Paura del vomito

Buongiorno dottori, ho 25 anni e in seguito a un violento episodio di vomito ho paura dei germi, in particolare del vomito.
Sto facendo psicoterapia e prendendo tanti farmaci.

La mia paura è cominciata nel 2018 dopo un episodio di vomito a causa di una intossicazione alimentare.

Mi sono spaventata molto e da lì ho iniziato con pensieri ossessivi sui germi.

Dal giorno dopo avevo paura a toccare degli oggetti perché temevo di averli contaminati con i miei germi del vomito (temo che sia infettivo/contagioso).

Altro esempio, mia madre ha vomitato e io avevo paura a toccare la maniglia del bagno e le varie manopole dei rubinetti perché penso che magari possa non essersi lavata bene le mani e quindi i germi del vomito sono su questi oggetti.

Ho bisogno di sapere se il vomito è pericoloso/contagioso e cosa succederebbe se dovessi entrare in contatto con i suoi germi.
Inoltre se tocco un oggetto che reputo contaminato e poi tocco altro, mi sembra di contaminare altre cose.
Questa cosa mi sta condizionando la vita ed a continuare a disinfettare oggetti, lavare le mani ecc sto diventando matta.
Vorrei sapere, è possibile uscire da questo circolo vizioso? Quando cerco di ragionare e razionalizzare sui germi, vado in confusione e mi perdo.
A grandi linee in quanto tempo é possibile uscirne?
Sto molto male, sono depressa a causa di questi pensieri, piango e i miei genitori sono molto preoccupati. Vorrei ritornare ad avere la mia vecchia vita, non sopporto più tutto questo.
Grazie a chi risponderà.
Vi saluto cordialmente.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
la malattia da cui è affetta le fa postare continuamente la stessa assurda domanda.
Non si tratta per lei di ricevere informazioni, perché ne ha avute a bizzeffe, del tutto esaurienti.
Le sono state fornite, in aggiunta, spiegazioni sulla INOPPORTUNITA' di continuare a rimuginare la stessa domanda senza senso, che deve respingere lei stessa, al fine di non incrementare la sua malattia.
Si affidi ai curanti, psichiatra e psicologo, e cominci a sostituire ai pensieri ossessivi qualche pensiero salutifero: per esempio relativo allo studio, alla ginnastica, alla musica, etc.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com