Mio marito non è attratto fisicamente da me

Buongioeno.
Io e mio marito abbiamo 31 anni e siamo sposati da 7 anni.
Ci siamo conosciuti al liceo.
Abbiamo due figli uno di 3 anni e uno di 8 mesi.
Ci siamo sposati dopo 5 anni di fidanzamento (ma ci conosciamo appunto dalla prima liceo essendo compagni di classe).
In pratica dopo 4 anni di fidanzamento (un anno prima di sposarci) mio marito mi ha confessato di non essere fisicamente attratto da me.
Nonostante l enorme shock ho deciso di sposarlo lo stesso xk a parte questa mancanza lo considero il marito perfetto.
I rapporti sessuali che prima erano perfetti dopo questa confessione sono peggiorati tantissimo.
Nel frattempo ci siamo sposati e abbiamo avuto due figli ma tra di noi l aspetto sessuale è andato sempre peggio.
Per quanto io ho cercato ad un certo punto di accantonare nella mia mente il fatto di non piacergli e di fare finta di nulla, lui ha iniziato a mostrare sempre meno interesse (sessuale sempre) nei miei confronti e negli ultimi anni abbiamo avuto rapporti solo per avere i figli.
Dopo qualche insistenza da parte mia ora sono io che gli ho detto che voglio prendermi una pausa da questo punto di vista.
Inoltre anche se pensavo di riuscirci non riesco a superare il trauma dovuto alla scoperta che fisicamente mio marito non è attratto da me.
Da quando mi ha confessato questa cosa (nel 2012) non è passato un solo gg in cui io non ci abbia pensato e il matrimonio ne ha risentito da molti punti di vista.
Vorrei quindi capire come 1) imparare a " convivere" con questa cosa e a superare questo trauma 2) se possibile, migliorare anche il mio matrimonio.
Come posso fare?
Specifico inoltre che il divorzio non è per me un opzione.
Questa situazione mi sta logorando e non ce la faccio proprio più.
Grazie mille!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Gentile signora,

mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, ma vorrei cercare di capire meglio insieme a Lei quello che è accaduto nel 2012.

In quale contesto Suo marito, dopo quattro anni di fidanzamento, Le ha detto di non essere attratto da Lei? Gli è capitato improvvisamente di accorgersene, oppure lo ha solo esternato nel 2012? A quale proposito glielo ha detto?


Lei valuta, o valutava, Suo marito come il marito perfetto, anche se già sapeva cosa pensava Suo marito. Come mai lo valutava perfetto? Non riteneva importante l'aspetto sessuale/attrazione fisica nella coppia?


Prima di allora com'era la vita sessuale?


Adesso Lei dice di averci pensato ogni giorno. Questo, in realtà, potrebbe aver peggiorato davvero le cose, almeno nella Sua mente.
Magari è proprio questo che alimenta e peggiora la problematica.


Suo marito come si comporta nella quotidianità?
Come ha reagito quando Lei ha chiesto una pausa?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille rispondo alle sue domande.
Me l' ha confessato dopo 4 anni perché in quel periodo mi ha confessato anche altre piccole bugie ( una cotta per una sua compagna di università con cui non c' è stato mai nulla però, e altre cose di piccolo conto- non tradimenti; e io gli avevo detto che per me la sincerità era molto importante e non avrei tollerato altre bugie nemmeno minime, se avessi scoperto altro l' avrei lasciato. Allora lui ha deciso di confessarmi questa cosa che fino ad allora aveva deciso di tenere per sé perché tanto lui diceva che l'aveva accettata perché nonostante fisicamente non gli piaccio, caratterialmente/ mentalmente sono la sua donna ideale). Io valutato mio marito perfetto nel senso che è un uomo eccezionale, abbiamo gli stessi valori la stessa visione della vita. Mi fa ridere, è intelligentissimo, è un marito che si sacrifica per me e che mi ama molto. Era il mio piú grande amico al liceo prima che ci mettessimo insieme. L'aspetto sessuale andava benissimo fino a quando non mi ha confessato di non essere attratto da me...a quel punto è andato sempre più peggiorando. Poi dopo il matrimonio ha iniziato a non cercarmi più ( prima mi ha sempre cercata perché a sua detta anche se non gli piacevo comunque aveva voglia di venire a letto con me..diciamo che lui andrebbe a letto un po' con chiunque perché si sa accontentare ma per essere attratto fisicamente da una persona ha standard piu elevati.. ). Poi, complice anche l'abitudine, i rapporti sessuali sono diventati sempre più sporadici. L ultimo rapporto sessuale l ' abbiamo avuto nel 2019, quando abbiamo concepito nostro figlio. Dopo il parto ho aspettato che lui " facesse la prima mossa" perché ha sempre detto di voler risolvere i nostri problemi sessuali, io ho aspettato in silenzio per 2 mesi e mezzo. Poi a un certo punto gli ho detto stop, che non ero più disposta a elemosinare il sesso e che non ero ( e non sono) più disposta ad andare a letto con lui, almeno per ora. A quel punto lui dispiaciuto a provato a farmi delle avances in questi mesi, che io ho sempre rifiutato. Ci penso da quando me l.ha confessato e ho cercato di migliorare molto il mio aspetto fisico per piacergli e c' ero quasi riuscita ( il miglior complimento che mi ha fatto è stato: " oggi sei quasi carina"... che tristezza). Poi però complici due gravidanze e due figli piccoli ho un pó lasciato perdere perché non posso stare a impazzire tra diete, acconciature trucchi vestiti ecc per riuscire ad essere, ogni tanto, "quasi carina" per lui. Ogni giorno ci penso, non riesco ad accettare di non piacergli, sto impazzendo. Specifico che la pausa che gli ho chiesto/ imposto è solo dal punto di vista sessuale, per il resto siamo una coppia.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Gentile signora,

quando Suo marito ha detto di voler risolvere i problemi che ci sono tra voi, che cosa ha provato a fare? In che modo intendeva risolvere il problema? Facendo forse delle avances?


Come siete arrivati alla decisione di sposarvi ugualmente se Lei era molto ferita da questa dichiarazione e se Suo marito ne era comunque consapevole? L'aspetto sessuale ai tempi di questa decisione era poco importante?
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dopo
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Utente
Ho deciso di sposarlo ugualmente perché non volevo perderlo. Non credevo di trovare una persona migliore di lui e inoltre lo amavo. Preferivo stare con lui nonostante questa mancanza piuttosto che senza di lui inoltre speravo ( che ingenua) che migliorando il mio aspetto fisico con il tempo gli sarei piaciuta. L' aspetto sessuale era importante per me ( e per noi) ma era sempre andato molto bene prima della sua confessione, ha iniziato a peggiorare dopo la.sua confessione ma anche per colpa mia ( perché non riuscivo ad andare a letto con una persona non attratta da me) e pensavo anche qui di riuscire col tempo a migliorare questo aspetto e a farlo tornare come prima.
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dopo
Utente
Utente
Per quanto concerne come intenda lui risolvere il problema, non ne ho idea perche non voglio nemmeno saperlo a questo punto. Immagino si, ogni tanto provare a prendere l' iniziativa giusto per darmi il contentino, cercare di andare più d accordo ( con due bimbi piccoli spesso litighiamo e non abbiamo tempo per noi)... non so che altro abbia intenzione di fare ma di certo mi sono stancata di chiedermelo e di aspettarlo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Gentile signora,

c'è una forte dissonanza tra la Sua richiesta di poter risolvere il problema (" Vorrei quindi capire come 1) imparare a " convivere" con questa cosa e a superare questo trauma 2) se possibile, migliorare anche il mio matrimonio.") e il Suo ultimo post.

Capisco perfettamente quanto si sia sentita ferita dalla confessione di Suo marito, ma se intende davvero migliorare il matrimonio, ha bisogno inevitabilmente di allerarsi con Suo marito. Ciò significa intanto capire meglio (non sposarlo!) il punto di vista di Suo marito. Che cosa intendeva davvero Suo marito con quella affermazione? Nel frattempo, è cambiato qualcosa?
Se questa affermazione è da tanti anni un tarlo nella Sua testa, quindi ci ha pensato, ripensato e si è torturata con questi pensieri, inevitabilmente ha preso dimensioni notevoli e si sta allontanando dalla soluzione, mettendo un muro tra Lei e Suo marito e tra voi due e la soluzione al problema.

Potrebbe, se da soli non riuscite, pensare di rivolgervi insieme ad uno psicologo psicoterapeuta esperto in queste dinamiche.

Se, invece, Lei non intende risolvere il problema, perchè ormai è troppo ferita, lo capisco, ma dal momento che è molto giovane, riesce a pensare al futuro della Sua relazione se non fa nulla per cambiare la situazione?

Cordiali saluti,
[#7]
dopo
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Utente
Quello che voglio fare non è arrendermi ( come forse si è inteso dall' ultimo post) ma semplicemente lasciare a lui l' onere di risolvere i problemi nel nostro matrimonio, senza dover sempre essere io a pensarci. Ho proposto a mio marito la terapia di coppia, non vuole, dice che non crede che uno psicoterapeuta possa risolvere i nostri problemi ( non crede proprio nella psicoterapia..e non vuole spendere soldi in questo). Mio marito con quella affermazione intendeva proprio quello che ha detto ( successivamente ne abbiamo parlato molte volte): fisicamente non gli piaccio. Nemmeno un po'. Ma mi amava cosí tanto e voleva così tanto stare con me che non gli importava. Ecco perché non mi ha mai detto nulla fino a 4 anni dopo il fidanzamento. Io l ho sposato perché lo stesso valeva per me... così come lui ha accettato la mancanza della non attrazione nei miei confronti pur di stare con me, io ho accettato la sua mancanza di attrazione nei miei confronti pur di stare con lui.so che dovrei trovare un alleato in mio marito, ma non saprei come fare. O meglio, sento che riuscirei a migliorare le cose solo se riuscissi ad accettare che non piaceró mai a mio marito, che non mi sentirò mai dire " quanto sei bella" o altre frasi del genere come fanno gli altri mariti con le mogli. Devo riuscire ad accettare che non avrò mai queste cose e solo allora potrò lavorare sul sistemare il mio matrimonio. Ma il problema è che non riesco ad accettarlo, ed è questo che vorrei capire qui, come faccio ad accettarlo? Come faccio a " metterci una pietra sopra" ?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Gentile signora,

per prima cosa non può lasciare a Suo marito l'onere di risolvere il problema del funzionamento del matrimonio o di prendere l'iniziativa nel risolverlo: è la coppia che deve agire fianco a fianco e se uno dei due ha meno energie in questo momento ci sta, ma se Lei fa passi indietro o si ferma, senz'altro ne risentirà il vostro cammino di coppia.

Quanto al fatto di accettare o meno le idee di Suo marito, il problema è stato creato nel momento in cui avete deciso di sposarvi. La mancanza di attrazione in una coppia di sposi (non di amici!) è una criticità notevole che inevitabilmente prima o poi vi avrebbe chiesto un conto.

Dal momento che per Lei la separazione è inaccettabile e va contro i Suoi valori (cosa comprensibilissima), penso che Lei debba imparare a vedere Suo marito come ciò che è davvero: un Suo caro amico. Il fatto che tutto ciò La faccia soffrire terribilmente, minando anche la Sua autostima come donna, mi fa pensare che Lei stessa potrebbe non solo rafforzare l'autostima, ma anche capire quali bisogni sperava davvero di soddisfare sposando un uomo che non è attratto da Lei, magari attraverso una terapia focalizzata su questo.

Ovviamente non è impossibile restare tutta la vita con un uomo che è il Suo migliore amico (e quindi non andare contro l'idea dell'indissolubilità del matrimonio), ma bisogna giorno per giorno imparare a fare i conti con una scelta che non ha tenuto conto di un aspetto importante. A me pare di capire che ciò che La turba molto abbia a che fare con la Sua autostima. E' così?
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dopo
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Capisco. L idea di vedere mio marito come un amico mi getta nello sconforto ma se è questo che serve mi impegnerò in questo. Riguardo la sua ultima domanda, non l ho capita bene e non so darle una risposta. Non credo comunque che il problema sia la mia autostima, il problema è che vorrei un matrimonio normale, tutto qua. Un marito innamorato. Grazie mille per tutto il tempo che ha perso nel rrispondermie per il suo aiuto. Grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 505 41
Gentile signora,

nessuno di noi si innamora a comando e non si può pretendere che qualcuno si innamori di noi.
Quanto al matrimonio "normale" non so dirLe se esista o meno; un matrimonio può funzionare ugualmente se si tiene conto degli scopi che muovono i due protagonisti.
Magari potreste provare a rivedere insieme questi scopi.

Cordiali saluti,