Repulsione fisica

buongiorno! scrivo per chiedere consulto su una questione che mi pone delle domande. E' nella natura umana provare repulsione verso determinate persone... il perchè solitamente è inspiegabile, sarà una questione chimica... il problema si pone dal momento che la persona in questione ( ovvero quella he mi fa repulsione ) è la mia migliore amica! ci siamo conosciute qualche anno fa. Io attraversavo un momentaccio e lei m'è stata molto vicina, nonstante io non richiedessi lasua presenza nè facess molto per permetterle di entrare nella mia vita... sono trascorsi degli anni e ormai quest'amicizia s'è formata, quasi da sola e senza alcun mio impegno... tra noi c'è un rapporto particolare e se posso confessarmi devo dire che da parte sua è quello di un servitore che prova ammirazione peril proprio padrone da parte mia ( che non ho mai approfittato del suo affetto per me che ormai ricambio anche io! ) è un rapporto di totale riconoscenza... so di dovere molto a questa persona... tuttavia sono consapevole del fatto che certi gesti non nascano spontanei in me... il fatto è che lei mi fa proprio repulsione fisicamente.. questo mi rende impossibile farmi abbracciare da lei in un momento di difficoltà, fare lo stesso con le quando viceversa è lei che ha bisogno del mio aiuto... inutile dire che mi fanno repulsione le sue dichiarazioni di amicizia perenne e le sue mielosità rivoltanti... non faccio altr che assecondare in rari momenti in maniera forzata, col risultato che ho fatto in modo di darle la convinzione ( totalmente errata ) che io sia una persona seria, razionale, per nulla sdolcinata e fredda... così lei è contenta così... sono io he non mi riconosco per nulla in questa definizione perchè non sono coì con le altre persone! anzi! perchè accade questo? è normale? mi fa proprio ribrezzo, repulsione e raccapriccio... che ci posso fare? se mi dà una mano glielalevo di scatto... se mi dà un abbraccio mi sento raggelare... addirittura non riesco a dormire nello stesso letto con lei in vacanza che ho i conati di vomito! mi fa repulsione!assurdo ma è così... perchè? eppure le voglio bene.. è una persona che voglio nella mia vita
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, più spesso che no, le persone non si scelgono solo per un caso. Non mi chieda però di spiegarle perché voi due vi siete scelte come amiche, perché senza conoscervi sarebbe impossibile. Le dico solo che quando le persone si frequentano per molto tempo, deve esserci qualche forma di assonanza.

> se posso confessarmi devo dire che da parte sua è quello
> di un servitore che prova ammirazione peril proprio
> padrone

Cioè, se non capisco male, la sua amica sarebbe la serva e lei la padrona? Ma questo gliel'ha detto la sua amica, oppure è un'idea che si è fatta lei?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
ho tentato di fare un paragone forse un pò colorito per dare un'idea, attraverso l'uso di categorie prestabilite, del rapporto che mi lega questa persona... è perennemente nella mia vita, sollecita nonostante non le siano richieste certe incombenze... per chiederle una mattina di svegliarmi perchè temevo di non riuscire a farlo alla vigilia di un esame mi sono condannata a morte: adesso mi sveglia ogni mattina e se le rispondo bruscamente ci rimane malissimo, così sono pure io che devo scusarmi! ho provato sia cl dialogo composto e razionale a farle capire he non mi serve una mammina, sia con le cattive maniere ( una volta, spinta dalla rabbia, le ho detto che non sento reciprocità nei rapporto con lei, che sta diventando intercambiabile con un'agenda ai miei occhi... )... non so cosa fare! è come se s fosse messa spopntaneamnte al mio servizio! ci siamo conosciuteall'università e addiittura qualche giorno fa mi ha detto che un domani io farò carriera e lei mi farà da segretaria! sono allibita: vorrei facesse la sua vita indipendentemente da me... non ce la faccio a percepirla come la mia schiavetta e questo proprio perchè le voglio bene! un'amicizia si fonda soprattutto sulla reciprocità... a parte questa digressione ( e non mi dilungo oltre altrimenti questo post assumerà tutti i connotati della rubrica del cuore )le chiedo: è normale una persona del genere? è normale che io abbia svilppato un repulsioneproprio fisica verso questa persona?! mi irrita ormai, qualunque cosa fa... ma non posso cambiarla come persona... tende ad essere così in generale...la cosa coinvolge me profondamente perchè purtroppo sono il centro del suo mondo oramai... non voglio un'amica mimetica... vorrei un rapporto alla pari... un rapporto che non mi faccia sentire in colpa, che nonmi faccia sentire che approfitto di una personache comincio a percepire come una scioccherella, un'amica soprattutto il cui contatto fisico non mi faccia repulsione... è questo che non riesco a capire! mi sembra una cosa assurda... io che abbraccio persino gli alberi e le piante nei parchi!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Sì, lei continua ad aggiungere dettagli ma ignora la cosa fondamentale che le stavo dicendo, e cioè: se malgrado il suo disagio lei continua a frequentare questa persona, vuol dire che c'è qualcosa che la lega a lei.

Del resto, un indizio ce lo da proprio alla fine:

> io che abbraccio persino gli alberi e le piante nei
> parchi!

È probabile che anche lei sia una persona dipendente e "giuggiolona", anche se magari in questo particolare rapporto la sua amica è ancora più dipendente di lei. Quindi, inizi con il dimenticarsi che il suo disagio sia dovuto solo al carattere della sua amica.

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
credo che le abbia proprio ragione... sia sul mio conto ( dipendente e giuggiolona ), sia su quello della mia amica... in effetti, ad una analisi più attenta, nulla, se non senso di colpa, riconoscenza e dipendenza materiale ( non emotiva! non è l'unica persona a cui sono legata da affetto... ) mi unisce a questa persona... è come se questa amicizia fosse nata e si fosse fondata per bisogno, in un momento di bisogno... non un inteesse in comune, non una passione in comune... diverso l'approccio alle questioni fondamentali della vita, diversa proprio la gestione delle giornate e della vita... eppure lascio correre, perchè in fondo " mi conviene "... poi mi sento in colpa per questi pensieri e allora mi creo autogiustificazioni assurde " perchè dirle la verità, ci rimarrebbe solo male, lo faccio per lei... in fondo cosa importa se a me lei non piace poi così tanto come persona? servirebbe solo a deprimerla se ledicessi che penso che lei sia un essere parassitario e che la nostra amicizia si fondi sul nulla, che non credo affatto che per elezione lei sia la mia migliore amica, che al limite penso sia la migliore amica che mi ritrovo, etc etc ".. .e lascio correre... del resto l'ultima volta che ho provato ad esprimerle il mio disagio mi è scoppiata in lacrime dicendomi frasi patetiche del tipo " non puoi farmi questo " ( facendomi innervosire a dismisura ) e se ne è fuggita per una settimana a casa sua ( è una studentessa fuorisede... ha fatto un biglietto del treno ed è fuggita manco fossi il suo fidanzato che l'ha abbadonata... eppure il mio approccio era stato pacifico, calmo, misurato... )
bah
in ogni caso credo di aver, dopo queste conversazioni, cambiato un pò la mia prospettiva riguardo alla vicenda: " inizi con il dimenticarsi che il suo disagio sia dovuto solo al carattere della sua amica "
grazie