Confusione riguardo alcuni miei comportamenti

Salve a tutti,
Ringrazio innanzitutto qualunque esperto leggerà questo post per il tempo impiegato.

Sono una ragazza di diciotto anni e mi rivolgo a voi perché in questo periodo difficile in cui ci troviamo è stata la migliore opzione a cui ho potuto pensare.

Riassumo molto brevemente il mio vissuto: ho una storia in famiglia di malattie mentali (la sorella di mia madre soffre di bipolarismo, depressione e disturbo ossessivo compulsivo), ho cambiato città a quattordici anni causa lavoro di mio padre e sono sempre stata molto impulsiva, (cosa che mi ha portato a numerose azioni pericolose negli anni), ho cambiato scuola in terza causa attacchi di panico, legati al mio perfezionismo e alla mia incapacità di svolgere regolarmente le attività che mi ero prefissata, tuttavia sono stata un po’ aiutata in passato dalla psicoterapia, ma mi è sempre sembrato che parlassi per imitazione e non per realtà personale.
Ora mi trovo al quinto anno di liceo e ho tanta confusione e insoddisfazione addosso, causa alcuni comportamenti: ho difficoltà a studiare e a concentrarmi, sono infatti sempre stata una procrastinatrice lenta (mentre una mia coetanea sta studiando la decima pagina io sono ancora a ripetere la prima), motivo per cui mi riduco a terminare tutto durante le ore della notte e quel poco che riesco a fare mi dà buoni risultati ma insoddisfazione; non controllo le cose che dico e non sono capace di mantenere i segreti, contro la mia volontà; vivo con ansia le conversazioni con persone che conosco poco perché, anche se estroversa, mi sembra di imitare altre persone poiché se parlassi come farei io stessa direi cose senza senso o stupide; quando le persone mi parlano devo stare molto attenta ad ascoltare perché altrimenti parlo sopra, ciò succede ugualmente anche se sto attenta (questo sono riuscita a migliorarlo ma è difficile); ho momenti di forte loquacità e nelle interrogazioni parlo soltanto molto veloce perché è l’unico modo di espormi in cui mi riconosco, infatti da piccola mangiavo spesso le parole e ancora adesso credo che tenderei a parlare molto velocemente se non fosse per il mio tentativo ben riuscito negli anni di imitare la parlata altrui; mi incanto nel vuoto con la mente svuotata fin da quando sono piccola e mi sento fragile (anche se adesso meno); non penso alle cose coerentemente ma in maniera disordinata; non sono mai riuscita a vedere le amicizie come altro da bianco o nero, o un’amica è come una sorella o non la considero affatto come tale; allo stesso modo quando qualcosa mi fa dubitare di lei vorrei chiuderci ogni rapporto.
Ce ne sarebbero altre, ma non mi vengono in mente.
Il mio quesito: credete sia meglio che io continui a lavorare su me stessa da sola o che serva l’aiuto di uno specialista?
E se sì, potrebbero alcuni di questi comportamenti essere dati da qualche -possibile- patologia o disturbo, che chiaramente potrei in futuro tentare di indagare?
Grazie tante!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> credete sia meglio che io continui a lavorare su me stessa da sola o che serva l’aiuto di uno specialista?
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>>> potrebbero alcuni di questi comportamenti essere dati da qualche -possibile- patologia o disturbo, che chiaramente potrei in futuro tentare di indagare?
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La risposta è scontata: quando per tanto tempo non si riesce a venire a capo di un problema da soli, è generalmente vero che occorre un aiuto specialistico. Perché il volercela fare da soli a qualunque costo potrebbe dipendere da una tendenza ossessiva, da una rigidità che dovrebbe essa stessa essere trattata in terapia.

Dal racconto che fai sembrerebbe essere presente, oltre a difficoltà di tipo personale, difficoltà di tipo relazionale che potrebbero suggerire un disturbo legato alla personalità. D'altra parte, in età molto giovane come la tua potrebbe benissimo trattarsi di una fase dello sviluppo che si risolverà da sola man mano che maturi.

Come vedi molte ipotesi ma nessuna certezza, dato che da qui in ogni caso non possiamo darne. Contatta un terapeuta anche solo telefonicamente, poi vedi se ti ispira fiducia per fissare un primo incontro. Da lì potrete (potrai) decidere se vale la pena continuare.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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