Arresto cardiaco terrore

Buongiorno, scrivo per ricevere qualche consiglio.

Sono un ragazzo che soffre da 5 mesi di ipocondria, patofobia ed ansia con vertigini (mi sento girare), sensazione di sbandamento o di testa vuota, gambe molli, dolori al petto vicino lo sterno, che talvolta si estendono a braccio sx e mascella e sensazione che mi stia per accadere qualcosa di tremendo, come ad esempio che stia per morire (ogni giorno ho la sensazione che questo sia il mio ultimo giorno).

Ho molta paura, anzi sono terrorizzato da qualunque malattia riguardi l'apparato cardio-circolatorio (infarto, arresto cardiaco, aneurismi, trombosi...) e, nonostante le diverse visite fatte (ECG, ecocardio; visita con auscultazione del cuore e polmoni, tutti usciti normali) sono convinto che debba morire da un momento all'altro per una malattia legata al cuore (in particolare temo l'arresto cardiaco improvviso).

Questo sta limitando molto la mia vita, ho paura di andare in quei posti lontani dagli ospedali.

Oltre ad un percorso di psicoterapia, come posso fare per tenere a bada queste mie paure?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

Lei aveva postato un primo consulto in Cardiologia,
e i Cardiologi l'hanno trasferito da noi Psicologi,
avendo valutato - ritengo - che dal loro punto di vista non c'è nulla di preoccupante,
ma che il tutto si gioca nella Sua mente.
Ovviamente i controllo medici di persona sono necessari, ma molti sono già stati posti in essere.

Noi non Le diremo "Cosa può essere" il Suo "terrore",
- diagnosi online non se ne fanno -
bensì "Cosa può fare" per affrontare una situazione che,
essendo recente,
fornisce possibilità di risoluzione a breve:

al più presto si affidi ad uno Psicologo che sia anche Psicoterapeuta (cioè autorizzato a curare) ed inizi un percorso psicologico.
Non permetta che le paure mettano radici.

Se invece a noi che siamo Psicoterapeuti chiede:
"Oltre ad un percorso di psicoterapia come posso fare per tenere a bada queste mie paure?"
Le rispondo quello che risponderebbe un dentista a cui chiede:
"Ho un dente cariato, oltre che venire da Lei a curarlo cosa posso fare per tenerlo a bada?",
Lei cosa ritiene risponderebbe?

Come vede, questa risposta è quasi uguale a quella che Le ho fornito *soli 4 giorni fa* alla stessa domanda:
scrivere qui non Le serve, e neppure moltiplicare le domande dato che le risposte non cambiano.
I consulti non curano, purtroppo. Però orientano verso la giusta direzione chi vuole prendere in considerazione il suggerimento.
Aggiungo che si tratta frequentemente di psicoterapie"brevi" focali.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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