Doc o omosessualità?

Salve,
sono una ragazza appena maggiorenne e da 2/3 anni mi capita di pensare di poter essere omosessuale.
Il tutto è iniziato quando ho notato di tenerci particolarmente a voler far amicizia con una particolare ragazza.
Da quel giorno in poi mi capita talvolta, non sempre, di chiedermi se sono lesbica in modo più o meno ossessivo.
In certi periodi esco con amiche e vedo altre ragazze senza che io sia attratta da loro o mi chieda se sono omosessuale, ma altre volte, quando vedo una donna, inizio a chiedermi se mi piace o se mi vedrei in un futuro con una donna ma non riesco mai a porre fine a tutti questi interrogativi.
Ogni volta che alla televisione o in giro vedo una donna e mi capita di pensare che sia bella mi sale l'ansia e la paura di poter essere lesbica e tutto questo non mi fa essere serena, tant'è che spesso evito di vedere film che riguardino donne omosessuali.
Questa mia paura è anche alimentata dal fatto che io ho sempre ritenuto normale e lecita l'omosessualità e non ho mai disprezzato chi intraprendesse questa tipologia di relazione.
Sono fidanzata da qualche anno con un ragazzo che mia ama alla follia e con lui ho passato dei periodi stupendi che per un po' di tempo non mi hanno fatto pensare per niente a questa mia paura, anche perché io mi sento attratta dal suo aspetto fisico, ma periodicamente questo mio timore di essere lesbica torna.
Ultimamente infatti, come era già capitato lo scorso anno, quando mi prende in modo ossessivo questa paura non riesco più a vivere bene e a pieno la mia relazione e ciò mi fa solo stare male di più.
Ho pensato che il fatto che io invidi l'aspetto e talvolta guardi con ammirazione le altre ragazze possa essere dovuto al fatto che io non amo, anzi disprezzo il mio aspetto fisico e ho poca autostima in me stessa.
Inoltre su questo magari può anche incidere il fatto che sono anni ormai che io non ho una vera amicizia e desidero fortemente instaurarne una.
Chiedo cortesemente vostri pareri e consigli a riguardo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

pur con i limiti della valutazione a distanza, ciò che descrivi pare compatibile con il tipico rimuginio della persona ansiosa e preoccupata.

In altre parole, per coloro che sono ansiosi, un semplice pensiero, che in effetti può passare per la testa a chiunque, equivale ad un fatto e il rimuginio lavora proprio su questi aspetti: "Se l'ho pensato, allora è vero".

Soluzioni? Una valutazione psicologica diretta ed eventualmente una psicoterapia specifica per eliminare questo disturbo.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica