Come posso liberarmi dall’ansia e dagli attacchi di panico ?

Buonasera, sono di Napoli e mi chiamo Elena, ho 20 anni da poco compiuti e vorrei chiedere un parere.

È dal 2017 circa che soffro di ansia e attacchi di panico...
Premetto che per un anno circa ho fumato canne, fino a quando una sera ero con una mia amica e non mi sentì bene, per un attimo mi si oscurò la vista e non ricordavo più nulla, solo che stavo male ed ero molto confusa, parlavo a vanvera... da quell’episodio non ho più fumato e sono stata bene fino a quando dopo qualche mese ero in villeggiatura con il mio ragazzo e la sua famiglia ed ho iniziato a sentirmi male, mi sentivo in una bolla, spaesata, avevo paura di uscire la sera e mi mancava l’aria... tornata a casa dopo poco mi è passato.

Nell’ultimo anno ho iniziato di nuovo ad avere questa sensazione, prima era molto leggero e quando mi veniva con una caramella o un po’ di respirazione mi passava... ultimamente invece la cosa è diventata abbastanza seria è difficile da gestire... il primo attacco mi venne mentre guidavo un anno fa quasi in autostrada ed ero sola... da allora ho evitato di prendere l’autostrada...
ultimamente invece, soprattutto dopo il primo lock down hanno iniziato ad essere sempre più frequenti... ho preso molto peso ed ho un disturbo alimentare, non riesco a fare diete per paura di svenire e continuo ad abbuffarmi... nell’ultimo mese invece ho ricominciato ad avere quella sensazione di isolamento, mi sento sempre in ansia, gambe molli, tachicardia, vertigini e mi sento come estranea a tutto, come se non esistessi... non so, è una sensazione molto strana... ho paura di guidare anche per brevi tratti, in ufficio inizio ad estraniarmi ed avere brutte sensazioni, ho paura di andare a casa del mio ragazzo e di scendere per fare una passeggiata... ieri dopo molto tempo che non vedevo il mio ragazzo ho preso coraggio e sono andata da lui e ho preso la tangenziale con mia mamma al telefono che mi faceva compagnia, li sono stata bene fino a che la mattina dopo mi sono svegliata di nuovo con questa brutta sensazione, come se mi sentissi lontana da tutto e tutti... oggi in ufficio ho avuto una brutta sensazione di sonnolenza, mi sono riposata 20 min nello spacco e mi sono risvegliata con forte ansia, tremori interni e tremori alle gambe... ho paura di non riuscire a superare tutto questo, ho paura di affrontare la vita... ora ad esempio che scrivo ho questa brutta sensazione come se non esistessi e fosse tutto un film... non so spiegare la sensazione...
cosa potrei fare?
ho paura di usare farmaci vorrei riuscire a riprendermi la mia vita in mano e poter vivere...
aggiungo inoltre che è un brutto periodo, mia mamma è partita per lavoro, sono rimasta a casa con mio padre (che inizialmente sfogava la sua rabbia su di noi) e mio fratello piccolo e soprattutto faccio una vita monotona, causa covid e soprattutto lavoro dal lunedì al sabato tutto il giorno e la sera torno che non ho voglia di fare nulla... vi prego aiutatemi!! ! mi sembra di vivere in un incubo
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Gentile Elena,
il suo racconto è molto molto denso. Mi colpisce molto che lei abbia solo 20 anni e porta così tanti pesi addosso.
La ringrazio per aver scritto così tanto di sé, sento molta tenerezza nel leggere la sua storia.

Ci ha aperto molte finestre sulla sua vita, provo a sbirciare per guardare un po' meglio dentro, per quanto possibile in questo spazio virtuale.
Ci scrive: "ho paura di non riuscire a superare tutto questo, ho paura di affrontare la vita", eppure da queste righe che leggo mi sembra di capire che il coraggio davvero non le manca.
Ha paura di guidare per brutte esperienze che ha avuto, eppure riesce a superare tutto per vedere il suo ragazzo, facendosi supportare dalla voce di sua madre al telefono. Tanta paura quanto coraggio, spero che lo riconosca anche lei;
mi sembra di capire che si sacrifica molto, sacrifica gran parte del suo tempo se non altro, e lavora full time 6 giorni su 7. Le piace il lavoro che fa? La gratifica e la fa stare bene?
Ho immaginato fantasticando che lei a casa abbia preso un po' il posto di sua madre, data la sua lontananza, con un fratello piccolo. Se la mia immaginazione non va errata, vorrei chiederle: come si trova in questo ruolo che le hanno affidato? Come la fa sentire?
Mi ha colpito molto la rabbia di suo padre, che lui sfoga su di voi (voi chi? entrambi i figli?). Come si difende lei da questa rabbia?

Provo a darle qualche brevissima informazione, spero utile, sugli attacchi di panico. Per quanto si tratta di un'esperienza terrificante e paralizzante, l'attacco di panico in realtà è un segnale estremo attraverso cui il corpo prova a comunicarci qualcosa e, in quanto tale, andrebbe ascoltato. Generalmente compare in momenti significativi della vita a ridosso di forti situazioni di cambiamento, oppure in momenti particolarmente stressanti. L'attacco di panico andrebbe accolto e ascoltato, piuttosto che eliminato.

Quante cose le sta comunicando il suo corpo? Quanto sente doloroso quello che vuole dirle? Quanto è faticoso portare addosso tutto il peso dei sacrifici che lei fa?

Sono domande importanti, valuti la possibilità di prendersi uno spazio per occuparsi di sé e del proprio benessere. Non in tutti i casi occorre far ricorso ai famaci, un supporto psicologico adeguato può fare molto più di quel che si pensa.
Si prenda cura di sé


Spero di averle dato degli spunti su cui riflettere
Resto a disposizione e spero ci riesca a rispondere

Cordialmente

Dr.ssa Valeria Mazzilli
Psicologa Clinica
Via San Giacomo, 15 Napoli
cel. 3895404108

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa, grazie per la sua risposta, inizio col dirle che ho sempre cercato di cavarmela da sola, ma da quando ho iniziato ad avere questi attacchi man mano più pesanti ho voluto chiedere aiuto qui per iniziare, sperando di poter fare un percorso a stretto giro con una persona competente e che possa aiutarmi.. fortunatamente ultimamente mio padre si è calmato e cerca molto di aiutarmi in casa.. è stato difficile inizialmente abituarmi all’assenza fisica di mia madre .. anche se so che lei c’è sempre anche attraverso un telefono...
credo molto che questo cambiamento di vita dovuto alla pandemia mi abbia stressata.. dopo il secondo lock down ho iniziato ad avere forti segni di cedimento e se prima riuscivo a controllarmi ora non ho più il controllo di me stessa ...
il lavoro che faccio è un lavoro di ufficio, mi pesa abbastanza il fatto di non avere un pomeriggio per me a disposizione e negli ultimi tempi lo ammetto, mi sono molto lasciata andare.. non mi trucco più e non mi curo più come una volta ... ho iniziato a lavorare lì a 19 anni appena compiuti, guadagno molto ma non so se sia il lavoro fatto per me...
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Gentile Elena,
il lockdown ci ha messo davvero a dura prova, oltre a tutte le incombenze che ben conosciamo dovute all'emergenza sanitaria, in questo momento storico sono emerse, e talvolta esplose, situazioni e difficoltà che prima erano più nascoste e latenti. Sicuramente lei negli ultimi tempi ha dovuto gestire e far fronte a molte situazioni difficili e impreviste.

Il suo corpo le sta dicendo di fermarsi un attimo per capire cosa sta davvero accadendo nella sua vita.
L'invito che le faccio nuovamente è quello di non spaventarsi troppo, ma ascoltarlo e farsi accompagnare e sostenere. Se l'è sempre cavata da sola, come dice, ma certe volte è giusto e necessario che si chieda aiuto per non fare sempre da sé e trovarsi soli con il proprio dolore.

Scrivere qui forse è stato un primo passo importante, è sulla buona strada, continui a seguirla

Si prenda cura di sé
Resto a disposizione nel caso ne avesse ancora bisogno
Cordialmente
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