Vorrei rielaborare dei ricordi infantili

Buonasera.

Di recente ho preso coscienza di vari "vuoti" di memoria legati alla mia infanzia e particolarmente alla figura di mio padre.

Parto dal dire che i miei genitori sono separati da quando ho l'età di 6 anni, io ne ho 24, di conseguenza proprio per questo ho già di per sé pochi ricordi di mio padre in casa.

Successivamente alla separazione dei miei genitori io sono rimasta molto legata a mia madre ma ho sempre rifiutato la figura di mio padre.

Inutile dire che in adolescenza ho avuto svariati problemi con i ragazzi, anche di natura sessuale (non riuscivo ad avere rapporti e rifiutavo qualsiasi tipo di rapporto preliminare), e all'età di 20 anni mi sono fidanzata con una ragazza con la quale non ho avuto nessun problema "nel concedermi", e ci convivo serenamente da quasi 5 anni.

Non amo e non gradisco il contatto fisico "improssivo" ed ovviamente desiderato.


Alla luce di ciò e alla luce del fatto che ricordi infantili legati alla figura di mio padre sono tutti spiacevoli, volevo discutere con qualcuno di competente di un ricordo che mi è riemerso si recente che non mi è completamente "nuovo" ma che in un modo o nell'altro credo di aver rimosso inconsciamente.

Durante una casuale conversazione con la mia compagna ed un mio amico che mi raccontava di essere caduto nella doccia, il giorno del racconto, mi è emerso come un flashback improvviso e dirompente, che vedeva me nuda in doccia con mio padre anch'esso nudo.

Non riesco a ricordare nient'altro ma sono ben convinta che non si tratti di un falso ricordo.
Ho avuto una brutta sensazione addosso quando questo ricordo è emerso e ho provato un senso di estraniazione durato per i 20 minuti successivi, che sono riuscita a controllare.

Ciò che mi chiedo ora, a distanza di giorni, è: questo ricordo, può essere un falso ricordo?

Oppure può essere realmente legato ad un trauma infantile rimosso ed i sintomi pre elencati possono essere riconducibili ad un abuso (non per forza di natura fisica)?

È possibile che la mia memoria stia trattenendo altro per poi farlo emergere quando sarò "pronta ad affrontarlo"?


Vi ringrazio innanzitutto per l'attenzione,
Giulia.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
sappiamo troppo poco di lei per addentrarci nel labirinto di ipotesi che lei costruisce.
Intanto i ricordi di qualunque genere non vengono trattenuti dalla memoria finché si è "pronti ad affrontarli": magari fosse così! Al contrario, un fenomeno mnestico che Freud ha chiamato nachtrglichkeit e in francese è tradotto con après-coup ci dice che il riemergere di memorie dopo moltissimi anni non ha mai i caratteri della veridicità, ma della reinterpretazione, e che spesso provoca ritraumatizzazione.
In altre parole, la nostra memoria non è come una specie di magazzino, e non è per nulla paragonabile alle memorie informatiche (pen drive, dischetti), semmai alla memoria di lavoro, che muta in continuazione.
Lei parla tra l'altro di un abuso: in che senso? Perché?
Molti genitori fanno la doccia con i figli quando sono piccolissimi, per ovvie ragioni di tutela, e quando crescono non riescono sempre a cogliere il momento in cui la rispettiva nudità è inopportuna, provocando imbarazzo e disagio.
Quello che nel suo scritto è notevole è la scomparsa della figura paterna da quando aveva sei anni.
Suo padre non aveva l'affido congiunto, non ha più partecipato alla sua vita? Chi è stato responsabile di questa situazione? E oggi come stanno le cose?
E' su questo che dovrebbe cominciare a lavorare, meglio se con l'aiuto di uno psicologo.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com