Lasciare la ditta di famiglia? dubbio che porta sempre più e assenza di tranquillità

Quello che vi chiedo è un consiglio sul come affrontare una situazione che mi porta a continui attacchi d' ansia e ad essere sempre meno felice.

Ho 26 anni e lavoro da circa 2 anni nell' azienda di famiglia (mio nonno ed i miei zii ne sono a capo però anche mia madre fa parte dell' azienda.
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Guardando verso mio nonno sono l'unico dei nipoti che non si è laureato e che non ha mai spiccato negli studi, tutti i nipoti hanno intrapreso altre attività, io sono capitato qui perché a loro servivano operai e a me serviva un lavoro per mantenermi, io in questi 2 anni mi sono sempre impegnato molto, molti straordinari e poche ferie, ma il problema non è questo, se il lavoro che svolgo mi piace, lavoro volentieri anche giorno e notte.

In questo caso però il lavoro non mi piace e mi da zero soddisfazioni, la sera vado a letto pensando " oh no domani è giorno x e devo andare a lavoro, quel lavoro che tanto odio ".

I miei zii e mio nonno invece sono molto contenti del mio operato tanto che mi hanno anche dato un aumento e parlano sempre più spesso del fatto che io sono il futuro dell' azienda.
Io avrei già trovato un lavoro in un altro settore a partire da luglio, settore del giardinaggio, settore in cui ho molta passione fin da piccolo e dove mi piacerebbe fare carriera.

Mia madre sa di tutto questo discorso, ma i miei zii e mio nonno no, io sono molto legato a loro, in particolare a mio nonno che in 25 anni ha sempre fatto di tutto per me, in certi casi mi ha trattato come un figlio e penso lo farebbe tutt' ora, la mia più grande paura è che loro possano sentirsi traditi da me ed andare cosi a rovinare i rapporti in famiglia.

Ci penso costantemente giorno e notte, non so come affrontare la situazione e quindi vi chiedo un consiglio.

Grazie a tutti
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Dr. Francesco Fisichella Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4
Gentile utente,
Le rispondo sinteticamente ma in modo efficace citando Freud:
Qual è la causa maggiore della sofferenza umana?
Vivere sacrificando il proprio desiderio, la propria vocazione e il proprio talento e sacrificando e condizionando la propria vita all infelicità.
In sintesi:
Cerchi di ascoltare se stesso, i suoi nonni se ne faranno una ragione , se la vedranno felice e realizzato saranno a loro volta più felici anche loro.
Cordiali saluti

Dr. Francesco Fisichella Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo- Legnano ( Milano)