Voglia di vivere passata

Ciao dottori e grazie per il servizio offerto.
Vorrei tanto poter porre un mio problema.

Sono un ragazzo di 31 e ho già 3 bimbe.
Mia moglie sta cercando di uscire da un brutto periodo di stress e ansia e cel ha quasi fatta.

Io mi ritrovo molto demotivato ingrassato di qualche kiletto non ho più tanta voglia di andare a lavoro, non ho tanta voglia di svegliarmi la mattina e soprattutto non ho mai nulla da fare in casa.
Oltre a badare alla bimbe e andare a lavoro non faccio nient altro e sto avendo dei fortissimi stati d animo di tristezza.
Mi chiudo in me e non sto mai bene.
Come posso risolvere questo problema.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 285 13
Gentile Utente,
ci racconta molto poco perché in questo spazio si riesca a indirizzarla verso una possibile risoluzione del suo problema. Provo a farle qualche domanda per darle modo di raccontarsi e avere un quadro più ampio della situazione.
Pensa che il momento di stress e di ansia di sua moglie possa in qualche modo essere connesso con il modo in cui si sente Lei adesso? Sua moglie sa che Lei sta passando un periodo di chiusura in sé stesso e di tristezza? Se sì, cosa ne pensa?
Badare a tre bambine, immagino piccole, e lavorare non è cosa da poco, come mai dice che non ha nulla da fare a casa? Le pesa avere del tempo libero perché non sa come impiegarlo? Lei gioca con le sue bambine, le riesce naturale e le piace farlo?
Inoltre, il suo lavoro le piace? Adesso è cambiato qualcosa rispetto a prima?

Provi a rispondere, spero di averle dato qualche spunto di riflessione in più.
Resto a disposizione

Cordialmente

Dr.ssa Valeria Mazzilli
Psicologa Clinica
Via San Giacomo, 15 Napoli
cel. 3895404108

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima dottoressa grazie che mi ha posto delle domande mi ha dimostrato interesse al mio problema. Le rispondo : il periodo che ha avuto mia moglie mi ha fatto totalmente cambiare modo di vedere la vita. Nn vado più a lavorare con voglia perché lei dice che il mio lavoro è un hobby uno svago. Però il mio lavoro è bruttissimo e non mi piace perché sono un infermiere in un reparto di pazienti terminali e non ho molte soddisfazioni a lavoro. Nn ci vado con voglia e non ci vado più con spensieratezza. Anzi quasi mi sento in colpa lasciare mia moglie a casa da sola a badare alle bimbe e quindi faccio 15km in più per accompagnarla da sua madre. Con le bimbe non ci gioco molto ma usciamo molto, davvero spesso. Passeggiate o parchi. Non ho amici e non ho un buon rapporto con la mia famiglia di origine. Quando ho tempo libero sono seduto sul divano e a volte gioco con il gioco del calcio ai videogame (anche se ho 30 anni però mi piace farlo, un po’ mi vergogno però). La mia storia anche da piccolo è tanto lunga. Talmente tanto che credo che nessuno potrà mai aiutarmi. Sono tanto nervoso, tanto triste. Vorrei solo una macchina del tempo per poter rimediare agli errori commessi. Tipo la terza gravidanza di mia moglie che tanto L ho accusata e nel hanno fatta pesare tutti , tipo aver lasciato i mie hobby è le mie amicizie. Tipo essermi trascurato ed avere ora tanti problemi con 15 kg in più e forti dolori alla schiena. Non mi va più nemmeno una maglia o un pantalone e indosso sempre le stesse cose. Il tempo di lavarle e subito le rimetto. Vorrei tanto essere felice e la cosa più brutta che lavorando in questo settore ogni mia tristezza la metto sempre nella parte più profonda del mio cuore perché mi ripeto sempre la stessa frase : almeno non sto morendo come queste povere persone quindi più grave di quello non c è nulla. Questa frase mi fa sempre male perché non mi fa dare importanza alle mie tristezze.
Dottoressa grazie per aver risposto al mio messaggio. Grazie mille.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 285 13
Gentile Utente,
mi verrebbe da dirle di fermarsi un attimo e fare dei profondi respiri. La sento come se stesse alternando momenti di apnea, boccheggiando tra difficoltà coniugali, genitoriali, senso di colpa, profonda tristezza, ricordi e constatazioni dolorose.

Ho letto i suoi consulti precedenti risalenti al mese di Luglio, dove tra le altre cose in uno dei suoi commenti esprimeva il bisogno di un "supporto psicoterapeutico", come ci ha scritto il 26.07. Si è mosso in tale direzione? Ha un grande bisogno di raccontare e farsi ascoltare. Credo che poter contare sull'aiuto di uno psicologo, ancor meglio se anche psicoterapeuta, potrebbe essere una valida strada da percorrere, cerchi di concedersi lo spazio e il tempo adeguato per questo.

La sua storia mi sembra molto complessa e non mi sembra opportuno né tanto meno utile per Lei risponderle punto per punto. Una cosa mi sento di dirgliela: come mai pensa di non poter occuparsi della sua felicità solo perché c'è chi soffre più di Lei? Così sta svalutando ciò che sente. Certe volte sottovalutiamo i danni che la sofferenza psichica provoca, soffermandoci solo sulle conseguenze fisiche di una malattia. Ci sono malattie più sottili e meno evidenti agli occhi nostri e degli altri, come la depressione. Dia importanza alle sue emozioni e non sottovaluti la sua tristezza. Ancora una volta la invito a consultare chi può realmente aiutarla a star bene.

Si prenda cura di sé
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa. Spero che troverò il coraggio di devi armi un po’ di tempo e di pensarmi un po’ in più e magari solo questo mi permetterà di parlare con qualcuno. Perché non volendomi bene mi sto trascurando tantissimo. Spero nn finisca male questa situazione. Un forte abbraccio