Mancanza di motivazione

Sento che la mia vita non ha una direzione... Sono al mio ultimo anno di università, la facoltà che ho scelto mi piace! Ma il problema vero è che non sono mai riuscito a costruirmi un metodo di studio che mi faccia preparare un esame serenamente, per me ogni esame è un supplizio che termina nel momento in cui nel bene o nel male decido di andarlo a dare... Questa situazione non si rispecchia minimamente nei miei voti, dal momento che la media è brillante.
Bene, fino ad oggi sono andato avanti, ma ora i tre esami che mi restano mi sembrano ostacoli insormontabili! Ho una mancanza di voglia addosso tale che durante il giorno cerco qualsiasi cosa che mi eviti il supplizio dello studio, e alla sera, accorgendomi che avrei potuto fare di meglio mi rattristo.
Non riesco a trovare nulla di positivo in questo periodo, per quanto sia di festa! Nemmeno il cibo mi dà piacere... Mangio non perché ho fame, ma perché a quegli orari bisogna mangiare.
I miei nel senso materiale della cosa non mi fanno mancare niente, ma penso di avere delle carenze in altri ambiti che si riflettono nella bassa autostima, come avete potuto leggere da altri consulti.
Vorrei uscire da questo stato di adonia, vorrei un amico con cui confrontarmi, ma non ci riesco con nessun altro al di fuori della mia fidanzata (penso sempre che la gente mi invidi perché riesco in alcune cose a differenza loro, ahimè fino ad oggi mi sono sempre accompagnato a persone mediocri, era facile brillare con loro, mantenendo e cercando di evitare a tutti i costi la gente brillante, per evitare di uscire perdente dal confronto) scusate il flusso di parole ma questa sera mi sento disperato! Ho bisogno di finire gli studi per rendermi indipendente dai miei, forse questo potrebbe risolvere qualcosa... Tuttavia non riesco a trovare la voglia di impegnarmi e di capire quello che sto leggendo.
Ho scelto di confidarmi con dei professionisti per la vostra competenza, che passano attraverso questo forum.
Devo dire che scrivere mi ha già aiutato a sentirmi meglio! Spero qualcuno possa consigliarmi al meglio, vi ringrazio.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
quest'ansia che diventa insormontabile con gli ultimi esami è cosa nota.
Provi a leggere la seguente email arrivata assieme alla sua, con relativa risposta:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/807022-difficolta-nello-studio-e-assenza-totale-di-concentrazione-e-motivazione.html
Le faccio tanti auguri, per ora, e la invito a scriverci di nuovo dopo un confronto di persona col suo consulente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Mi sono rispecchiato totalmente nel consulto dell'altra persona! Proverò anche io a consultare lo psicologo dell'università, pensando di dover ricercarmene uno per conto mio, non ho pensato allo sportello d'ascolto dell'università. La ringrazio, sperando che questa situazione al più presto si risolva
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Ci sono diverse strategie, come vedrà, che i consulenti psicologi dell'università conoscono.
Auguri infiniti!
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
se continuerà a seguire l'altro consulto troverà altre informazioni che potranno esserle utili.
Auguri.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gent.ssma Dottoressa,
da quando le ho scritto l'ultimo consulto ho chiarito la situazione con mio padre, sa lui è un uomo all'antica e la mette tanto sul piano economico. Mi ha fatto pesare il tempo in più impiegato per terminare la triennale, sta facendo lo stesso per quanto riguarda la Magistrale. Ma io nel bene e nel male ho dovuto comunicarglielo, mi sono sentito liberato da un'oppressione, anche a costo di perdere il suo sotegno economico. Spero ora questa situazione, finite anche le festività, piano piano si risolva. Anche io, purtroppo trascorro tanto tempo attaccato al cellulare ed è forse proprio questa la cosa contro cui lottare. Nella città dove studio l'unico posto in cui riesco a trovare la concentrazione è la biblioteca, posso dire di aver trascorso lì gran parte del mio tempo! Nonostante anche lì ho vicino il cellulare, l'ambiente aiuta a concentrarmi, ma anche il semplice fatto di uscire di casa per recarmi in quel posto mi aiuta a darmi un motivazione. Dovrò creare lo stesso rituale qui a casa, sebbene, nel mio paesino, manca un centro quale può essere una biblioteca ed ahimè il fatto di essere sempre a casa un po' mi deprime. Speriamo bene mi sento di dirmi! Cercherò di mettere da parte il cellulare, ne sto monitorando l'utilizzo ed ho visto che arrivo anche ad usarlo 4,5 ore al giorno, che poche non sono.
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Che poi a dirla tutta la verità è che studiare per i primi esami mi entusiasmava! Diciamo che arrivando verso la fine del mio percorso ho perso quell'entusiasmo, ormai gli esami non li vedo più come sfide, ma mi sembrano più ostacoli al fatto che nel mondo del lavoro bisogna poi mettersi in gioco e trovare delle soluzioni ai problemi. Mi hanno da sempre affascinato le posizioni di tipo "tecnico", in cui si mettono in campo delle competenze per riuscire a risolvere problemi che vengono a crearsi in quel particolare ambito. Ebbene, quando mi trovo a dover risolvere un problema, dimentico tutto quello che mi circonda pur di ricercarne la soluzione. Ma l'università per come è strutturata non ti fa mai approfondire un determinato aspetto, di fatto, dopo aver acquisito delle competenze in un particolare ambito, ti pone davanti un esame completamente diverso e lì tocca ri-iniziare tutto daccapo. E' questo che mi toglie la motivazione! Spero mi comprenda. Sto valutando di iniziare a lavorare per l'ambito in cui ho studiato, ho ricevuto alcune offerte, spero mi aiuti un po' a relativizzare il sapere tecnico che l'università rilascia e a convincermi del fatto che oltre all'università la formazione continua sul campo, senza la necessità di ricercare la perfezione in quell'esame!
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Caro utente,
la capisco, anche se miei alunni che hanno proseguito gli studi in Belgio, trovando proprio la modalità applicativa che lei auspica (loro dicono: in eccesso) hanno avvertito la superiorità della formazione teorica italiana.
Probabilmente la cosa è diversa per ogni esame, anche se un grande studioso di metodi didattici, David Merrill, afferma che l’apprendimento viene attivato quando i discenti vengono spinti ad osservare i problemi del mondo reale e le nuove nozioni apprese sono impiegate nel risolverli, ossia quello che dice lei, che probabilmente sarebbe un ottimo insegnante.
Spero che abbia continuato a leggere le mie risposte all'altro utente e le sue repliche, che potrebbero esserle utili.
Rimane il fatto che laurearsi adesso è una priorità, e tutte le altre cose -stanchezza, nausea dello studio, ambiente inidoneo, dipendenza da internet e/o da cellulare- sono meno importanti della meta, comunque ottenuta... anche -metaforicamente- strisciando oltre il traguardo.
Auguri!