Solitudine

Salve Dottori, vi scrivo più per sfogo che per una reale necessità di consulto ma come già detto per il bisogno di un' interazione con qualcuno in quanto mi trovo ad essere in un periodo surreale della mia vita.
Fin da piccolo sono stata una persona molto sensibile in una famiglia molto determinata ed intraprendente, ho vissuto la mia infanzia con una sorella molto prepotente nei miei confronti e con dei genitori che minimizzavano la questione affermando di come fosse il mio atteggiamento il problema definendomi come una persona problematica ed ipersensibile.
Crescendo le cose sono un po migliorate fino al periodo risalente le superiori in cui i miei genitori mi hanno forzato a frequentare un' istituto di prestigio molto competitivo ed in cui bisognava studiare molto.
In questo ambiente non mi sono mai ambientato adeguamente con i miei compagni per cui passavo le giornate studiando in quanto mi ero totalmente chiuso nello studio con il doppio di vantaggio di estraniarmi un minimo dal contesto che mi circondava e di conseguenza avevo anche un bel rendimento scolastico.
Finite le superiori è iniziato il capitolo più buio della mia vita, dove sia per scelte mie che per condizionamenti della mia famiglia ho deciso di intraprendere gli studi universitari alla facoltà di medicina.
Nel periodo immediatamente successivo all'esame di maturità mi sono ritrovato vittima di una condizione ansioso depressiva già insita e latente nella mia persona, tale condizione ha avuto modo però di prosperare in quanto sia a causa dei miei complessi di inferiorità sia estetici che intellettivi diciamo, sianperchè mi sono trovato solo e con una famiglia che sento lontana mi trovo oggi in un circolo vizioso in cui sono bloccato all'università ed inoltre ho anche sperimentato una fallimentare psicoterapia con il solo risultato di dirottarmi da uno psichiatra che mi aveva imbottito di farmaci.
Ora sono in una condizione di immensa solitudine passo le giornate davanti ai libri senza avere risultati e ad autocommiserarmi non ho più energia ho 21 anni e sento di averne 80 vi chiedo un consiglio, perche non ho piu voglia di vivere cosi nella totale apatia vi chiedo un consiglio per cercare di spezzare questo circolo vizioso e riavere la forza e la vitalità per affrontare un percorso di vita vi ringrazio in anticipo e vi auguro una serena giornata
cordiali saluti.
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Dr.ssa Manuela D'Eugenio Psicologo, Psicoterapeuta 1
Gentile utente,
Capisco la sua situazione e le emozioni che vive. Le consiglierei di effettuare un percorso di psicoterapia valido che la possa aiutare ad affrontare questo periodo che sta vivendo insieme ai diversi stati d'animo che prova. Attraverso la psicoterapia potrà ritrovare la forza e la vitalità per affrontare il suo percorso di vita.

Un caro saluto

Dr.ssa Manuela D'Eugenio