Mi sento inferiore, perché?

Salve a tutti.

Ho un problema che da un bel po’ mi blocca, non riesco più a socializzare facilmente, preferisco ascoltare più che parlare, ora vi spiego meglio.
Nonostante io passi le giornate a studiare, a leggere di alcuni argomenti, guardare documentari, nonostante il fatto che io sappia quanto mi piace conoscere cose nuove, soprattutto nel campo dell’alimentazione, dell’anatomia, dello sport e dell’arte mi sento sempre più inferiore agli altri.
Come se mi sentissi meno intelligente degli altri, meno intuitiva e anche meno simpatica poiché non sono il tipo di persona con la battuta sempre pronta.
Durante dialoghi preferisco ascoltare perché pebso che ciò che dicano gli altri sia sempre più interessante, anche se l’argomento mi tocca particolarmente, è raro che io m’intrometta.

Non capisco il perché di questa cosa e non mi piace, soprattutto perché so di essere già una persona ansiosa e questa situazione mi mette ancora più ansia.

Infatti quando so che per esempio devo uscire con tante persone inizio ad andare in ansia, a pensare a quale domanda potrei fare e non credo sia un comportamento da tutti!
Alcune volte penso che essendo stata fidanzata per 2 anni da piccola (13-14 anni più o meno) con un ragazzo più grande molto geloso che non mi faceva uscire questa cosa mi abbia portata ad avere problemi nel socializzare.
Oppure penso sia stato il fatto che io abbia rinunciato troppe volte a delle uscite con amiche perchè preferivo stare a casa e allenarmi (studio danza) così che potessi migliorare e inoltre non potevo mangiare cibo spazzatura che poteva farmi ingrassare.
Ma in realtà non conosco la verità... aiutatemi, non so cosa fare.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Gentile Utente,
Lei cosa intende parlandoci di socializzazione? Glielo chiedo per poter capire meglio le difficoltà e il disagio che ci racconta.
Non credo che per affrontare conversazioni amichevoli occorra sfoggiare la propria conoscenza nelle diverse discipline. Ci dice che preferisce ascoltare, anziché parlare, quindi comunque mi sembra che lei sia partecipe durante gli scambi comunicativi e le interazioni. Come mai pensa che non sia abbastanza?

Perché lei pensa che questo sia connesso con il sentirsi poco intelligente o meno simpatica? Io penso che sono due dimensioni diverse e non per forza correlate.

Provo a farle un'altra domanda invece. Lei ha piacere di parlare e passare del tempo con i suoi amici e le sue amiche oppure è qualcosa che si sente in dovere di fare e di farsela anche piacere?
Io ho come l'impressione che sente molto la pressione sociale del dover essere come gli altri si aspettano che lei sia, piuttosto che esprimersi in maniera più autentica e spontanea. Che effetto le fa leggere queste parole?

Ci faccia sapere
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Cordialmente

Dr.ssa Valeria Mazzilli
Psicologa Clinica
Via San Giacomo, 15 Napoli
cel. 3895404108

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per avermi risposto.
Ho collegato intelligenza e simpatia per un semplice motivo cioè credo che la prontezza di riflessi verbali la ha sicuramente una persona intelligente e perspicace... Io non sento di esserlo.
Riguardo alla pressione sociale sono d’accordo con lei, sicuramente è così, poiché vedo che gli altri sono diversi da me e mi collego a prima dicendo che sono più perspicaci e più simpatici , mi sento molto in difetto nell’essere meno, su tutto o quasi ma credo che sia un problema mio perché comunque ci sono persone che mi accettano e mi voglio bene così come sono e nonostante ciò le mie sensazioni e i miei pensieri sono sempre gli stessi.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Gentile Utente,
ogni persona, ogni essere umano, ha qualità e talenti propri, delle capacità più o meno innate o anche acquisite perché no, che affina con il tempo.
L'intelligenza è un costrutto così complesso che non può essere banalizzato. Gardner, un famoso psicologo statunitense ha identificato almeno sette tipologie differenziate di "intelligenza", ognuna delle quali è ricondotta a differenti settori dell'attività umana. Parla di Intelligenza logico- matematica, linguistica, spaziale, musicale, cinestetica o procedurale, interpersonale, intrapersonale.
Lei faceva riferimento alla così detta intelligenza interpersonale probabilmente, ma come vede ce ne sono molte altre. Sicuramente si riconoscerà in qualcuna di queste, lei è anche una ballerina, studia danza, inoltre. Se le può interessare la invito a leggere qualcosa della teoria di Gardner, anche su internet. Magari riconosce i suoi talenti, le sue "intelligenze", e impara a guardare quello che ha piuttosto che quello che le manca. Potrebbe essere un buon inizio per imparare a gestire da sola la sua ansia. Cosa ne pensa?

Certe volte sappiamo essere i peggiori giudici di noi stessi, è importante però saperlo o imparare a capirlo

Spero di averle dato qualche utile spunto su cui riflettere
Cordialmente