Odio il week end e il tempo in cui sto da sola perchè mi costringe a pensare

Buonasera,
Sono da sempre una persona che spesso pensa e rimugina sul passato; nell'ultimo anno, tra la pandemia e la morte di mia madre, mi sono ritrovata molto sola e triste.
Nonostante il mio lavoro non mi piaccia più di tanto, ultimamente preferisco di gran lunga la settimana lavorativa al week end.
Questo perchè nel week end mi ritrovo da sola, a pensare alla mia situazione e alla mia perdita, non sto più bene con me stessa.
Prima dell'anno scorso non vedevo l'ora che arrivasse il week end per rilassarmi con libri, tv, riposo... ora odio il week end e non vedo l'ora che arrivi il lunedì mattina, perchè essendo a lavorare tutto il giorno sto concentrata sul lavoro, sono sempre di corsa, e non ho tempo di avere pensieri negativi.

Come posso risolvere questa situazione?
Come posso tornare a stare bene con me stessa?
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Gentile Utente,
mi dispiace molto per la sua dolorosa perdita. La morte di un genitore non è mai facile da accettare, e lo è ancora meno se avviene quando si è giovani.

Tra le righe lo riconosce anche lei: lo scorso anno c'era una spensieratezza diversa, riusciva a godersi il riposo e il tempo libero. Adesso invece i pensieri sono sicuramente più ingombranti e dolorosi e non resta molto spazio per sentirsi leggeri.

Il lavoro di elaborazione del lutto richiede del tempo, probabilmente deve concedersene ancora. Il lavoro la aiuta a distrarsi e concentrarsi su altro e non sulla sua perdita.
Lei parla di pensieri negativi, io invece penso a quanto sia difficile entrare in contatto non tanto con i pensieri, ma con le emozioni di perdita, dolore, tristezza, mancanza e solitudine.
Molto meglio aspettare che venga il lunedì per ricominciare il proprio lavoro che, tra l'altro, non piace più di tanto.

"Non sto più bene con me stessa"
Questa frase, tra le tante che ha detto, mi ha colpito molto.
Forse è il caso di valutare l'opportunità di contattare una/o psicologa/o per essere sostenuta in questo momento di dolore e comprendere come mai non sta più bene con sé stessa.
Si prenda cura di sé.

Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Cordialmente

Dr.ssa Valeria Mazzilli
Psicologa Clinica
Via San Giacomo, 15 Napoli
cel. 3895404108

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie, sono già seguita da una psicologa a causa di questo lutto... volevo sentire un altro parere. Quando dico che non sto più bene con me stessa, intendo proprio che quando sono sola purtroppo non riesco più a star bene facendo quello che facevo prima... insomma non sono più quella di prima, me ne rendo conto, e spero di poter ritornare al più presto com'ero.
Il mio problema è proprio la solitudine, la tristezza, la mancanza, come dice lei.. a volte è come se ancora non mi rendessi conto che non c'è più, che questa perdita è reale. Penso faccia parte dell'elaborazione del lutto...
A volte penso che basterebbe poco per essere capiti, per avere un piccolo aiuto da chi mi è vicino, e poter stare un po' meglio..
Grazie mille per l'ascolto, e grazie per il supporto.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Gentile Utente,
mi incuriosisce la decisione di voler chiedere un altro parere. Non si sente a suo agio nella relazione con la sua psicologa? Sente che le cose non procedono come desidererebbe?
In caso di risposta affermativa, ha provato a parlarne con lei?

"spero di poter ritornare al più presto com'ero"
Non so bene cosa intende, se parla di serenità, spensieratezza o altro.
Ha vissuto e sta vivendo un lutto importante. Niente torna com'era prima, la vita scorre e va avanti e il bagaglio di esperienze e di vissuti viene via e cammina con noi.
Più che "tornerà come prima", mi verrebbe da dire che "tornerà tutto come dopo". Ci sarà altro.

"A volte penso che basterebbe poco per essere capiti, per avere un piccolo aiuto da chi mi è vicino, e poter stare un po' meglio"
A quale persona o persone fa riferimento? Da chi vorrebbe essere capita?

La mancanza e la solitudine sono lame feroci e dolorosissime, specie in un momento di lutto così importante come il suo.
Lenisca la sua ferita e se ne prenda cura così come sta facendo, si affidi e si lasci aiutare.

Noi qui ci siamo
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Un abbraccio
[#4]
dopo
Utente
Utente
Proverò a parlarne anche con la mia psicologa; mi sento come se le cose non procedessero, cioè come se io non procedessi, come se fossi sempre bloccata nella mia tristezza nonostante il passare del tempo.
"Vorrei tornare come prima" nel senso sì di spensieratezza, ma anche e soprattutto di riuscire a stare bene, di provare piacere a fare ciò che facevo prima. Se prima di questo lutto (e della pandemia) stavo bene a leggere un libro o guardare una serie tv, a rilassarmi durante il week end, ora non lo trovo più piacevole. Vorrei ritornare a provare piacere a fare ciò che mi faceva prima. Ora sembra che non mi faccia più piacere fare nulla, soprattutto da sola.
"A volte basterebbe poco per essere capiti": con questa frase mi riferisco a chi mi è vicino, (ad esempio amici) che, preso dai suoi pensieri, non "si cura di me". Lo dico tra virgolette, perchè intendo che nonostante io faccia capire in tutti i modi che non sto bene, dicendolo anche esplicitamente, non riesco ad essere capita, e mi sembra sempre come se non importasse.
Grazie di nuovo per l'ascolto, scusate la lunghezza del messaggio. Buona serata.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Gentile Utente,
la invito a esprimere i suoi dubbi circa l'andamento della terapia con la sua psicologa, è importante parlarne affinché possa sentire i benefici del lavoro svolto insieme.

La sua richiesta mi sembra più che lecita: tornare a provare piacere e ritrovare il proprio benessere.
Si dia tempo e lasci che il processo di elaborazione del lutto faccia il suo corso.
La tristezza, il senso di solitudine, la mancanza e la percezione di non essere compresi sono del tutto normali rispetto a quello che sta attraversando.
In questi casi la percezione del tempo interno può non coincidere con il tempo esterno, oggettivo.
Può sapere che passano giorni, settimane, mesi e avere la percezione che tutto sia immutato, fermo e "bloccato", come lei dice. E' una sensazione più che comune per chi vive un lutto così importante

Sia gentile con sé stessa e abbia fiducia
Un caro saluto e buona serata a lei
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per il consulto e l'ascolto, proverò a parlarne con la mia psicologa, e spero che col tempo questa situazione migliori.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Grazie a lei per averci scritto

Un caro saluto