuscivo a placarlo se non dopo ore passate a fare meditazione in cui cercavo di rassicurarmi.
Ho sconfitto il dolore giocando ad un video game che mi ha portata letteralmente fuori dalla realtà, mi sono isolata totalmente ed essendo quasi assente dalla realtà il dolore mi era sparito.

Seconda quarantena, ma questa volta solo per me.

Io e la mia famiglia siamo positivi al COVID.
Dopo due settimane di attesa, al secondo tampone siamo risultati nuovamente positivi.
Ho avuto un forte attacco di panico ed ho pianto, non voglio entrare troppo nel dettagli ma questo è stato un anno terribile per me sotto ogni punto di vista.
Premetto che fino ad ora sono stata asintomatica.
Ma dopo quell’attacco le cose sono cambiate.
Sento tutta la zona sinistra dalle spalle fin sotto al seno bruciare, all’esterno non ci sono gonfiori o arrossamenti, ma se ad esempio tocco il petto inizia a bruciarmi anche quello.
È difficile da spiegare, ma succede anche con le braccia.
A differenza dei primi sintomi che ho avuto durante la quarantena, questo è un bruciore e si allevia ma non passa totalmente.
Non riesco a capire se questo sia quindi una risposta del mio corpo alla mia ansia oppure un sintomo del covid... Ho la febbre a 37 tutto il giorno.
Non aumenta.
Riesco a respirare senza problemi.
Ma non vorrei allarmare i miei genitori nel caso questo sia solo dovuto ad una reazione del mio corpo e allo stesso tempo vorrei controllare questo mio problema perché a volte peggiora e sento come se ci fossero delle spine.
La camomilla non aiuta.
La mia dottoressa non risponde.
Vi ringrazio per l’attenzione ed eventuali risposte.
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Buongiorno,
mi dispiace per la risposta poco tempestiva. Spero che nel frattempo sia riuscita a contattare il suo medico per sottoporgli la questione dei sintomi.
Da come descrive la sua reazione alla "prima" quarantena sembrerebbe che la componente ansiosa giochi un grosso ruolo. E' normale, vista la situazione stressogena in cui siamo immersi, ma visto che si unisce anche ad un suo momento di vita molto difficile forse vale la pena che si faccia aiutare da un/una psicoterapeuta ad affrontare il tutto. Siccome si trova in quarantena, può iniziare il percorso terapeutico in remoto. Se ha bisogno di aiuto economico da parte dei suoi genitori può dire loro semplicemente che siccome è un momento difficile sente di avere bisogno di parlarne con uno specialista.

Un saluto

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

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