Doc, depressione, ansia sociale e disturbo borderline di personalità

Buongiorno.
Fin da bambino soffro di disturbo ossessivo compulsivo molto grave e destabilizzante... a quell età non avendo molti pensieri per la testa a parte le mie ossessioni erano sopportabili, ma crescendo divenne un inferno.
Le mie ossessioni cambiavano ma non sono mai stato senza un pensiero che mi tormentava... Non sono mai riuscito ad avere la mente libera da anni ormai mi sono rivolto ad una marea di psicologi e psichiatri e provato tantissime medicine senza miglioramenti, anche i migliori dottori della mia zona non sono mai riusciti a comprendermi e ad aiutarmi... oltre al disturbo ossessivo compulsivo mi hanno diagnosticato il disturbo borderline di personalità, depressione e ansia sociale... Detto questo posso iniziare a raccontare il problema cercando di essere il più chiaro possibile... il primo e l ultimo pensiero da quando mi alzo è una ricerca di contatto con la realtà... i pensieri ossessivi infatti mi fanno vivere in una specie di mondo interiore... Io per esperienza posso dire che conosco il mio disturbo e so che per eliminare le ossessioni devo resistere alle compulsioni... il problema è che le mie compulsioni sono perlopiù mentali e quindi è una continua guerra di pensieri per cercare di affrontare il problema, provo anche a non pensare a niente o cercare di concentrarmi sul qui ed ora ma anche questa è una compulsione... insomma qualsiasi cosa faccio, anche provare a non fare niente è una compulsione, un tentativo di liberarmi di questi pensieri per riuscire a concentrarmi ed essere presente... mi viene molto difficile concentrarmi... E per questo attualmente ho 19 anni e ho perso tutti i miei amici da ormai tanto tempo, abbandonato il liceo e le mie giornate sono un inferno, una lotta contro me stesso molto spesso affogo nella disperazione più totale per le mie condizioni mentali, in meno di un anno ho messo e poi dimagrito circa 30 kg per 6 volte passando dalla bulimia all anoressia.
Io so benissimo che la mia paura è di rimanere intrappolato nel mio problema ma qualsiasi cosa faccio o non faccio mi incastro sempre di più... I miei genitori ormai si sono rassegnati con la psicoterapia e attualmente il mio psichiatra è anche molto duro e non mi ha aiutato affatto... i suoi discorsi sono inutili e le medicine non fanno alcun effetto... ho preso così tanti ansiolitici e per così tanto tempo che ormai non fanno più effetto su di me... gli antipsicotici e stabilizzanti nemmeno... l unico piccolissimo miglioramento è stato quando ho preso la paroxetina e altri SSRI simili... ma pur assumendo la dose massima giornaliera il miglioramento è quasi nullo.
Nessuno potrebbe mai immaginare tutti i processi mentali che mi faccio per cercare di eliminare gli stessi e ne la sofferenza di non poter vivere come gli altri e la cosa peggiore è che tutto ciò è cronico, non ho pace nemmeno per 5 minuti in un giorno intero... un briciolo di speranza ce l ho ancora ma preferirei non avere paura della morte così da finirla
[#1]
Dr. Simone Sottocorno Psicologo, Psicoterapeuta 10
Buongiorno,
il quadro clinico che descrive è complesso e, come ha correttamente definito, cronico. Questo non significa, a mio avviso, che debba rinunciare a cercare il miglior trattamento per lei, magari non risolutivo al 100% ma che sicuramente possa ridurre l'intensità dei suoi sintomi.
Intendo qualcosa che agisca sulla derealizzazione https://www.medicitalia.it/dizionario-medico/derealizzazione/ che tra le sue righe mi sembra di cogliere come aspetto sintomatologico non pienamente riconosciuto, sulle parti di sé dissociate, e che vada alla radice del problema senza troppi giri di parole.
In definitiva, credo che provare con una terapia EMDR (di seguito il link ad un articolo che la racconta: https://www.medicitalia.it/dizionario-medico/emdr/ ) presso un terapeuta EMDR di significativa esperienza possa essere un tentativo opportuno ed utile.
Le faccio i miei migliori auguri di una pronta guarigione!
Un caro saluto,

Dr. Simone Sottocorno

[#2]
dopo
Utente
Utente
Molto gentile Dottore grazie per la risposta ma i miei genitori non vogliono più affidarmi a terapeuti a causa di rapporti "problematici" con quelli in passato ... come ho scritto sono soltanto sotto cura farmacologica.. proprio ieri in visita lo psichiatra ha cambiato l'antipsicotico e mi ha segnato il seroquel .. Non mi resta che aspettare i 15 giorni per vedere gli effetti anche se non mi aspetto miglioramenti ormai .. comunque dottore per quanto riguarda derealizzazione e depersonalizzazione ne ho sofferto in passato e ne sono uscita ma quel caso era diverso perché mi sentivo estraneo alla realtà è alla mia persona con teorie anche un po fantascientifiche sull esistenza ma senza un motivo apparente ... Io conosco la realtà il problema è che non riesco a connettermi ... il dottore e i miei genitori non me l hanno detto perché forse non vogliono spaventarmi... Ma secondo lei soffro di qualche psicosi?
[#3]
Dr. Simone Sottocorno Psicologo, Psicoterapeuta 10
Buongiorno,
credo che lei abbia diritto ad un chiarimento sui suoi dubbi in merito alla diagnosi: la persona più indicata a parlare di questo è proprio il suo psichiatra, che certamente la conosce bene e sta già cercando di aiutarla.
Penso sia un'ottima idea chiedergli direttamente se lei soffre di un disturbo psicotico e credo anche che il dottore non le mentirebbe a riguardo solo per rassicurarla: la realtà va affrontata e non nascosta, altrimenti come facciamo a connetterci ad essa?! ;)
Un caro saluto,
Disturbi di personalità

I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.

Leggi tutto