Estrema difficoltà nel prendere sonno

Sono una ragazza di 21 anni e negli utlimi tempi sto avendo molta difficoltà ad addormentarmi, mi giro e mi rigiro nel letto senza prendere sonno, nonostante cerchi di posare presto il telefono, di limitare il consumo di caffeina, e prendo anche la melatonina per regolarizzare il sonno ma non funziona.

è da sempre che ho qualche difficoltà ad addormentarmi ma con l'avanzare degli anni diventa sempre più difficile, mi capita di non riuscire a chiudere occhio fino alle 10 del mattino del giorno seguente, e riesco a godermi qualche ora di sonno solo quando sono estremamente esausta.

altre volte mi capita di addormentarmi ma di svegliarmi varie volte durante la notte, ho sempre creduto fosse un fattore di ansia (a proposito, spesso mi capita di sentirmi tesa, le mani mi tremano molto ma senza una ragione precisa)
Inoltre mi capita anche di avete delle orribili paralisi nel sonno (ma fortunatamente sono sporadiche)
È molto frustrante per me non riuscire a dormire regolarmente, mi capita di dormire al massimo 3 o addirittura 2 ore a notte e non ne posso più.
Perfavore datemi un aiuto,
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.7k 180
Gentile utente,
i problemi del sonno richiedono in genere una consulenza di persona, e alla sua età, oltre al medico di famiglia, ci sono gli psicologi delle ASL e del Consultorio Giovani, gratuiti.
Per ogni persona è bene individuare le ragioni del disturbo, prima di procedere a suggerire delle tecniche.
Provo tuttavia a darle le indicazioni di massima. Mettendole in pratica, potrà recarsi al consulto degli specialisti con qualche dato in più.
Anzitutto è bene non prendere sostanze eccitanti (caffè, tè, cioccolata, alcolici), e nemmeno cibi pesanti e in eccesso, nelle due ore prima di mettersi a letto. Alcuni sconsigliano perfino l'acqua, perché non si venga svegliati dal bisogno di orinare.
Poi la stanza dove si dorme dev'essere silenziosa, di temperatura fresca, ben areata, e il letto deve avere rete (o altro supporto), cuscino e materasso di giusta consistenza ed elasticità.
Diciamo che guardando il suo letto (coperte, lenzuola, parete) lei dovrebbe sentirlo accogliente, non ostile come un campo di battaglia.
Va da sé che durante il giorno deve essersi impegnata fisicamente e mentalmente in una serie di attività. Chi non conclude nulla, accumula frustrazione e tensioni; ma anche chi si stanca troppo non può riposare bene, e si mette a letto con l'impressione tormentosa che non potrà recuperare tutte le energie. Non parliamo di chi ha mangiato troppo o troppo poco, di chi ha pensieri ricorrenti o preoccupazioni.
Le cose che sto scrivendo dovrebbero farle capire perché non basta questo o quel farmaco, questa o quella tecnica, per risolvere i problemi del sonno: ogni caso va studiato a sé.
Vengo comunque a due indicazioni finali.
Si dice che un buon metodo per combattere l'insonnia sia... prenderla in contropiede.
In altre parole, se si sveglia la notte e si accorge che non riesce più a dormire, si alzi e si dedichi con decisione ad un'attività tipica del giorno. Se è una studentessa, può studiare un capitolo del suo libro; altrimenti fare qualche pulizia di casa, stirare, rammendare, ordinare dei cassetti.
Si dice scherzosamente che in questo caso l'insonnia si sente presa in giro, giocata al suo stesso gioco, e torna presto il sonno.
Un metodo più semplice è comprarsi un walkman o usare il cellulare, registrarci sopra romanzi (ne trova in rete di gratuiti, bellissimi) e quando non riesce ad addormentarsi, o quando si sveglia, ascoltarli con gli auricolari, avendo cura di programmare l'apparecchietto perché si spenga dopo mezz'ora. Praticamente, è il vecchio metodo delle fiabe lette dai genitori accanto al lettino.
Auguri, e ci faccia sapere.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com