Ansia e paranoie in amore

buongiorno, sono una ragazza che in questi giorni sta riscontrando problemi nello gestire l’ansia e pensieri da me reputati paranoici.

sto con il mio ragazzo da due anni, considero la nostra relazione bellissima, non abbiamo mai avuto problemi seri.
tuttavia la settimana scorsa ho cominciato a chiedermi se io fossi ancora innamorata di lui, sentendo quindi tantissima ansia e senso di colpa.
ho capito di amarlo ancora, di voler stare con lui ma la mia testa mi fa fare pensieri ossessivi, giornalmente continuo a domandarmi cose brutte, catastrofiche, ma in cuor mio so che la risposta è che io voglio stare insieme a lui.
abbiamo affrontato il discorso, lui è stato comprensivo e mi sta dando tantissimo sostegno.
ogni giorno cerco di gestire la mia ansia, mi ripeto che domani andrà meglio, ma dopo tornano i pensieri: lo sto facendo soffrire?
sto rovinando la nostra relazione?
domani tornerò ad avere ansia e a tormentarmi?.
noi parliamo spesso di questo e so di non starlo facendo soffrire, di non star rovinando niente... ma questi pensieri tornano sempre, e io non voglio vivere la mia vita e la mia relazione così, combattendo contro la mia testa.
chiedo un parare medico, se soprattutto è il caso di contattare uno psicologo per risolvere tutta questa situazione, se è qualcosa che si può risolvere soprattutto... grazie mille.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Gentile Utente,
sono passati circa dieci giorni da quando ci ha scritto, è cambiato qualcosa in questo breve lasso di tempo?
Provo a farle una domanda: l'ansia, i pensieri ossessivi e il tormento di cui ci parla restano circoscritti solo nella sua relazione sentimentale oppure si manifestano anche in altre aree? Lavoro/studio, relazioni familiari o amicali, percezione del mondo..?
Cerco di allargare la sua domanda per poterla indirizzare in qualche modo, se posso

Cordialmente

Dr.ssa Valeria Mazzilli
Psicologa Clinica
Via San Giacomo, 15 Napoli
cel. 3895404108

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2021
Ex utente
salve. la situazione è un po’ migliorata, continuano ad esserci alti è bassi, fortunatamente non ho più nessun attacco d’ansia eccessivo, ma giornalmente l’ansia persiste: riesco a controllarla, ma non sempre. ho consultato uno psicologo, non abbiamo programmato un’altra seduta ma penso che in settimana richiamerò. sono seguita dal pensiero, immotavo, che la mia relazione finirà. tra di noi va bene, dal giorno in cui ho manifestato questo stato d’animo lui mi ha subito sostenuta e continua a farlo, mi ripete che lui mi ama e di stare tranquilla, di prendermi tutto il tempo che voglio, nessuna scenata...mi sta davvero aiutando molto, ma sono ancora tormenta da questo pensiero, seguito quindi dall’ansia, di non superare mai tutto questo, di starlo facendo soffrire, di essere pesante, cosa che non sono vere! da entrambi le parti c’è amore e la volontà di stare insieme, io mi sto impegnando per scacciare via questa ansia e pensieri paranoici, ma è una cosa che va avanti da quasi un mese, vi è un lieve miglioramento, ma devo davvero smetterla di temere così tanto che la mia relazione finisca. aggiungo che questo si sta manifestano solo per quanto riguarda la mia relazione, non in altri ambiti. sono una persona ansiosa, ma non sono mai arrivata a questo punto. cosa dovrei fare, è giusto consultare uno psicologo? passerà davvero con il tempo? vi prego di rispondermi al più presto, grazie mille
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Gentile Utente,
richiedere l'aiuto di uno psicologo ed essere sostenuta in questo momento difficile è già un buon movimento da parte sua per tentare concretamente di stare bene.
Da quello che ci racconta anche il suo fidanzato le è vicino, è molto importante sentire di avere accanto delle persone significative che ci sostengono, fa sentire meno soli e fragili.
Questo glielo dico per sottolineare che nonostante l'ansia pervasiva, i pensieri ossessivi e il senso di colpa di cui ci parla lei ha anche altro, non se lo dimentichi!

Lei studia? Lavora? Ha delle passioni o degli interessi particolari? Oltre al suo ragazzo ci sono altre persone significative su cui può fare riferimento? Amici o famiglia ad esempio. Provi a raccontarci anche qualcos'altro di sé. Certe volte ci si concentra così tanto su ciò che ci fa stare male che ci si dimentica il resto. Questo è il lavoro del pensiero ossessivo, risucchia le energie e ci fa vedere solo quell'unico aspetto. Provare invece a concentrarsi anche su altro, su altri aspetti della propria vita può offrire uno spiraglio di luce e di respiro.
Io credo che proseguire le consultazioni e magari iniziare un percorso psicologico potrebbe davvero aiutarla a capire qualcosa in più di sé e del momento che sta attraversando.

Spero di averle offerto qualche spunto di riflessione, resto a disposizione qualora ne avesse bisogno
Cordialmente
[#4]
dopo
Attivo dal 2019 al 2021
Ex utente
grazie per la risposta. io studio, cerco di concentrarmi molto sullo studio, ma la mia ansia diciamo esplode principalmente il pomeriggio, dopo le 17/18 fortunatamente riesco a calmarmi e sono molto positiva. ma dalle ore di pranzo fino a quell’orario sono molto sovrappensiero, una cosa che mi dà molto fastidio è che quando cerco di distrarmi, ad un certo punto ho come la sensazione che sia sbagliato e che io debba avere l’ansia, che sia giusto avere l’ansia anche se in realtà tutto intorno a me va bene. ho sempre la sensazione di rovinare la mia relazione, anche se io lo amo e anche lui, se tra di noi non c’è nessun reale motivo per cui io debba preoccuparmi...
vorrei chiedere se tutta questa situazione può risolversi, anche con un’aiuto psicologico. non voglio vivere la mia relazione principalmente e anche la mia in questo modo...
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Sicuramente la situazione potrà migliorare con l'aiuto di uno psicologo, meglio ancora se anche psicoterapeuta. Avrà modo di comprendere questi suoi pensieri ossessivi e imparare a gestire la sua ansia.
È difficile altrimenti riuscire a risolvere da soli.
Si fidi e si affidi a chi può aiutarla

Un caro saluto

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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