Problema eritrofobia

Buongiorno
Ho 23 anni, tra poco 24, da un po' di tempo soffro di eritrofobia.

Mi capita spesso e soprattutto quando qualcuno mi nomina un ragazzo che conosco ma per cui non provo nulla, un collega.
Tutto è nato da quando ho avuto l'impressione che ci provasse con me e io da persona riservata e abbastanza timida ho iniziato a diventare rossa quando lo vedevo e quando lo nominavano, è una cosa che continua da anni. Poi tutto avviene in un contesto lavorativo per me un po' agitato e tutto contribuisce.
Gli altri se ne sono sicuramente accorti e io non voglio che pensino che manco di rispetto al mio fidanzato, si tratta di una vera e propria OSSESSIONE IMBARAZZANTE anche perché più mi sforzo a non avere questa reazione più mi succede perché ho paura di diventare rossa.

È un cane che si morde la coda e tutto nasce dalla paura.
Ormai è diventata una cosa insostenibile per me, cosa mi consigliate?
Qualche cura naturale? Io ne voglio proprio uscire perche non ce la faccio più.
Ed è da ritenersi una mancanza di rispetto nei confronti del mio fidanzato? È tutto un grande malimteso. Io non ne ho mai parlato con nessuno
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

quando nutriamo delle paure o siamo in imbarazzo per qualcosa (che gli altri nemmeno percepiscono o notano lontanamente) iniziamo a costruire teorie e idee su noi, su gli altri, sulle interazioni.

Ipotizzare di fare del male al Suo ragazzo, mancando di rispetto, è senz'altro un'idea fuorviante senza nessun fondamento.

Ma per risolvere il problema che è legato all'ansia, suggerirei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di persona. Trattamenti specifici risolvono il problema nel giro di poche sedute.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio ma comunque ho la certezza che più di una persona se ne sia accorta (per una serie di segnali) e questo non mi va bene e la vivo sempre di più come una sconfitta personale. Se lei mi dice che in ogni caso non la devo vivere come una mancanza di rispetto nei confronti del mio fidanzato sarebbe già un primo passo verso la "guarigione"
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